RTX 3000: ulteriori problemi per la prima generazione

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La prima generazione RTX 3000 sta subendo vari ritardi per via di scarsa disponibilità di pezzi e bassa qualità di alcuni elementi fondamentali.

RTX 3000 – Dai transistor ai condensatori

In precedenza abbiamo discusso di alcuni problemi legati alla qualità dei transistor forniti dalle fonderie di Samsung. Questa complicazione, abbastanza limitante, ha ridotto il numero di schede progettate per la prima commercializzazione. Oltre ai problemi di prestazioni legati al fattore transistor, sembrerebbe che siano presenti anche problemi di instabilità causati dai condensatori.

Il problema, parlando nello specifico, riguarda la tipologia e la quantità di condensatori inseriti dai vari OEM nei modelli RTX 3000 Custom. Ogni produttore, come ben sappiamo, decide la “configurazione” della propria scheda scegliendo la tipologia più idonea di condensatori. Se, ad esempio, un OEM vuole puntare a rilasciare una scheda con Overclock (OC) dovrà inserire un maggior numero di condensatori per filtrare le alte frequenze e la relativa sovratensione. Per evitare di aumentare il numero di condensatori classici si può anche optare per una scelta più dispendiosa, ma maggiormente efficiente, quale l’adozione di condensatori in chip ceramico multistrato (MLCC).

Secondo i dati forniti da Igor Wallossek, caporedattore e fondatore di Igor’s Lab, differenti schede Custom presentano problematiche relative ai condensatori. I problemi d’instabilità si manifestano quando la velocità di clock della GPU raggiunge i 2GHz. Le schede maggiormente afflitte, stando all’analisi, sono le Zotac RTX 3080 Trinity che sfruttano solo condensatori solidi al tantalio polimerico conduttivo (classici). In questo caso la scelta di Zotac, dettata dal voler lanciare un modello “economico”, sarà d’esempio per la progettazione di modelli più performanti.
Tra le migliori, invece, emerge il nome di ASUS con la TUF RTX 3080 Gaming dotata solamente di condensatori MLCC di alta qualità.

Considerazioni personali

Le nuove RTX 3000 di NVIDIA stanno subendo dei duri colpi che si ripercuotono sia sulla commercializzazione effettiva sia sull’opinione dell’utenza. Il caso dei condensatori, come anche quello dei transistor, non è causato da una cattiva progettazione da parte di NVIDIA, ma questo non migliora la situazione del colosso di Santa Clara. Il lancio delle serie 30 doveva anticipare le mosse di AMD e riempire il mercato con le RTX per diminuire i possibili acquisti delle nuove Big Navi. A causa dei differenti problemi, a cui si aggiunge la bassa reperibilità delle versioni Founders Edition (acquistate dagli scalper), NVIDIA potrebbe perdere presto il vantaggio della sua architettura Ampere.

A oggi le differenti schede RTX 3000 non hanno ancora una vera commercializzazione su Amazon, che si limita a presentare dei “placeholder”. Per quanto concerne i differenti store, come Ak Informatica, il pre-ordine delle schede presenta ancora una consegna indicativa collocata tra ottobre e dicembre.

Se avete curiosità sull’argomento RTX 3000 potete trovare degli articoli inerenti nel nostro blog.

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