Al Computex 2018 sono stati svelati per la prima volta i concept di alcuni importanti brand fra i quali Asus e Intel relativi a ultrabook dotati di due display: uno superiore e un altro inferiore in sostituzione della tastiera fisicia che diventa quindi touch.
Mentre il futuro di Surface Andromeda non è certo poichè Microsoft, dopo averlo rimandato al prossimo anno, potrebbe comunque decidere di cancellarlo, l’arrivo sul mercato di questo nuovo form-factor per i PC Windows 10 è praticamente un dato di fatto con Asus che ha promesso la commercializzazione di Project Precog per il 2019 o, addirittura, 2018. Se da un lato gli OEM si preparano a questa rivoluzione, Qualcomm non vuole sicuramente rimanere indietro.
In un’intervista, Miguel Nunes, Senior Director Product Management di Qualcomm, ha indicato che la compagnia sta realizzando soluzioni innovative appositamente dedicate ai dispositivi con doppio schermo alimentati dal sistema operativo di casa Redmond. Il dirigente ha confermato l’arrivo di novità interessanti e ha specificato come i processori ARM siano la scelta più adatta per i nuovi form-factor essendo circa il 30% più piccoli rispetto alla controparte x86 di Intel.
Se si guardano i chip Snapdragon 835/850 rispetto a uno Intel [X86], i processori ARM sono circa 30 volte più piccoli dal punto di vista del design. Quindi puoi immaginare che se riduci il design del 30%, puoi a fare molte cose interessanti con il fattore di forma.
Microsoft, con i 2-in-1, ha centrato in pieno le esigenze degli utenti aprendo un nuovo mercato costituito da prodotti più sottili e leggeri adatti alla mobilità; lo stesso successo si ripeterà con i dual-screen? Per rispondere a questa domanda non ci resta che attendere ulteriori sviluppi ufficiali.
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“Se si guardano i chip Snapdragon 835/850 rispetto a uno Intel [X86], i processori ARM sono circa 30 volte più piccoli dal punto di vista del design”
30 volte più piccoli? a parità di potenza di calcolo?? ma sei sicuro???
30%
Ma che ti sei fumato?
Che si è fumato il traduttore, caso mai! Nella traduzione dell’intervento del manager di Qualcomm si legge esattamente questo; trenta volte più piccolo…
Infatti l’articolo dice 30% perché 30 volte era un errore troppo grande da riportare.
L’articolo dice trenta volte evidenziandolo in blu, sicchè immagino sia da prendere in alta considerazione come opinione comprovata della redazione.
30 volte di piu piccoli…..
Non hai pensato in un errore di trascrizione o traduzione?
Trenta volta in informatica vuol dire 70 anni di differenza.
?
Ho pensato al fatto che il redattore non è in grado di riconoscere e quindi rettificare gli errori nel testo che copia.
Evodentemente l’autore del presente articolo ha competenze tali da non comprendere neppure quando nell’articolo originale vi è un errore talmente marchiano da saltare agli occhi di chiunque.
Ho copiato ed incollato un passaggio del testo, evidenziato in blu perchè molto importante.
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Nel 2008 con il “Toshiba Libretto” l’azienda giapponese aveva creato il primo dual screen, laptop touchscreen con due schermi da 7 pollici ciascuno ripiegabili l’uno sull’altro ed utilizzabili come un unico schermo o con tastiera touch in uno dei due. Il tutto equipaggiato con Windows 7 ed un buon processore. I tempi non erano maturi e la tecnologia pure. Il “Libretto” non era tra i piu sottili e maneggevoli, le cerniere ancora troppo ingombranti e Windows non ottimizzato per il touch. Dieci anni dopo, con le nuove tecnologie tutto questo può realmente diventare una interessante ed utile novita. E Microsoft potrebbe dire la sua con il fantomatico Andromeda…
Per la verità i “2 in 1” esistono da quando fu lanciato il concetto di Tablet PC nel 2002.
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