Microsoft Whiteboard sbarca sul Web e sui dispositivi iOS

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Microsoft Whiteboard
Microsoft Whiteboard

Dopo averla lanciata in esclusiva per il Surface Hub e successivamente averla resa disponibile per tutti gli utenti Windows 10, Microsoft ha pubblicato quest’oggi Whiteboard anche sul WEB e per i dispositivi iOS dimostrando l’attendibilità dei rumor trapelati in precedenza.

L’applicazione, presentata circa un anno fa, consente di utilizzare delle vere e proprie lavagne digitali con utili opzioni di personalizzazione il cui scopo è quello di far interagire e comunicare dei team mediante degli appunti e, soprattutto, la sincronizzazione constante con il cloud. Può risultare particolarmente utile sia in ambito lavorativo che in quello scolastico dove alunni e insegnanti possono scambiarsi facilmente del materiale didattico. La versione sviluppata per iPhone e iPad può essere scaricata dal link situato in fondo all’articolo, mentre il sito WEB è accessibile tramite questo indirizzo. Molti di voi si staranno sicuramente chiedendo se e quando arriverà per gli smartphone Android: ebbene Microsoft ha assicurato di stare facendo il possibile a riguardo al fine di rilasciarla in tempi brevi.

Descrizione

Microsoft Whiteboard provides a freeform intelligent canvas where teams can ideate, create, and collaborate visually via the cloud. Designed for pen and touch, it lets you write or draw as smoothly as you would with ink, while automatically recognizing and transforming shapes and tables as you draw. It enhances teamwork by allowing all team members to edit and comment directly on the canvas in real time, no matter where they are. And all your work stays safe in the cloud, ready to be picked back up from another location or device.

Link al download

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Fonte

31 Commenti

    • Ormai è da un po’ che è evidente. Microsoft nel breve/medio periodo, farà servizi per iOS e Android…..fra l’altro anche bene

        • Eh già, ma ormai io mi sono messo l’anima in pace e quando dovrò cambiare il mio 950, almeno mi troverò un dispositivo ed un s.o. più evoluti….e vedrai che ti passa….

        • Non esiste una terza scelta perché l’utenza è altamente fidelizzata e soddisfatta dei due rivali attualmente in campo.
          Non esiste uno spazio commerciale adatto a proporre un terzo player.

          • Non sottovaluto mai il marketing.
            Apple, Google e la miriade di aziende che ruotano attorno ad Android usano la guida del marketing in maniera efficacissima per individuare i bisogni e le aspettative della clientela ed in base a quelle confezionano ogni variazione nelle caratteristiche dei loro prodotti.
            In particolar modo ne approfittano gli OEM Android perchè la moularità del sistema operativo consente loro di proporre prodotti differenziati adatti ai quali si fidelizzano bacini di clientela.
            Altra caratteristica importante prodotta dalla modularità di Android è quella di aver reso possibile a micro OEM di mettere sul mercato piccolissime produzioni adatte a coprire bacini di clientela ristrettissimi, con volumi di vendita attesi di solo poche migliaia di pezzi, con prodotti di alta qualità realizzati su piattaforme hardware standardizzate ma sovrastrutture del sistema operativo fortemente personalizzate.

            Se in passato era ipotizzabile un attacco ad Android, operazione comunque ai limiti della fantascienza, ora che tutto è basato su Treble le possibilità si sono definitivamente chiuse.
            Non è ipotizzabile, e neppure necessaria (non necessaria lo disse Nadella), la creazione di un terzo polo nella telefonia mobile, e difatti non è neppure nei piani di Microsoft o di altri big del comparto HiTech.

          • Tutto sta nel creare bisogno dal nulla. Se qualcuno ci riesce si può fare. Certo non é detto che sia Adesso é nemmeno che sia Microsoft.

          • Certo… perché tutti quelli che usano gli smartphone o gli smartwatch lo fanno senz’altro per reali bisogni … ivi inclusi sbarazzarsi di qualche diottria e, come molti sociologi, antropologi e psicologi denunciano, rinc0gli0nirsi e diventare sociopatici. Vabbè

          • Sono un utente felice di smartwatch e come tutti gli altri ho sempre avvertito la necessità latente di un qualcosa di tecnologico con cui convivere h/24.
            Certo c’è il telefono, ormai sostitutivo del PC per gran parte delle cose… ma è troppo impegnativo, troppo grosso ed in fin dei conti non proprio adatto a soddisfare l’esigenza.
            Quando uscì sul mercato il Sony Smartwatch 3 rimasi fulminato perchè era proprio l’oggetto di cui avvertivo il bosogno.
            Da allora o smartwatch o “band” sono sempre al mio polso, spesso entrambi gli oggetti perchè hanno funzioni differenti, e la mia vita è migliorata di molto.

          • Abbiamo parametri diversi su ciò che necessita e ciò che può dare un aiuto non a noi in quanto esseri umani, ma spessissimo in quanto nevrotici consumatori inseriti nel sistema occidentale moderno. Dipende insomma da chi ti vuoi far convincere cosa é meglio per te in quanto uomo. Chi da idealisti, pesatori, intellettuali, filosofi ecc e chi da chi progetta, produce e vende elettrodomestici. Perché è di questo che stiamo parlando. Un famoso produttore di questi cosi, morto nel 2011 vietava ai propri bambini di usare i suoi stessi prodotti considerandoli deleteri. Naturalmente sulla scatola non ha mai indicato un limite minimo di età né ha proibito di pubblicare sullo store App per bambini. In quanto, rinc0gli0nire i figli degli altri garantiva vita agiata e college di massimo livello ai suoi. Tu puoi farti convincere da questo genere di tizi che cosa veramente ti serve come essere umano. Io mi rivolgo altrove.

          • Se dovessimo limitarci a ciò che ci necessita vivremmo in una capanna e cucineremmo sul falò.
            Una cosa estremamente piacevole della vita, almeno per noi occidentali, è quella del non dover più pensare al “mi serve” preferendo ad esso il “mi piace”.

          • Quello che serve all’uomo é conoscenza, amore, bellezza ( nel senso nobile di aiestesis, non nel senso di bella gn0cca) passioni nobilitanti, arte, contemplazione, meditazione. Altro che capanna e faló. Questo non elimina la tecnologia tout court , ma é LAPALLISIANO che ci inducono a comprare sesquipedali MINKIATE che se va bene NON ti servono. Se vanno come devono andare ti fanno pure male. Creano uno stato di soddisfazione eterogenerata dalla durata breve in modo che tu abbia sempre il desiderio di un’altra dose. Il marketing fa il paracul0 a dire che si soddisfano i bisogni già esistenti, ma é il meccanismo stesso del consumismo a generali ad hoc , perché se no tutto il sistema crolla. Per questo non dispero che possa in futuro uscire un nuovo gadget “indispensabile” che soddisfi un bisogno eterogenerato dal consumo nevrotico. Fa lo stesso se non é Microsoft a farlo. Sarei ancora più contento se si inserisce una ditta completamente nuova.

          • Boh… non ho di questi desideri e guardandomi attorno non mi pare di vedere qualcuno che li abbia se non i quattro gatti sentimentalmente legati a brand non rappresentati.

            Concordo sulla parte relativa al bello (dove però includo anche le belle gnocche), ma faccio notare che le massime espressioni della bellezza create nel corso della storia umana sono state finanziate con ingentissimi capitali.
            Anzi, chi ama il bello dovrebbe rattristarsi che nessuno al mondo abbia più la capacità necessaria per finanziare capolavori comparabili a quelli resi possibili unicamente dalla grande concentrazione di capitali esistente nel passato.

          • Boh… non ho di questi desideri e guardandomi attorno non mi pare di vedere qualcuno che li abbia

            Perché dovreste? Tra un po’ uscirà il nuovo Android con tante nuove interessanti funzioni e smartwatch che, con un aghetto retrattile impercettibile, ti dirà che mangi troppi dolci e che devi fare movimento. Il tutto con le prove provate dall’analisi scientifica. Ci eravamo arrivati qualche millennio prima che si pensasse al primissimo transistor in Canada nel 1925 ma vuoi mettere leggerlo su un raffinato schermo OLED tutto colorato da un pollice?

            ma faccio notare che le massime espressioni della bellezza create nel corso della storia umana sono state finanziate con ingentissimi capitali.

            E anche peggio: con crudeltà, sfruttamento ed oppressione, ma appunto ci regalavano magari cose come il Colosseo, la Mole Antonelliana, Palazzo Vecchio, il Duomo Di Milano ecc. ecc. ecc. Oggi questi ci regalano nuovi gingilli spesso usa e getta, di cui la stragrande maggioranza non sa bene che farsene se non esprimere il vuoto della propria esistenza sui social e ogni tanto fare una telefonata in mobilità che poi finiscono nel pattume sostituiti da una nuova versione che ti consente di fare le medesime str0nzate ma più velocemente, con schermo più grande e una fotocamera migliore*. Incentrano ricchezze spaventose senza veramente dare nulla a ciò che di nobile ha la cultura, eludono le tasse e manco hanno risolto il problema dello sfruttamento dei lavoratori. Il mio non era un discorso pro comunista o versus capitalismo, semmai avverso al consumismo. E’ infatti interessante notare che (esempio) un comunista come Pasolini ed uno di destra come Leo Longanesi la pensavano uguale sull’argomento. Come dicevo, questione di preferenze a chi dare ascolto.

            *=E’ lo strumento otticamente più stupid0 ed inadatto per fare foto e filmati perché la meccanica delle ottiche con quelle dimensioni sono tutto fuorché adatte. Eppure lo usiamo tutti! E’ che l’immagine viene elaborata digitalmente tramite algoritmi e la forza bruta del processore, restituendo foto più o meno potabili. Nella stragrande maggioranza dei casi usate per le Animoji, fotografare cani e p0rc1 e svilite atrocemente durante l’invio sui social. Va da se, che una Reflex da 300 euro andrà per sempre meglio del più costoso e sofisticato Smartphone, ma è più scomoda da portarsi dietro. E no: non diventerete Oliviero Toscani col nuovo S10 della Samsung con Fotocamera da 40000 Pixel.

          • Boh… si… no… ma alla fine che importa?
            Farsi dei regali è una bella cosa, e se i regali sono belli anche la cosa bella diventa ancora più bella.
            In fin dei conti una buona cena dura solo un’ora ma spendere cento euro si può fare, no?
            La fotografia… certamente nessuno di noi diverrà Toscani (peccato perchè quello di gnocca ne fotografa tanta), però il Mate 10 Pro grazie al suo sensore monocromatico ad alta risoluzione mi ha ridato la gioia di fotografare.

            A me pare che il tuo sia unicamente astio rivolto verso tutti quelli che non hanno i tuoi gusti.

          • Semplici studi (e applicazioni) di filosofia sopratutto Orientale Zen. Non che quelli occidentali scherzino. Il tempio che frequento offre vasta gamma di incontri e studi teologico-filosofici, seminari con antropologi, sociologi, psicologi, intellettuali occidentalissimi che con rigoroso metodo scientifico analizzano l’essere umano. Ripeto: o si da retta ai produttori di elettrodomestici per farti dire come si vive veramente bene, oppure ad altro. Un fesso come me non vuole convincere o convertire nessuno. Sono infine contento che il tuo Mate 10 Pro ti dia soddisfazione e piacere con la fotografia. Posso immaginare però la gioia che proveresti con una Reflex Canon e l’obbiettivo di fabbrica da 350 euro settata perennemente su automatico. Poi è più scomoda, per carità. Buonanotte.

          • Nulla di tutto questo, e tanto meno desidero scomodare la filosofia, occidentale o orientale che sia.
            Più semplicemente il fatto che il creare un bisogno nel mercato sia impossible è la prima cosa che ti fanno comprendere quando si inizia a studiare marketing, e la ragione è che il 100% dei nuovi allievi sono convinti che lo strumento serva proprio a quello scopo.
            Il marketing ha diverse finalità; fra di esse ve n’è una che un po’ di somiglianza con la creazione in effetti la possiede: l’individuazione dei bisogni latenti.
            Un bisogno latente è quello che ho cercato di descrivere quando parlavo dello smartwatch, ossia il bisogno di qualcosa di imprecisato che il potenziale compratore non riesce a focalizzare con esattezza perchè sul mercato ancora non esiste un prodotto/servizio adatto a siddisfarlo.
            Si può dire che in tale veste il marketing fa da tramite fra il mercato e gli “inventori”, indicando a questi ultimi quali dovrebbero essere le caratteristiche della loro prossima invenzione.

            Ho usato per molto tempo le reflex a pellicola, rigorosamente B/N, e non sono mai passato al digitale.
            Le reflex hanno ancora un buon vantaggio rispetto ai terminali mobili, vantaggio che va sempre più attenuandosi grazie all’impiego dei sensori multipli e della AI, ma paga un pegno notevole: nessuno va in giro con due KG di fotocamera e relativa borsa delle ottiche, quindi quando si trova un buon soggetto nove volte su dieci non si ha la macchina fotografica.

            Buona notte

          • Haku, questa tua visione del mondo vicina ai sistemi filosofici orientali non mi appartiene ma la ritengo comunque interessante.
            Troveresti il tempo per contattarmi in privato?
            Il modo per farlo è facilmente conoscibile sia via social che attraverso il web.

          • Daje…

            Le cose che ho detto NON appartengono alla “filosofia orientale” ma ai più rigorosi metodi antropologici, sociologici e psicologici occidentali che tu vuoi contrastare coi “corsi di marketing”. Ancora più facile: Bill Gates prima e Steve Jobs poi sapevano che facevano addirittura male: il primo concedeva massimo due ore al giorno ai figli su computer anche quelli col suo stesso OS. Jobs vietava l’uso ai figli dei suoi stessi prodotti perché deleteri per lo sviluppo intellettuale. Ancora più facile facile: è dai tempi del Vic20 che i computer si sono diffusi alle masse per i giochi elettronici, forma di ludismo che, riconosciuta quest’anno dopo anni di studi dalla OMS, può sfociare in una vera e propria malattia mentale denominata “Gaming Disorder” (un’altro bisogno fondamentale dell’uomo: un’altra nevrosi indotta), perché la gente non sa che caxxo farsene altrimenti!!! Poi si sono diffusi per il p0rn0 su internet e i giochi, poi prima di essere in larga parte soppiantati dal mobile per i social, porno e giochini. Per cosa credi che le pubblicità di prodotti wearable che come potenza di calcolo ormai potrebbero intimidire H.A.L. si basano su Animoji, sblocco facciale e pùttànàte annesse? I Bisogni “latenti” a cui si riferiscono i corsi di marketing si rivolgono al cugino buzzurro e degradato dell’Homo Sapiens: l’Homo “Consumatoris”. La differenza è come tra la colomba ed il piccione, spesso chiamato topo o ruscarola volante. Guardati “supersize me” e ascolta le interviste di esimi studiosi che parlano delle tecniche di marketing. Per concludere: sono lusingatodell’attenzione, ma ho già la lotta, i miei studi e se riesco a scrivere molto in questo periodo è solo perché sto facendo da assistenza ad un parente anziano.

          • Confesso che questo tuo sfogo mi ha lasciato perplesso… non trovo il nesso con quanto da me scritto.
            Unica rispispossibile: per fortuna del mondo l’economia ed i mercati sono saldamente nelle mani di chi la pensa come me; se fossero detenuti da chi la vede a modo tuo la locomotiva a vapore non sarebbe ancora stata inventata.

          • Non è affatto uno “sfogo”

            Come scuole sono arrivato alla 3za superiore, Meccanica Navale all’I.P.S.I.A.
            Da 18 Anni frequento questo monastero e faccio corsi e conferenze (come auditore) quindi mi mancavano significati e significanti della filosofia, dell’antropologia, della psicologia ecc.
            Sono costretto ad inventarmi aneddoti e paradigmi per capire i concetti. Dopo tanto tempo va meglio ma il linguaggio colorito della bassa mi è rimasto appiccicato addosso, ma ha la sorprendente caratteristica di rendere discorsi e la pragmatica del linguaggio nel contesto d’uso capibile veramente a chiunque con pochissimo o nessuno sforzo. Per capire il tipo di soggetto di cui parlo occorrerebbe leggere Giovanni Guareschi e i suoi racconti sul “Mondo Piccolo”. Insomma il papà di Don Camillo e Peppone, figlio di Bresciello e del grande fiume. Un’intellettuale snobbato perchè di destra, credente cattolico e addirittura Monarchico. Tutte cose che io NON sono, ma vengo da quella cultura lì. I suoi scritti ambientati in questo piccolo paese della bassa vengono ancora tradotti in una 40na di lingue e capiti meravigliosamente anche dai giapponesi, mentre autori eccelsi come Pascoli e Verga hanno bisogno di infinite spiegazioni. Questo perchè il suo linguaggio e storie sono sangue e terra. E non esiste nessun popolo degno di questo nome che non le capisca.

          • A nessuno piace sentirsi dire che compri str0nzate che non ti servono, o che ti fanno male perchè ti fa sembrare che fai la figura dello stupid0. Ci si dimentica troppo stesso che il nostro emisfero cerebrale ha una parte cognitiva ed una emotiva che ci consente di aggrapparci anche alle cose più cognitivamente assurde. Causando spesso (appunto) danni spettacolari. E’ in quella parte di emisfero che il marketing ed il consumismo lavorano. Comunque la finisco qui. Godiamoci i nostri elettrodomestici in santa pace.

          • Nessuno ti obbliga a comprare niente, ma allo stesso modo dovresti evitare di dare giudizi su chi invece apprezza un mondo fatto di progresso e degli acquisti che lo finanziano.

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