Ad agosto i dipendenti Microsoft pubblicarono erroneamente un post sul Windows blog (poi subito rimosso) dove si annunciava la nuova modalità InPrivate Desktop. Adesso, a distanza di mesi, arriva la conferma ufficiale…
Come riportato anche dai colleghi di ZDNet, ieri il Colosso di Redmond ha finalmente presentato (e, questa volta, non è un errore) Windows Sandbox che potrà essere utilizzato dagli utenti Insider Fast a partire dalle prossime build, mentre tutti gli altri dovranno aspettare il rilascio pubblico di 19H1 atteso per la primavera del 2019. Windows Sandbox, il nuovo nome di InPrivate Desktop, è una funzionalità compatibile con le versioni Pro ed Enterprise di Windows 10 che permetterà agli sviluppatori, alle aziende e ai comuni utenti consumer di creare uno speciale ambiente virtuale con la particolarità di essere completamente isolato e autonomo dal sistema principale.
Questo è un aspetto da non sottovalutare perchè, di conseguenza, può risultare utilissimo quando si vuole installare un software non proprio attendibile, stabile e sicuro evitando nel modo più assoluto i rischi legati ai possibili malware, ai malfunzionamenti e ai conflitti interni con programmi simili. Windows Sandbox è molto leggero e si basa sulle innovative tecnologie utilizzate da Windows Container che dovrebbero garantire alta affidabilità e sicurezza.
Requisiti minimi
- Windows 10 Pro o Enterprise.
- Architettura AMD64.
- Funzionalità di virtualizzazione abilitate nel BIOS.
- 4GB di RAM (8 raccomandati).
- 1 GB di archiviazione (SSD raccomandata).
- CPU dual-core (quad-core con hyperthreading raccomandata).