Microsoft avrebbe rinnovato un brevetto risalente al 2010 relativo alla combinazione di più display di vari dispositivi con lo scopo di creare un’unica area visiva e un unico ambiente d’uso.
Secondo il brevetto l’accoppiamento avverrebbe semplicemente avvicinando i due dispositivi, siano essi smartphone, tablet o laptop classici, ed eseguendo via touch direttamente un doppio tap su ciascun display o attraverso un codice di accesso. Così facendo i display verrebbero sostanzialmente uniti esattamente come se fossimo appunto in presenza di un unico dispositivo con un unico schermo.
Particolarità del brevetto sarebbe anche la sua totale indipendenza dal sistema operativo presente. In pratica sarebbe una features utilizzabile sia in ambito Windows che Android o iOS, l’unico requisito è che il dispositivo abbia un display touch per consentirne appunto l’accoppiamento.
In ogni caso è comunque interessante notare come Microsoft abbia voluto rinnovare un brevetto del 2010, evidentemente in previsione di un suo prossimo utilizzo per qualche dispositivo futuro.
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Figata pazzesca. La tua riflessione mi porta a chiedervi una cosa: secondo voi Microsoft includerà tutte queste caratteristiche già a partire dal prossimo device?
Piu’ che altro la domanda cruciale e’: quando arrivera’ il prossimo device?
Ovviamente mi riferisco ad un “nuovo” device, non ad un aggiornamento della line Surface sebbene un Book senza spazi fra le due sezioni non mi dispiacerebbe affatto.
£evidentemente in previsione di un suo prossimo utilizzo per qualche dispositivo futuro.”
Per niente, non è affatto scontato che ad un brevetto faccia seguito un prodotto reale poi messo sul mercato.
Nel corso del 2016 Microsoft ha brevettato una media di quasi sette idee al giorno (considerando un anno di 365 giorni), che sono ben lontani dai ventidue brevetti/giorno di IBM ma comunque rappresentano una bella cifra.
solo una modestissima percentuale degli oggetti brevettati dalle aziende vede poi la luce.
In alcuni casi il brevetto viene posto solo sbrrare una via di ricerca a terzi, in altri l’oggetto non ha alcuna utilità, in altri ancora l’utilità c’è ma la tecnologia per realizzarlo non è ancora disponibile, poi ci sono quelli che si arrestano perchè troppo costosi… ma al di sopra di tutto ad ammazzare i brevetti (spesso dopo che è stato realizzato il prototipo funzionante) è il marketing: per quell’oggetto non esiste un mercato sufficiente a giustificarne la produzione e commercializzazione.
Tempo fa mi capitò sotto gli occhi una ricerca che dimostrava che meno del 10% degli oggetti e tecnologie brevettate vede poi la luce.
[…] un moto d’orgoglio, quando dissi che il prossimo device di Microsoft avrebbe potuto avere un design a libro con due schermi affiancati non ritengo di aver sbagliato più di tanto. Il nuovo brevetto depositato fresco fresco la scorsa settimana sembra confermare la mia tesi. […]
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