Manipolare oggetti virtuali: la nuova tecnologia di Microsoft

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microsoft haptic retargeting - surface phone italia
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Microsoft ormai non smette mai di sorprenderci. Dopo gli Hololens, arriva un dispositivo in grado di manipolare gli oggetti virtuali, ingannando la nostra mente:  l’Haptic Retargeting.

Insieme all’Università di Waterloo, Microsoft sta dunque sviluppando una soluzione piuttosto semplice per consentire la manipolazione di oggetti multipli all’interno di scenari virtuali, che funziona sostanzialmente ingannando la nostra mente e alterando la percezione che abbiamo del nostro corpo e della realtà circostante.
Per fare questo genere di operazione, il dispositivo ha bisogno di tracciare con precisione un corrispondente oggetto fisico. Tuttavia però, se gli oggetti sono molteplici, potreste pensare che l’interazione con essi potrebbe essere difficile da gestire a livello computazionale, in quanto il dispositivo dovrebbe tracciare tanti oggetti quanti ne vede. In realtà però, questo genere di approccio è stato risolto utilizzando un solo oggetto e “moltiplicandolo” poi semplicemente ingannando in diversi modi la nostra percezione.

Nel primo esperimento effettuato, chiamato body warping o anche distorsione corporea, viene reso noto e spiegato quanto appena detto. Vengono mostrati al beta tester tre cubi su di un piano, ma nel momento in cui l’utente infila il visore, due cubi vengono rimossi. A questo punto, il programma chiede di toccare in sequenza ciascuno dei tre cubi e, mentre l’utente esegue l’operazione, vedrà effettivamente comparire il proprio braccio in direzione dei tre oggetti, illudendo dunque l’utente a raggiungere sempre il medesimo cubo disponibile.

Nel secondo esperimento invece, chiamato world warping o distorsione ambientale, al beta tester viene chiesto di toccare gli N oggetti presenti in sequenza sul piano. Una volta toccato uno di essi e voltando la testa, ogni volta in direzione opposta, il programma ruota lo scenario, in modo da far corrispondere man mano i diversi cubi virtuali al solo presente nella realtà.

Il terzo ed ultimo esperimento, chiamato hybrid warping o distorsione ibrida, unisce i due suddetti esperimenti in un unico esperimento. Questo ultimo esperimento potrebbe sembrare il meno soddisfacente, ma in realtà è stato preferito dalla maggioranza dei soggetti testati

Al momento comunque, questi sono gli unici dati a disposizione che abbiamo a riguardo di questa tecnologia. Microsoft non ha divulto altre notizie ne sull’architettura utilizzata, ne tanto meno sulla presunta data di uscita del dispositivo. Ad ogni modo, in occasione del CHI 2016 (Human-Computer Interaction), che si terrà dopodomani 7 maggio a San Jose in California, la Microsoft renderà noti i risultati in un documento più approfondito.

Ecco a voi il video che spiega e vi mostra quanto vi ho appena descritto:

 

 

 

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