ARM vuole distruggere l’architettura X86: in arrivo i chip a 5nm per il 2020

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ARM desidera fortemente superare il dominio storico dell’architettura x86 di Intel nei PC Windows e, questa volta, non è più un nostro pensiero ma la dichiarazione ufficiale della società.

Per dare una validità a questo ambizioso obiettivo è stata pubblicata recentemente la roadmap fino al 2020 dei processori che dagli smartphone pian piano si stanno espandendo anche ai PC grazie al progetto Always Connected di Microsoft che comprende Windows 10 on ARM supportato dalla gamma Snpadragon di casa Qualcomm. Il 2 giugno di quest’anno, ARM aveva già svelato pubblicamente Cortex-A76 basato su una nuova tipologia di microarchitettura che permetterà di ottenere fino al 35% di performance in più rispetto ai classici modelli e un’efficienza energetica incrementata del 40%.

Arm client Compute CPU roadmap

Stando alla roadmap, Cortex A76 verrà distribuito ai partner durante gli ultimi mesi di questo 2018 e i suoi successori sono conosciuti al momento con i nomi in codice di “Deimos” e “Hercules”. Il primo avrà un processo produttivo a 7 nanometri mentre il secondo, in arrivo nel 2020, si baserà su 7 oppure addirittura 5nm con elevate performance (15% su base annua a partire da oggi) pur mantenendo dei consumi ridotti sicuramente inferiori rispetto alla controparte Intel. Il tutto condito dal supporto alla rete 5G ormai pronta a fare il suo debutto nel giro di pochissimi anni.

Riusciranno i processori ARM a conquistare notevoli fette di mercato anche in ambito PC?

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