Control: un nuovo modo di fare gaming. Dopo Max Payne e Alan Wake presentiamo il nuovo capolavoro di Remedy Entertainment, tra paranormale e psicologico.
Scheda di gioco
Control è un gioco d’avventura di fattura finlandese, ideato da Remedy Entertainment (già nota per giochi come Max Payne, Alan Wake, Quantum Break).
Data di uscita:
- PS4, Xbox e PC: 27 agosto 2019
- PS5 e Xbox Series X|S: 27 Agosto 2020
- Nintendo Switch: 28 Ottobre 2020
Il gioco ha vinto il titolo IGN’s Game Of The Year 2019, oltre che riconoscimenti meritati per la direzione artistica e per la trama.
Storyline
In Control impersonerete i panni di Jesse Faden, una ragazza con misteriosi poteri soprannaturali a causa di un’entità presente nella sua mente. Jesse si ritrova nella sede del Federal Bureau of Control (FBC). Fin dall’inizio la trama si rivela complessa ma intrigante e, ripercorrendo le orme di un buon thriller, lascia durante il suo svolgimento molte domande che spingono il giocatore a proseguire la storia. A fare da ottimo supporto alla storia e al coinvolgimento c’è una sostanziosa parte di informazioni “a contorno” cui si accede attraverso documenti raccolti girando per il mondo di gioco. Suo malgrado, Control può non fare un’ottima impressione a causa dell’apparente confusione che la storia presenta all’inizio (arrivare all’interno di un’organizzazione federale da estranea e scoprire che il direttore si è suicidato e diventare per volere “dell’organizzazione” la nuova direttrice non è il modo migliore per comprendere cosa stia accadendo).
Hiss: tra malattia del corpo e della mente
Fin dall’inizio del gioco, Control mette subito in risalto l’importanza che il piano psicologico assume nel gioco. Lo fa attraverso diverse scelte stilistiche, dai titoli macroscopici che appaiono stile film anni ’80, alla scelta dei colori che dominano le atmosfere dark (rosso e blu tra tutti) o alla struttura degli scenari di gioco. Con queste premesse è naturale chiedersi quanto l’Hiss, la forza sovrannaturale/malattia che distorce la realtà e colpisce l’FBC sia un male fisico (un virus che rende le sue vittime zombie, vedi Resident Evil) o un male psicologico degno di introspezioni freudiane.
Il gameplay di Control
È ormai chiaro che Control offre scenari alquanto insoliti, che però non intaccano negativamente il gameplay, che rimane fluido e di buon livello. All’inizio del gioco sembrerebbe di trovarsi all’interno di un thriller con risvolti horror (la sede FBC deserta e i primi nemici incontrati ricordano molto la stazione di polizia di RE 2), ma la sensazione svanisce appena si entra nel vivo dell’azione. Il dettaglio grafico elevato e l’alone di mistero che circondano il personaggio riescono a mantenere vivo l’interesse e allontanare la monotonia. Inoltre, un gameplay che può inizialmente sembrare monotono (corri, mira, spara) verrà progressivamente ampliato con nuove abilità e da un comparto che, seppure in modo non troppo approfondito, permette la personalizzazione delle armi e delle abilità del personaggio.
La personalizzazione di Jesse.
Control non dedica molto spazio alla personalizzazione estetica dei personaggi. Jesse Faden è Jesse Faden, la stessa per tutti. E visto il dettaglio grafico e l’indubbia bellezza del personaggio, non c’è nulla di cui lamentarsi. È comunque possibile sbloccare nuovi outfit che Jesse potrà indossare, senza modificare più di tanto lo stile estetico (capigliatura, trucco, ecc…) né quello di gioco.
Qualche piccolo difetto.
Se la quasi totale assenza di personalizzazione non può definirsi propriamente difetto, bensì una scelta operativa da parte di Remedy Entertainment, questo non può si può dire per i dialoghi, o meglio i sottotitoli, in italiano. Le traduzioni non sono errate o imprecise, tuttavia sono troppo rigide e mal strutturate. Spesso i più puntigliosi storceranno il naso per frasi che, seppur corrette, sembrano essere tradotte direttamente dalle prime versioni di Google translate.
Considerazioni finali
Control è, come ci si aspetta dai produttori di Max Payne e Alan Wake, un titolo dalla trama complessa, ma avvincente e certamente di indubbia qualità.
Se siete alla ricerca di un titolo poco impegnativo non è esattamente la scelta migliore, ma in caso contrario la scenografia, la profondità e lo stile di gioco di Control (dopo aver obiettivamente penato durante i primi minuti di gioco per capire cosa sta succedendo) vi rapiranno e vi coinvolgeranno fino alla fine.
Assolutamente da provare!
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