Cortana delude troppo? In un test QI pare proprio di sì

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Cortana
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Cortana è partita benissimo dal punto di vista funzionale ma è evidente che con il passare degli anni non ha avuto quella spinta che ci si aspettava facendo avanzare pericolosamente la concorrenza.

Un nuovo test QI indipendente di Loop Ventures ha messo a confronto i quattro principali assistenti vocali (Alexa, Assistant, Siri e Cortana) con una lunga serie di 800 domande suddivise in apposite categorie ovvero locale, commercio, navigazione, informazione e comando. Nel test, Google Assistant è stato in grado di rispondere correttamente all’86% delle domande contro il 79 di Siri, il 61 di Alexa e solo il 52 di Cortana che si posiziona quindi all’ultimo posto. Inoltre, Google Assistant ha compreso tutte le 800 domande ottenendo un risultato più che soddisfacente mentre Siri ne ha fraintese 11, Alexa 13 e Cortana ben 19.

L’assistente di Microsoft, stando a questa analisi, si è mostrata parecchio deludente essendo stata superata praticamente in tutti i contesti tranne nella navigazione WEB dove è riuscita a scavalcare Alexa ma non Assistant e Siri.

E’ chiaro che il Colosso di Redmond non ha fatto molto per migliorare Cortana, in particolar modo, la sua Intelligenza Artificiale che risulta essere rimasta invariata nonostante l’enorme quantità di tecnologie che l’azienda ha sviluppato negli ultimi anni per il mondo dell’AI. Senza contare che, attualmente, i pochi miglioramenti attuati sono stati quasi del tutto introdotti solo ed esclusivamente in lingua inglese per il mercato USA.

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16 Commenti

  1. Però quando qualcuno dice che Microsoft ha dilapidato un capitale in tutti i settori piu avanzati dell’HiTech tagliando di fatto ogni investimento qui viene accusato di essere un miscredente ed un Troll.

    Oltretutto gli assistenti sono solo la punta dell’iceberg perché gli investimenti di Google sono colossali, e sono colossali anche i risultati, su tutto il software che realmente conta, dalle tecnologie di gestione delle immagini (riconoscimento di oggetti e volti, animali compresi), alla navigazione stradale.
    E ora stanno iniziando anche con il calcolo quantistico, quello che Microsoft lo scorso autunno dava già per territorio acquisito.

    Se Microsoft non si libera in fretta dei rami secchi e/o improduttivi per reperire i miliardi di dollari per mese da investire in ricerca necessari per tenere testa a Mountain View verrà stritolata su ciascuno di quelli che fino a pochi anni erano i suoi punti forti.

    • Hai ragione , ma i rami secchi forse sono certi dirigenti (AD) con idee non ancora chiare su che fare nel futuro…

  2. Purtroppo non posso che essere d’accordo con il test ed anche con il commento di Federico. Aggiungo un confronto molto semplice (forse troppo…) come “ignaro consumer”: tra il servizio mappe di Google e quello di Microsoft c’e’ un abisso. Li ho testati in lungo ed in largo: il primo aggiornato, efficiente, il secondo carente di informazioni e spesso con informazioni totalmente scorrette soprattutto relativamente ai trasporti pubblici (e non solo in Europa, ma anche in USA!). La stessa cosa senza attenuanti per quanto riguarda l’assistenze vocale di Microsoft a confronto con quello di Google o di Apple.

    • La sua vera forza è la gestione del percorso in base al traffico.
      Se abiti in una grande città solo Google Maps ha una diffusione sufficiente, e quindi la quantità di feedback, sufficiente ad essere pressoché infallibile nello stabilire il percorso più efficiente.

    • La sua vera forza è la gestione del percorso in base al traffico.
      Se abiti in una grande città solo Google Maps ha una diffusione sufficiente, e quindi la quantità di feedback, sufficiente ad essere pressoché infallibile nello stabilire il percorso più efficiente.

        • Vediamo se Alex ha messo la parola in black list, quando ci vuole ci vole:
          Uscire dal Mobile è stata la più grossa cazzata che Microsoft potesse commettere. Io e Mary ci siamo trovati bloccati in un ingorgo causato da un modesto banale tamponamento sulla rampa di accesso alla tangenziale, purtroppo avvenuto quando l’avevamo già imboccata. Sai quanto tempo è trascorso fra quando i due tizi coinvolti si sono decisi a spostare le macchine ed il ritorno del “verde” nel navigatore? una decina di secondi, non di più.
          Ciò è possibile perchè gran parte delle auto su quel tratto di strada avevano attivo Google Maps e quindi fornivano feedback alla AI che lo gestisce.
          Ovvio che se il numero di feedback è zero, ed i feedback di Microsoft sono zero, non si può avere proprio nessuna gestione del traffico.

          • hmmmm…. sai che non so se “lungimiranza” ammette l’inverso?
            Si può dire che con la decisione di chiudere lo sviluppo della versione mobile del sistema operativo a Redmond si siano dimostrati brevimiranti?

    • Questo divario è stato creato sì anche da errati investimenti come dite, ma specialmente dalla mancanza di supporto da parte degli utenti.. La maggior parte delle persone che conosco ripudiano Cortana su PC perchè troppo “invasiva” e la disattivano, mentre su cellulare usano l’assistente Google come fosse oro colato.. e personalmente in base all’esperienza che ho sia da utente pc che android su cellulare e tablet (quest’ultimo verrà presto rimpiazzato) ritengo molto più fastidioso l’assistente google che si attiva ogni qualvolta venga detta una qualsiasi parola anche simile ad “ok”, senza di fatto nemmeno aver fatto accenno alla parola “Google” portando presto al blocco dell’asistente perchè non riconosce la mia voce… e anzi ultimamente credo abbia disabilitato il riconoscimento perchè (sopratutto a lavoro) ogni due per tre si accende lo schermo e parte l’assistente, anche se palesemente non sono io a parlare (ma magari una collega).
      A livello di funzionalità indubbiamente Cortana è indietro anni luce e purtroppo mi rattrista perchè l’ho sempre vista un passo avanti agli altri assistenti quando la utilizzavo sul mio Lumia 640XL (rimpiazzato difficilmente con un più recente Nokia 8, che uso ormai da 1 anno) e già nell’ultimo periodo era palese che stesse perdendo colpi, o meglio… non “imparava”, non si migliorava (ovvero non sviluppavano nuove funzioni, nuovi utilizzi o capacità).
      Come detto però serve anche il supporto degli utenti, con la complessità del software attuale non bastano 10-15 o 100 tester.. chi testa i prodotti sono gli utenti (consapevoli o meno) che mandano feedback o che utilizzano i software inviando concedendo agli sviluppatori di accedere ai dati di utilizzo raccolti (errori, utilizzi frequenti, parole più usate, etc..). Tutto fa brodo e ciò è alla base di tutto ciò che sviluppano ora Google, Microsoft e Apple.. basti pensare ai motori di ricerca, personalmente sono entrato in una fase “anti-Google”, ovvero dove posso non lo utilizzo, sia perchè inizio ad odiare la mentalità di Google riguardo alla volontà di monopolizzare il mercato schiacciano i più “piccoli”, sia perchè da utente consapevole preferisco testare con mano e utilizzare il prodotto effettivamente migliore e non quello “di moda” (sia in base alle mie esigenze, sia in termini di prestazioni effettive).

      Maps come diceva Federico ha una “marcia in più” semplicemente perchè è più diffuso (o banalmente ha più dati immagazzinati in base alla registrazione delle routine degli utenti, ogni giorno infatti mi avvisa 15-30 minuti prima della fine del lavoro o della pausa pranzo, qual’è la strada migliore da percorrere, benchè non abbia mai detto a Google di volerlo sapere, nè gli abbia mai fornito dati circa abitazione e/o posto di lavoro/orari di lavoro, ma come detto.. sono dati raccolti con o senza il nostro consenso). Preferivo Here maps mille volte più di Google Maps e ancora adesso la preferisco. Utilizzo Bing per le ricerche perchè con Google finisce spesso che cerco “Londra” e trova 90% delle informazioni relative a giochi (sì, sono appassionato di videogames e spesso faccio ricerche in merito, ma ciò non vuol dire che è il mio unico interesse e se faccio ricerche che escono dal contesto videoludico, non deve Google stesso “intendere” che volevo cercare un’informazione ricollegabile alle mie ricerche abituali) e spesso le ricerche effettuate erano monotone o se vogliamo TROPPO specifiche (l’esempio è ovviamente enfatizzato, ma il risultato che ne deriva è comunque fastidioso). Inizialmente con Bing trovavo le ricerche meno precise rispetto a quelle fatte con Google, ma banalmente perchè cercando una parola chiave, le prime volte il sito abituale che utilizzavo non appariva al primo posto, ma magari al terzo o quarto.. nel breve tempo si è affinato anche Bing, senza però alterare la natura delle altre ricerche.

      Allo stesso modo con Windows 10 avevo cominciato ad utilizzare Edge, specialmente per l’integrazione nell’ecosistema Microsoft che come detto avevo anche su Mobile.. Passando ad Androi e contestualmente installando l’ultimo aggiornamento di Windows avevo notato dei rallentamenti nel Browser che spesso si impastava (ho scoperto solo dopo essere dovuto ad un’installazione non corretta dello stesso) ero quindi tornato a Chrome su PC e scaricato Edge su mobile (che attualmente continuo a ritenere anni luce avanti ad altri browser mobile, o semplicemte mi ci trovo molto meglio, così come Bing su mobile che sembra il motore di ricerca disegnato apposta per questo formato tascabile) In seguito ad un aggiornamento di Firefox l’ho rispolverato trovandolo molto più veloce e soprattutto leggero rispetto a Chrome. Attualmente, dopo la sistemazione di Edge su PC, lo utilizzo come browser principale con a bordo Bing, Firefox fa da supporto e duole venire a conoscenza del fatto che Google, consapevole di aver perso il titolo di “miglior browser” rallenta apposta i propri servizi su altri browser.

      Per non passare per quello che “ommioddio Google è solo male”, vorrei fare un ultimo paragone, ovvero il servizio cloud per le immagini, infatti benchè tutti attualmente limitati come spazio di archiviazione, mi son trovato costretto a dover passare da OneDrive a Google Foto per due semplici motivi: OneDrive non è compatibile con Android, o almeno non lo è come lo era su Windows 10 Mobile, infatti cancellando una foto dalla galleria rimane su Cloud, ma non la vedo nemmeno come immagine in cloud, infatti ho passato i primi mesi credendo di star cancellando le immagini ANCHE da cloud, scoprendo poi che lo stesso era intasato di immagini inutli (tra cui anche Whatsapp che su Android non permette di visualizzare senza per forza scaricarle) e dovendo perdere ore a ripulire tutto senza cancellare immagini utili.. il secondo motivo è che risulta molto più lento rispetto appunto a Google foto, non so se è sempre colpa di una specie di incompatibilità con Android, anche se pure su pc non è proprio il massimo della velocità, forse perchè le miniature che carica non sono tali, ma immagini originali, viste da lontano, quindi che mantengono la loro pesantezza anche come anteprima. Volevo provare ad usare anche il servizio di archiviazione di Amazon, ma mi sembra che anche lui non abbia la possibilità di gestire le foto cloud direttamente dalla galleria..

      Tutto questo pippone per dire che buona parte dei problemi sono dell’utenza media che usa servizi e acquista prodotti solo perchè vanno di moda e li usano tutti.. Purtroppo Microsoft si è agiata per anni sul monopolio che aveva creato lato PC, e si sta svegliando solo ora, ma pare essere un po’ assopita, cerca di riprendere terreno su mille cose attuando manovre più o meno condivise, magari cercando anche il colpo di fortuna. Su alcuni campi è riuscita ad emergere (servizi cloud aziendale, Tablet 2 in 1, a mio avviso anche con Win 10) e su molti altri sembra avere una buona spinta per far bene..

      Io spero vivamente riesca a riscattare il proprio nome dagli errori commessi negli anni passati perché come azienda mi piace (parere personale e quindi non poco di parte 😉 )

      Ciao 😀

  3. Purtroppo Cortana è l’ennesima app. buttata sul mercato e poi abbandonata a se stessa, io non conosco l’assistente vocale di Google ma rispetto a Siri Cortana ne esce malissimo, la differenza è abissale.

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