Google ha avviato le registrazioni per i domini .app, ossia dei siti web che terminano, appunto, con il suffisso .app. Domini, questi, acquistati dalla società di Mountain View già tre anni fa, nonché pensati appositamente per gli sviluppatori ed i loro prodotti. Sarà questo un assist per l’ulteriore sviluppo delle Progressive Web Apps?
La notizia è stata recentemente diffusa da diversi siti, tra cui Ansa.it.
Ma, procediamo per gradi!
Tre anni fa, Google acquisì la licenza di questi domini, per la cifra di 25 milioni di dollari, la più alta mai pagata per la liberalizzazione di un dominio di primo livello. Ciò con l’intento di offrire agli sviluppatori dei domini pensati per le applicazioni.
Già prima dell’apertura della prevendita, Google aveva ricevuto la richiesta di registrazione da circa tremila aziende con marchio registrato. Cosicché, se ad inizio maggio scorso, “Big G” aveva proposto agli sviluppatori la registrazione di domini di secondo livello, grazie a un Early Access Program, fruibile fino all’8 maggio, da qualche ora ha reso disponibile a tutti la registrazione dei domini in argomento.
L’unico requisito richiesto dalla società californiana è quello dell’utilizzo del protocollo https, evidentemente al fine di garantire maggiore sicurezza e protezione dai malware. Per la registrazione Google rivestirà il ruolo di “registro internazionale”, mentre gli interessati alla registrazione potranno rivolgersi ai vari provider.
Sul sito get.app sono forniti tutti i dettagli per la registrazione. Ad inizio pagina, sulla sinistra, sono indicati degli esempi di registrazione, come “yuorname.app”, “youridea.app” e “yourbusiness.app”. Ivi è, altresì, precisato che il fine della registrazione di un simile dominio è quello di ottenere un sistema più sicuro per le app, aggiungendo che “dai giochi alle notizie all’istruzione, .app è la casa perfetta per la tua app”.
Quanto ai prezzi, si parte da circa 20 dollari, per un anno di registrazione.
Siamo sicuramente all’ingresso di una nuova epoca per le applicazioni, non più viste staticamente, come prodotto da installare, bensì come un servizio dinamico, facilmente accessibile e costantemente aggiornabile. Né, a mio modesto avviso, è possibile dubitare che questa fase rappresenti un assist offerto a Microsoft, relativamente allo sviluppo delle Progressive Web Apps.
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Non ho capito che si intende per assist per Microsoft
Articolo molto interessante, scritto con chiarezza e competenza.
Finalmente. Ora che Google é pronta per iniziare, Microsoft può accompagnare il tutto.
Avanti così!
Dici sia il caso che l’allievo diventa più bravo e supera l’ isegnante ??
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