L’integrazione di Cortana con Alexa è molto probabilmente la funzionalità più importante sviluppata da Microsoft per il suo assistente vocale AI negli ultimi anni.
Certo, tutto non è andato proprio liscio come l’olio e in alcuni punti la strada percorsa da Microsoft e Amazon ha avuto qualche piccolo intoppo causando un enorme ritardo pari a circa un anno. Ma finalmente il fatidico momento è arrivato: dopo aver presentato la novità durante la conferenza Build 2018, il Colosso di Redmond ha avviato la fase di anteprima pubblica in collaborazione con la compagnia di Jeff Bezos. Al momento, questa anteprima non supporta ancora tutti i comandi vocali annunciati come ad esempio l’ascolto di musica in streaming ma verranno comunque introdotti con il passare delle settimane in base ai feedback. L’unica limitazione è la lingua dato che è riservata solo ed esclusivamente agli utenti statunitensi anche se non è da escludere un suo arrivo in Italia considerando che da circa due mesi a questa parte Alexa ha ricevuto il supporto alla nostra lingua.
Per chi non avesse seguito il Build 2018, l’integrazione tra Cortana e Alexa consente agli utenti che possiedono Windows 10 oppure lo smart speaker Invoke targato Harman Kardon di avviare Alexa pronunciando il comando “Ehy Cortana, open Alexa” e viceversa ossia aprire Cortana sugli Amazon Echo.
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Ma voi siete proprio sicuri che si tratti di una cosa positiva, eh?
No. Per niente. Stanno di nuovo mescolandosi con la concorrenza. Il che getta ulteriori pesantissime nubi su un eventuale comparto mobile di Microsoft a cui tra l’altro è dedicato questo sito.
Infatti.
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