Avete comprato un PC nuovo e dopo un anno avvertite già qualche rallentamento? Ecco alcuni semplici trucchi per ravvivarlo.
Software
Gli OS di casa Microsoft hanno la tendenza a “crescere” con il passare del tempo. Questo è dovuto ai differenti aggiornamenti, che lasciano una serie di file temporanei o di chiavi di registro inutilizzate. Oltre alla richiesta sempre maggiore di spazio sul vostro disco rigido, questo influisce sulla rapidità e la fluidità della macchina.
Un altro fattore che influenza negativamente i sistemi operativi è l’installazione e la disinstallazione dei programmi. Nel primo caso troviamo un rallentamento causato da molti programmi, di cui una buona parte con operazioni in background, a pesare sulle risorse. Nel secondo caso invece la “pesantezza” non è espressa da file d’installazione, bensì da residui (chiavi di registro o file temporanei).
Per questi due problemi la soluzione è abbastanza semplice ed è adatta anche ai meno esperti: utilizzare un software di pulizia. È la strada più semplice, garantendo la possibilità di mantenere i propri programmi e file ed eliminare rapidamente i file temporanei. La scelta consiglia è CCleaner, un software gratuito e dalla facile personalizzazione, che garantirà pulizia di programmi, file temporanei e una serie di tool aggiuntivi (come la pulizia del registro).
Se non gradite molto i software di pulizia e preferite il lavoro manuale e controllato, il consiglio migliore è di procedere con un ripristino del PC. Per effettuare quest’operazione, su Windows 10, è presente un comodo tool integrato direttamente nel sistema operativo.
La procedura è la seguente:
• Effettuate un backup dei vostri file su un supporto secondario (HDD, SSD, Pendrive, HDD USB etc).
• Andate in Impostazioni – Aggiornamento e sicurezza – Ripristino.
• Nella sezione “Reimposta PC” troverete il tasto “Inizia”.
• La scelta ricade su mantenere i file personali o avviare una pulizia completa, ma il mio consiglio è di fare la pulizia totale e ricominciare con un sistema totalmente pulito.
Processi in Background
Un altro fattore che influenza molto la rapidità del sistema è dato dai programmi avviati simultaneamente. Molti software vengono eseguiti in automatico all’avvio, rallentando l’intero OS. Il consiglio è di disabilitare i software che non utilizzate frequentemente, avviandoli manualmente quando li necessitate.
Hardware
Se il lato software risulta semplice da “rinfrescare” con questi due trucchi, il lato hardware richiede un po’ di competenza in più. La prima causa di un PC lento è, quasi sempre, il disco rigido. Gli HDD di vecchia generazione, anche in PC nuovi, aumentano i tempi delle operazioni a causa della velocità massima di 100MB/s. Grazie agli attuali prezzi di mercato è possibile acquistare un SSD da 240/500GB a un prezzo modico, ottenendo una diminuzione dei tempi e una migliore fluidità della vostra macchina.
L’hard disk non è l’unica causa di possibili rallentamenti, infatti troviamo problemi legati alla quantità di memoria RAM e alla pulizia (fisica) del PC.
Nel caso della RAM è possibile aumentare la memoria disponibile comprando un banco idoneo e aggiungendolo/sostituendolo alla vostra attuale configurazione. Una maggiore quantità di RAM permette un miglior utilizzo di programmi simultaneamente, migliorando anche la gestione di alcuni dei processi di programmi ad alta richiesta di memoria (elaborazione, giochi etc).
Per quanto concerne la pulizia, anche la polvere influenza la stabilità e la velocità della vostra macchina. Un dissipatore sporco, come ad esempio quello della CPU, garantirà un minore scambio termico e non permetterà di raffreddare adeguatamente la CPU. Temperature elevate comportano una maggiore usura del pezzo, riducendo l’affidabilità e la sua potenza. Per ovviare a temperature alte il sistema aumenterà i giri delle ventole, che da un lato miglioreranno la temperatura, ma aumenteranno la rumorosità e non sarà una soluzione definitiva al problema. Armatevi di molta pazienza e pulite tutte le ventole e i vari dissipatori, con l’attenzione di sostituire la pasta termica della vostra CPU in caso di rimozione del dissipatore. La sostituzione della pasta termica si dovrebbe fare ogni due/quattro anni (secondo un valor medio), ma anche prima se sono presenti problemi di dissipazione.
Consigli condensati
• Installate i software necessari e disinstallate quelli che non usate
• Avviate la pulizia settimanale o bisettimanale dei file tramite CCleaner
– Così facendo eviterete l’accumulo di file temporanei e potrete anche pulire il registro con l’apposito tool.
• Pulite radicalmente il vostro OS una volta all’anno con un ripristino totale
– Per quanto risulti una soluzione drastica, è una scelta che toglie molti pensieri e garantisce una fluidità effettiva.
• Monitorate i software in background ed eliminate l’avvio all’accensione dei software inutili
– Minore è il numero di software all’avvio e maggiore è la rapidità nell’accensione, mentre i processi in background influenzano sulla fluidità nel corso della giornata e delle varie operazioni.
• Pulite periodicamente il vostro PC desktop (soprattutto se sta sotto la scrivania)
– È consigliabile una volta al mese per non trovarsi con ventole incrostate, garantendo la migliore dissipazione termica e la minore rumorosità.
• Se il vostro portatile riscalda puntate su una pulizia totale hardware in un centro di riparazioni
– Molti utenti puntano sulle basi raffreddanti, ma sono un palliativo e spesso non garantiscono i risultati sperati.
• Considerate l’upgrade a un SSD (SATA o M.2) per il vostro OS e di espandere la RAM a 16GB
– I prezzi degli SSD sono in calo grazie alla diffusione dello standard M.2, mentre per le RAM DDR3 e DDR4 la diminuzione è da imputare al vicino lancio delle DDR5.
Se avete dubbi sull’hardware o siete interessati a qualche delucidazione su argomenti come questo, fatecelo sapere nei commenti.
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Vista la citazione di Ccleaner ecco una guida completa, curata da Fabio Guadagno, sull’utilizzo del software:
A questo giro @Yuri ti devo fare una duplice piccola critica(o per lo meno io non condivido):
“Un altro fattore che influenza negativamente i sistemi operativi è l’installazione e la disinstallazione dei programmi […] La scelta consiglia è CCleaner, un software gratuito e dalla facile personalizzazione, che garantirà pulizia di programmi, file temporanei e una serie di tool aggiuntivi (come la pulizia del registro).”
Per quanto riguarda i programmi come primo consiglio direi di cercare nello Store se c’è un’app che risolve il nostro problema, quelle non intaccano il registro e quindi pur installandone e disinstallandone diverse non si compromettono le prestazioni; eventualmente solo in un secondo momento va valutata la possibilità di installare un software da exe
Invece Ccleaner rischia di creare problemi se non usato correttamente, inoltre tempo fa ricordo qualche brutta storia, tipo all’interno di ccleaner era stato trovato uno spyware o qualcosa di simile…nonché tutti i tecnici con cui parlo mi sconsigliano di usarlo e consigliano di usare gli strumenti di windows.
La critica è ben accetta, infatti anche io ho specificato nell’articolo che l’utilizzo dei vari cleaner non è popolare come scelta, ma più che altro la strada per chi ha poca competenza in merito. La scelta a quel punto ricade, per la persona X, o chiedere a qualche amico competente o lasciare 30€ in un centro di riparazione per avere un paio di scansioni, clean up e magari lo stesso centro poi passa pure un cleaner qualsiasi.
Considerando che la maggior parte dei software specifici sono esterni allo store, quindi si tratta di .exe, è difficile che uno riesca a mantenere un registro pulito. A questo fattore è d’aggiungere anche la mancanza di ricerca nello store di molti utenti. Se parliamo del passaggio a Windows 10, che molti hanno fatto in automatico, molti di loro nemmeno considerano lo store come valida scelta per prendere un’app e mantenere una migliore sicurezza/ottimizzazione/pulizia.
Espressi questi due punti che ci mostrano il perché a volte sia necessario utilizzare un cleaner, possiamo andare a parlare di Ccleaner. Il software ha avuto un momento negativo dopo l’acquisizione da parte di Avast, infatti un gruppo di Hacker ha inserito un programma malevolo all’interno di una specifica versione (scrissi personalmente l’articolo). Dopo una serie di aggiornamenti nei protocolli di sicurezza, del sito e dei loro file, il software è tornato disponibile senza rischi di sicurezza. Per quanto concerne i “danni” che potrebbe generare l’utilizzo di questo software, ci sono molte note che prevengono questi problemi. Prima fra queste è l’interfaccia con setup consigliato, che offre una pulizia dei punti salienti e di cui non sono riportati casi di danneggiamenti (quindi a meno che uno non vada a smanettare, senza sapere nulla in merito, è difficile che spunti una possibile azione deleteria). Seconda cosa, la larga diffusione di questo specifico programma ha fatto sì che fosse degno di nota, infatti sono disponibili ottimi tutorial (come il classico Aranzulla).
Terminata la spiegazione di quel fattore (scusa per il papiro, volevo essere esaustivo), passiamo al mio parere personale. Io sono dell’opinione che lato software rimane sempre qualcosa, infatti rientro nella categoria di chi preferisce ripristinare il proprio sistema annualmente o addirittura eseguire una formattazione (esterna al tool di Windows) e installare l’OS da zero.
Do per scontato che molte persone, ancora oggi, non hanno appreso le dinamiche dei PC. Quindi la guida deve fornire dei suggerimenti sia per chi è competente, che per chi pecca di competenza in questo ambito.
Fa sempre piacere ricevere commenti in merito, che siano critiche o apprezzamenti, quindi ti ringrazio per il tempo dedicato alla lettura e poi alla formulazione del tuo commento.
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