Che il mercato dei Tablet sia in contrazione non è una novità. Dopo il boom degli anni scorsi iniziato con l’era iPad nel 2010, già da oltre un anno la curva delle vendite ha assunto nel suo complesso un andamento discendente. Le cause naturalmente sono da ricercarsi in molteplici fattori: obsolescenza mediamente più lunga con conseguente ricambio più lento, calo di interesse generale, presenza di nuovi dispositivi concorrenti.
I dati del secondo trimestre del 2016 vedono una contrazione del 9,4% delle unità tablet vendute rispetto al trimestre precedente e un calo del 13,2 % rispetto allo stesso periodo del 2015. Sono 40 milioni le unità spedite negli ultimi 3 mesi sul mercato globale.
Apple, nonostante la presentazione del recente iPad Pro 9,7’’, ha un decremento di circa il 4% con 9,6 milioni di unità spedite. Sembra infatti che l’ultimo arrivato della famiglia iPad abbia sottratto vendite al più grande iPad Pro da 12,9’’, senza evidentemente aggiungerne. Il saldo rispetto allo scorso anno è negativo.
Samsung mantiene il primato delle spedizioni globali, seguita da Amazon, Lenovo e la new entry Huawei che arriva al 4° posto.
Più interessante invece è verificare quali dispositivi calino e quali crescano. Come ampiamente previsto, sono i convertibili 2 in 1 l’unica categoria con segno +. I tablet classici con OS mobile sono in decremento nonostante rappresentino ancora la grande maggioranza dei device spediti.
Secondo le previsioni di IDC si dovrà aspettare fino al 2018 per vedere di nuovo un segno positivo nel settore e la chiave della crescita sono e saranno proprio i convertibili ibridi 2 in 1 “detachable” dove Windows sembra farla da padrone con quote attorno al 60 % del venduto.
E proprio in merito alla ripartizione degli OS in campo tablet ecco la situazione di previsione attuale (fonte IDC) per il 2016 e per il futuro.
A fronte di un calo contenuto sia di Android che di iOS, si sta assistendo ad un incremento della quota Windows che guadagnerebbe quasi il 3% a discapito delle altre piattaforme. L’incremento dovrebbe, secondo le previsioni, diventare ancora più marcato nel futuro, sottraendo quote più ad Android che ad iOS. Naturalmente le previsioni per il 2020 sono solamente una stima indicativa dell’andamento e potrebbero comunque rivelarsi inesatte visto la lunga finestra temporale.
Analizzando poi la fascia alta del mercato è interessante notare come i dispositivi 2 in 1 siano quasi esclusivamente equipaggiati con Windows 10, il che fa presupporre che Android verrà sempre più confinato al settore dei tablet economici. Diverso il discorso per Apple, in pratica l’unica che ancora oggi riesce a vendere bene un tablet con OS mobile e con eventuale tastiera sulla soglia psicologica dei 1000 $/€. iPad Pro infatti, pur non essendo tecnicamente un 2 in 1 in quanto non ascrivibile alla famiglia degli ibridi, viene comunque classificato da IDC come “detachable” assieme ai convertibili Windows 10 come Surface Pro 4.
Vedremo in futuro se queste previsioni si saranno rivelate corrette o meno.
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I tablet con architettura ARM, come dimostrano anche i dati, andranno man mano a scemare. Il futuro sono i 2 in 1. Microsoft fa praticamente da regina in questo settore e a dire la verità, le mie proiezioni per il 2020 sono anche più ottimistiche di quelle indicate.
Staremo a vedere… 🙂
Ottime notizie per i 2 in 1! Per carità, gli iPad sono tablet di alta qualità ma per me la sua utilità è un po risicata attualmente: Da quando ho il Surface Pro 2, l iPad 4 è rimasto nel cassetto XD
Cari amici lettori faremo un grande casino . Ci prenderemo il Surf cavalcheremo tutta la superfice del nostro pianeta e creeremo una finestra sul mare dove incideremo con i denti su una isola il numero 10 & saremo sempre più Ninja . Forza Surface e Forza Windows 10 & aggiungo le sfide più difficili sono quelle che danno vere emozioni il resto é noia quotidiana . Voglio di più e non accontentarmi quel pronostico in percentuale non mi basta .
Ci sono gli analisti che dovrebbero analizzare di non aver capito nulla di quando erano a scuola.
Invece rilevano solo che calano le vendite. Forse non si rendono nemmeno conto del perche’.
I device che vengono proposti oggi con 4 giga di ram, anche 2 e storage da 64 Giga era roba performante degli anni 2002.
Alla fine tali acquisti fanno leva sempre su quei soliti che pur di comprare qualcosa nel dopolavoro del venerdi’ si prendono pure la cornice digitale per 30 euro. Oppure per chi ne e’ costretto da certe necessita’.
Esaurito quel bacino li i negozi non si svuotano. Ma del resto che te ne fai di un device, che ammesso ti dica bene e non sia difettato, visto che rivolgendosi all’assistenza sovente te li rimandano indietro tali e quali…. non puoi nemmeno cambiargli un hard disk, dove la sd supportata e’ limitata a 128, 256 gb?
Lo butti quando si e’ esaurito lo spazio?
Il punto e’ che sono prodotti per lo piu’ deficitari con scarse performances non e’ un caso che notebook da 15″ hanno spesso una risoluzione ancora ferma a 1366×768 roba di 10 anni fa per quelli da 17″ si hanno sovente 1600 x 900 e 500 giga di hard drive, roba di oltre 10 anni fa; non e’ ridicolo?
Quindi che te ne fai di insulsi prodotti ridicoli, per lo piu’ ad obsolescenza programmata?
Se, invece di buttarli, ti metti da parte quei due soldi forse e’ meglio se ti ci vai a fare qualche sciata…..
Buoni pensieri a tutti…..
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