Microsoft HoloLens vi aiuterà a ritrovare gli oggetti smarriti

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Microsoft HoloLens vi aiuterà a ritrovare gli oggetti smarriti
Microsoft HoloLens vi aiuterà a ritrovare gli oggetti smarriti

Microsoft il 29 dicembre ha presentato un nuovo brevetto molto interessante e molto futuristico riguardante Microsoft HoloLens.

Il brevetto in questione è stato denominato Object Tracking e consiste nel poter utilizzare gli HoloLens per ritrovare gli oggetti smarriti e per informare l’utente del loro stato (ad esempio il cartone del latte quasi vuoto). Tutto questo è possibile grazie ad alcuni sensori di immagine e di movimento che riescono a catturare tutto l’ambiente circostante. Infine le informazioni potranno essere salvate in locale oppure sul cloud.

La tecnologia HoloLens è in costante sviluppo e lo dimostra questo brevetto che personalmente ho trovato molto utile, infatti vi sarà certamente capitato di smarrire le chiavi di casa o il portafogli e vi farà sicuramente molto comodo sapere che c’è qualcosa/qualcuno che si appresta a ricordarvi che vi sta per finire il latte oppure il caffè. Tuttavia si tratta di un brevetto anche molto futuristico per due ragioni:

  1. HoloLens al momento è pensato per essere utilizzato soltanto nel settore business
  2. L’autonomia

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3 Commenti

  1. Se per HoloLens intendi l’attuale produzione, allora non ci aiuterà in nulla dal momento che non ha caratteristiche e prezzo adatte al mercato reale; se invece intendi i “nipoti” degli occhiali attuale, allora essi ci aiuteranno in tutta la nostra vita perchè è attraverso le loro lenti che le generazioni del futuro guarderanno il mondo.

    • Si, sono d’accordo… Ma anche per quanto riguarda l’utilizzo vero e proprio. Gli HoloLens di oggi detteranno le basi per cambiarci potenzialmente la vita un domani…

      • Sei o sette mesi fa scrissi un lunghissimo post su WBI nel quale tracciavo la mia idea di quello che sarebbe stato il mondo dei nostri nipoti… un mondo visto attraverso la tecnologia dei futuri “HoloLens”, un mondo fatto di realtà oggettiva e realtà creata dalle reti di calcolo Cloud. Due realtà fuse assieme in modo così perfetto e naturale da risultare pressochè inscindibili… io credo che il mondo del futuro sarà quello, una percezione unica, senza soluzione di continuità fra ciò che realmente esiste e quello che viene aggiunto dalle macchine, un tutt’uno di immagini e suoni che verrà offerto alla vista ed all’udito dei nostri lontani eredi, e per loro la realtà sarà quell’insieme.
        Non solo un incremento di realtà “utile” come potrebbe essere uno schermo televisivo, un monitor su cui lavorare o un telefono dal quale effettuare chiamate… no, una realtà globalmente integrata… gli uccelli nel cielo, quadri alle pareti, una statua… non esistono limiti.
        Nascerà un mercato del software, oggi inesistente, nel quale artisti e figure software collaboreranno per modellare la realtà, per renderla migliore e non solo più efficiente.

        Ci furono un po’ di sfottò, di obiezioni “etiche” e perfino alcune obiezioni tecniche.
        Questa mattina vedo un articolo di Alessandro Bevilacqua che ci parla di modellazione dell’ambiente tramite HoloLens.

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