Windows 7, probabilmente uno dei sistemi operativi più apprezzati nella storia di Redmond, continua dopo quasi 9 anni dal suo rilascio ad essere usato attivamente da milioni e milioni di persone.
Ufficialmente Windows 7, nonostante la sua vecchiaia, è ancora pienamente supportato da Microsoft con aggiornamenti periodici relativi alla sicurezza e ai fix di bug fondamentali per garantire all’OS la giusta affidabilità, ma è evidente che l’hardware stia diventando fin troppo obsoleto.
All’inizio di quest’anno, nello specifico durante il mese di marzo, la compagnia fondata da Bill Gates aveva rilasciato su Windows 7 un aggiornamento di sicurezza che, tuttavia, presentava e presenta tuttora alcuni problemi al BSOD sui PC che utilizzano CPU particolarmente datate come quelle Intel Pentium III (commercializzate tra il 1999 e il 2003) a causa della mancanza di compatibilità per Streaming Single Instruction Multiple Data Extensions 2 (SSE2). Inizialmente Microsoft aveva promesso che una correzione sarebbe arrivata con le prossime versioni ma, quest’oggi, ha ufficialmente dichiarato la propria intenzione di non supportare tali processori non rilasciando nessuna nuova patch.
In realtà, in questo caso specifico, Microsoft si è comportata benissimo in quanto ha mantenuto il supporto per tantissimo tempo, a differenza della stragrande maggioranza dei software di terze parti come Chrome e Firefox che non funzionano da tempo con la serie Pentium III di casa Intel. Inoltre, stiamo parlando di chip veramente super-obsoleti con soli 866 MHz di frequenza e 256 KB di cache.
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