L’interesse verso la piattaforma ARM in ambito desktop sembra veda altri protagonisti oltre a Microsoft.
L’ultima indiscrezione in tal senso ha per protagonista il prossimo iMac Pro in arrivo per fine anno e annunciato da Apple lo scorso mese di Giugno. Oggetto del rumor sarebbe la possibile presenza all’interno del nuovo All In One professionale di Cupertino di un processore A10 Fusion su base ARM che Apple avrebbe installato con lo scopo di coadiuvare le funzioni primarie dei processori Intel Xeon a bordo dell’iMac.
A rilevare la probabile presenza dell’A10 sarebbe stato lo sviluppatore Apple, Steve Troughton-Smith, che avrebbe riscontrato tracce del processore ARM nel firmware BridgeOS 2.0, come suggerisce nel suo profilo Twitter:
“Looks like the iMac Pro’s ARM coprocessor is arm64 Seems to handle the macOS boot & security process, as expected; iMac Pro lets Apple experiment with tighter control without the rest of the userbase freaking out. More info & download here: http://newosxbook.com/articles/BridgeOS.html …“
All’A10 Fusion, processore analogo a quello adottato per gli iPhone, sarebbero demandati compiti quali l’avvio del sistema operativo, la certificazione dei protocolli di sicurezza e l’attivazione dell’assistente vocale Siri senza la necessità di cliccare il relativo tasto posto in alto a destra su MAC OS Sierra.
In ogni caso non sarebbe la prima volta che Apple integra processori ARM su computer classici. A tal proposito ricordiamo il chip destinato al controllo della OLED Bar sugli ultimi Mac Book Pro che infatti vedono la presenza al loro interno di un processore T1 di tipo ARM, lo stesso utilizzato per il controllo del Touch ID su iPhone e iPad.
Insomma anche per Cupertino i processori ARM starebbero assumendo sempre maggiore importanza non solo in ambito mobile ma anche per un utilizzo su piattaforma desktop.
Con iMac Pro avremo probabilmente una piattaforma che vede lavorare assieme processori Intel su base X86 e processori ARM, ma gli sviluppi futuri potrebbero riservare parecchie sorprese. Un’analogia, se vogliamo, a quanto già visto lo scorso anno con Surface Studio al cui interno si è scoperta la presenza di un processore ARM posto dietro il display e di cui non abbiamo mancato di dare notizia in questo articolo.
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Ah, questa storia del coprocessore ARM all’interno del Surface Studio non la sapevo!
Grazie.
;D
Continuo a pensare che il “problema” di questo iMac NON sarà l’hardware ma il fatto che sarà troppo chiuso per una workstation pro. Poi vorrei vedere le VEGA come andranno e se veramente la dissipazione a carichi pieni sarà efficace.
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