La reputazione di Facebook nel campo della privacy è in calo e l’ultima svista di Oculus potrebbe ridurre ancor di più il favore degli utenti.
Privacy
La gaffe di Oculus riguarda il lancio di alcuni touch controller con una serie di “battute scherzose” che riguardano la privacy. Secondo Nate Mitchell, co-fondatore di Oculus, decine di migliaia di dispositivi sono state prodotte erroneamente, mentre erano progettate per essere unità di sviluppo non consumer.
Ecco alcuni Twit in merito all’accaduto:
Unfortunately, some “easter egg” labels meant for prototypes accidentally made it onto the internal hardware for tens of thousands of Touch controllers. [1/3]
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The messages on final production hardware say “This Space For Rent” & “👁The Masons Were Here.👁” A few dev kits shipped with “👁Big Brother is Watching👁” and “Hi iFixit! We See You!👁” but those were limited to non-consumer units. [2/3]—
While I appreciate easter eggs, these were inappropriate and should have been removed. The integrity and functionality of the hardware were not compromised, and we’ve fixed our process so this won’t happen again. [3/3]
Le battute, ritenute inappropriate, hanno fatto scalpore online e Mitchell ha preferito scusarsi per l’accaduto. Il processo di produzione, attuato da Oculus, è stato ripristinato e non dovrebbero apparire nuovamente prodotti simili.
La figuraccia di Oculus, che fa parte dei marchi detenuti da Facebook, non mette in buona luce il colosso dei social. Le recenti vicende di cui si è parlato molto online, in cui figurano la compromissione dei dati e l’utilizzo non conforme, minano la credibilità del marchio Facebook.
I post di Nate Mitchell e le risposte della community sono consultabili seguendo il link nel nostro blocco “Fonte” al termine dell’articolo.
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