Phytium D2000: nuovo SoC ARM Desktop

0
phytium d2000 tsmc cpu soc wafer nm

Il mercato interno cinese si prepara a vedere il lancio di Phytium D2000, il nuovo SoC ARM costruito per alimentare il segmento desktop.

Incipit

I rapporti tra Stati Uniti e Cina non sono dei migliori e con l’incertezza sui futuri accordi cresce anche la ricerca per una tecnologia indipendente. In passato Phytium Technology ha posto le basi per un rilancio del mercato interno basato su SoC proprietari e l’utilizzo di KylinOS. Phytium Technology ha così iniziato a lavorare su prodotti consumer quali FT-2000A/2 28nm (dual-core) e FT-2000/4 16nm (quad-core) prodotti da TSMC. Il sistema operativo, sviluppato dall’Università nazionale della tecnologia di difesa, è invece basato su Linux ed esiste in differenti varianti integrando il supporto per l’ecosistema Android.

Sebbene lato OS la ricerca possa essere agevolata dalla disponibilità di tecnologie libere, quali Linux, lato Hardware sono presenti molte più limitazioni. Il blocco dei rapporti con gli Stati Uniti interrompe anche gli accordi per l’utilizzo di brevetti proprietari per la costruzione di SoC e CPU classiche. A causa di questo taglio netto è tutt’ora impossibile sfruttare l’avanzata tecnologia di cui godono fonderie quali TSMC o HiSilicon, necessitando così una nuova spinta per la ricerca di tecnologie indipendenti.

Phytium D2000 – Dettagli e applicazioni

Il nuovo SoC Phytium D2000 è basato su un processo a 14nm strutturato sul nodo sviluppato da SMIC. A differenza dei predecessori troviamo una struttura octa-core basata su quattro cluster da due core ARMv8 l’uno. Il SoC beneficia di 8MB di Cache L2 e 4MB di Cache L3 riuscendo a fornire un’adeguata quantità di memoria ottimizzata dagli algoritmi di gestione. A livello di compatibilità con le attuali memorie RAM troviamo il supporto a schede DDR4 a 128bit con frequenza massima di 3200MHz e memorie LPDDR4.
Il comparto PCIe vanta il supporto a due slot PCIe 3.0 x16 e due PCIe x1 dando la possibilità di gestire schede grafiche discrete e aggiungere schede di espansione. La frequenza media del processore si attesta tra i 2.3GHz e i 2.6GHz mantenendo un TDP di 25W e garantendo varie opzioni per il raffreddamento.

Vista la velocità di Clock e il supporto alle linee PCIe 3.0 x16 è ipotizzabile un’applicazione nel segmento desktop similare a quella della CPU Intel Core i3 1005G1. Tra le possibilità di utilizzo è citabile anche l’applicazione per la realizzazione di Mini PC. Tali dispositivi vantano dimensioni contenute e il supporto a differenti feature adatte all’ambito lavorativo e all’intrattenimento. Quest’ultima applicazione trova maggiori possibilità viste le similitudini tra Phytium D2000 14nm (2.3GHz-2.6GHz) e l’unità Intel Celeron J4125 14nm (2.00 GHz-2.70GHz) che attualmente alimenta vari Mini PC.

L’uscita dei primi prodotti alimentati da Phytium D2000 è prevista per il primo quarto del corrente anno.

Considerazioni personali

L’inasprimento dei rapporti tra le due nazioni ha portato a un aumento di instabilità in tutto il settore tecnologico. Le differenti ditte stanno lavorando per ottenere delle nuove tecnologie indipendenti per alimentare il mercato interno in caso di ulteriori limitazioni.
Phytium D2000 non rappresenta un vero sostituto delle CPU classiche prodotte da AMD e Intel viste le limitate prestazioni. Anche confrontandolo con le alternative ARM proposte da Qualcomm troviamo una tecnologia ancora acerba, ma può essere un buon punto di partenza. Con tali specifiche è possibile svolgere un normale carico di lavoro da ufficio e anche varie operazioni in ambito educazionale. Considerando anche le possibili agevolazioni date dalla fluidità delle distros Linux utilizzate per KylinOS, questo SoC ha un buon potenziale.

L’adozione di un processo produttivo basato sui 14nm mostra però che il nodo FinFET N+1 a 7nm non è ancora una tecnologia utilizzabile su larga scala. A questo punto è ipotizzabile che il mercato del primo quarto del 2021 sarà un bacino di prova per il nuovo Phytium D2000, continuando le ricerche per il passaggio a 7nm e le implementazioni di tale tecnologia.

Il perfezionamento dei nuovi SoC, in combinazioni ai progressi di KylinOS e UnityOS, potrebbe rappresentare nel mercato cinese una ingente perdita per Google e Microsoft.

Per restare sempre aggiornato sulle ultime novità scarica la nostra APP ufficiale oppure iscriviti alle nostre notifiche istantanee oppure seguici su Facebook, Twitter, Telegram e Instagram!