Se qualcuno nutrisse ancora dubbi sulla strategia di Microsoft per la sua famiglia di prodotti Surface, ormai inaugurata quasi 5 anni fa in quel Luglio 2012 quando presentò per la prima volta i primi dispositivi, RT e Pro, il lancio avvenuto oggi a Shanghai della nuova versione aggiornata dovrebbe aver chiarito, se mai ce ne fosse ancora bisogno, le reali intenzioni che a Redmond hanno per il loro brand.
Siamo a 5 anni dopo e siamo alla quinta generazione, seppur non più numerata, del convertibile di Microsoft, tralasciando le versioni RT 1 e RT 2 non più prodotte e non considerando nemmeno quel Surface 3 che, per ora, non ha ancora visto un successore.
Nel frattempo Microsoft in questi anni ha costruito una famiglia prodotti di riferimento per l’intero mercato Windows, affiancando al best seller Surface Pro, il Surface Book, poi il Surface Studio, poi il recentissimo Surface Laptop.
Non bastasse ha cominciato a ideare una linea di accessori “Surface” brand, dalla Surface Pen che finalmente oggi raggiunge la piena maturità con 4096 livelli di pressione e supporto all’inclinazione, al Surface Dial, innovativo controller da usare direttamente sul display dei dispositivi Surface, passando per le famose Surface Type Cover, ora anche in alcantara e per la nuova famiglia di Surface ARC Mouse, Surface Keyboard etc.
Già questo potrebbe suggerire un chiaro segnale di come il brand “Surface” abbia assunto importanza per Microsoft, tale appunto da dedicargli una linea di accessori completa, ma in realtà è la reazione media della comunità che si è formata attorno a Surface ad aver suggerito a Microsoft di accelerare.
Non è facile al giorno d’oggi creare un brand riconosciuto, un riferimento per il mercato, al di là dei risultati commerciali che possono essere più o meno importanti, specialmente per un’azienda come Microsoft che, la storia insegna, ha conosciuto successi ma anche parecchi flop a livello hardware, dagli Zune di qualche anno fa alla linea Lumia in dismissione.
Con Surface, al contrario, a Redmond sembra siano riusciti a trovare la chiave di volta, quella linea di prodotti di alta qualità e di riferimento che li possa distinguere dalla concorrenza ma che, nello stesso tempo, possa elevare Microsoft a produttore di fascia alta, il reale scopo della linea Surface.
Naturalmente rimangono le intenzioni delle linee guida per i partners, che da quando c’è Surface si sono buttati a pesce nella gara di chi fabbrica più convertibili.
Se questo però è avvenuto con la serie Surface Pro, che con la nuova versione aggiornata torna ad essere ancora il miglior convertibile sul mercato, non si è invece assistito a qualcosa di analogo con Surface Book, sostanzialmente rimasto un unicum sul mercato e con Surface Studio, anch’esso nemmeno lontanamente imitato.
Diverso il discorso del nuovo Surface Laptop, un prodotto chiaramente rivolto ad ampliare la base di utenza Surface che non è interessata a soluzioni particolari o “convertibili” ma che cerca un prodotto bello, sottile, di design e che sia un piacere utilizzare. Prodotti di questo tipo con Windows a bordo ne esistono già parecchi sul mercato, dagli Acer Swift agli HP Envy, passando per i Lenovo Yoga o gli Asus UX Series, per non citare i sempreverdi Dell XPS.
Verrebbe quindi da domandarsi il perché di un Surface Laptop se non fosse che, in realtà, il recente ultrabook di Redmond non punta tanto a fare concorrenza ai partners Windows, seppur offrendo un prodotto ancora una volta migliore, quanto soprattutto ad attirare una parte di quell’utenza Apple sensibile al fascino del prodotto esclusivo, di design e che riconosce il valore dell’integrazione hardware/software che solo Apple finora ha garantito e che Microsoft ora ripropone con la sua linea di dispositivi in ambito Windows. Un obiettivo, questo, scarsamente raggiunto dai partners.
Non a caso, tornando alla presentazione del nuovo Surface Pro, verrebbe ancora da chiedersi il perché di un aggiornamento hardware a 18 mesi dalla presentazione del Surface Pro 4 se non per concorrere ancora meglio su un mercato più agguerrito che ha visto molti partners avvicinarsi in questi mesi a livello di nuovi modelli al prodotto di riferimento Microsoft.
A tal proposito non è secondaria l’introduzione della nuova generazione della Surface Pen, ora a 4096 livelli di pressione a livello di Wacom, per accontentare meglio quei creativi tentati da tempo da un device Surface ma ancora dubbiosi sulle prestazioni della penna rispetto all’istituzione Wacom. Il nuovo modello, peraltro, aggiunge anche il supporto all’inclinazione, se vogliamo un piccolo messaggio ad Apple che, con la sua Pencil, poteva finora vantare questo plus.
Consideriamo anche la prossima disponibilità di una versione di Surface Pro con connessione LTE, seppur a partire da questo autunno, un altro segnale in direzione di quell’utenza che finora si è rivolta ad iPad Pro, pur con tutti i limiti del device, proprio anche a causa della mancanza di una connessione cellular sul convertibile Windows.
Insomma oggi Microsoft, con il nuovo Surface Pro, segna di nuovo un salto, seppur non generazionale, rispetto a quanto offre la concorrenza, abbassando anche leggermente la soglia di ingresso al nuovo prodotto, ora posizionato a partire da 799 $, con il chiaro intento di voler allargare ancora una volta la platea dei suoi prodotti che però, sia ben chiaro, devono comunque mantenere un certo posizionamento sul mercato ed un alto livello di riconoscibilità.
La concorrenza, tutta, è avvertita.
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Surface pro, presentato oggi ed è già diventato il miglior convertibile esistente, ma aspettare test comparativi indipendenti prima di lanciarsi in queste dichiarazioni ?
Surface laptop migliore di tutti gli altri laptop con windows ? Strappare utenza a macbook pro ? Per favore…
Test app
Ottime considerazioni, Enrico. Le specifiche indicano che questo Surface Pro sia attualmente il miglior convertibile sul mercato.
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