WhatsApp e gli stati: approfondiamo [VIDEO]

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Ieri è iniziato il rollout del nuovo e discusso aggiornamento di WhatsApp che porta con sè gli “stati” su tutti i sistemi operativi mobile ovvero IOS, Android e Windows 10 Mobile.

Di cosa si tratta?

Come scritto in precedenza, il suddetto aggiornamento porta la novità degli stati che sono praticamente simili in tutto e per tutto alle Stories di Instagram arrivate qualche mese fa anche da noi. Con questa funzionalità, gli utenti possono pubblicare dei brevi video dalla durata di qualche secondo oppure delle foto visibili soltanto per 24 ore. Le foto si possono anche personalizzare e modificare, infatti, si possono aggiungere testi, emoticon e delle piccole didascalie. Le nostre storie, insieme a quelle dei nostri contatti, sono visibili all’interno della sezione “Stato” che è andata a sostituire la vecchia sezione preferiti il quale, a mio parere, era anche abbastanza inutile dato che si trattava di un doppione poichè per avviare una nuova conversazione bastava premere semplicemente sull’icona “nuova chat”. Inoltre WhatsApp tiene anche alla nostra privacy (si fa per dire) dato che ha offerto la possibilità di far visionare gli stati a tutti i contatti o a una parte di essi.

https://www.youtube.com/watch?v=uDslFAYSO_w&t=1s

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7 Commenti

  1. Io credo che su Instagram le storie hanno un senso. E anche un po’ su Facebook. Ma su Whatsapp…. Ok che era il loro progetto originario, però Zuckerberg vuole , secondo me, un po’ snapchattosizzare tutti i suoi social

  2. qualcuno mi spiega cos’è uno “stato” (metto in che stato sono, sorridente etc.) e le “storie” (racconto una storia etc.) ? non riesco a metterli insieme, come possono essere interscambiabili i due termini ?

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