Il 2018, per quanto riguarda la sicurezza informatica, è stato un anno molto impegnativo per Intel e Microsoft che insieme hanno dovuto fronteggiare Spectre, una vulnerabilità hardware che consente ad eventuali hacker di entrare in possesso delle informazioni private degli utenti.
Le patch rilasciate da Intel per il microcodice, sebbene abbiano risolto il problema, hanno causato un peggioramento generale delle prestazioni che in alcuni specifici casi, come il video editing avanzato, può corrispondere ad un impatto fino al 30% con il conseguente malcontento di chi ha acquistato i processori di Santa Clara. Tuttavia Microsoft, a partire dal prossimo grande aggiornamento di Windows 10 conosciuto attualmente con il nome in codice di 19H1 e il cui rilascio pubblico sarebbe previsto per la primavera del prossimo anno, implementerà il Retpoline di default e una serie di importanti miglioramenti al kernel del sistema operativo. A confermalo è, in risposta ad un tweet, un dipendente Microsoft che lavora nel team di Windows e Azure:
Yes, we have enabled retpoline by default in our 19H1 flights along with what we call "import optimization" to further reduce perf impact due to indirect calls in kernel-mode. Combined, these reduce the perf impact of Spectre v2 mitigations to noise-level for most scenarios. https://t.co/CPlYeryV9K
— Mehmet Iyigun (@mamyun) October 18, 2018
Tali miglioramenti dovrebbero consentire alle patch di Spectre di avere un impatto notevolmente minore sulle performance anche se non è ancora chiaro se questi verranno rilasciati anche per le versioni precedenti a 19H1 non tanto per i singoli utenti ma per le aziende che solitamente non amano aggiornare subito i loro device.
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