Sia Netmarketshare che Statcounter, entrambi i servizi di statistica più affidabili in questo settore, concordano sul fatto che oramai Windows 10 abbia superato, anche se non di molto, il numero di utenti rimasti a Windows 7.
E, tra esattamente un anno, assisteremo probabilmente ad un ulteriore boom di utenti che passeranno all’ultimo sistema operativo desktop di casa Microsoft il quale avrà una percentuale di market share totale ancora più elevata rispetto ad oggi. Infatti, a partire dal 15 gennaio 2020, Windows 7 cesserà di avere il supporto da parte dell’azienda di Redmond comportando la fine del rilascio delle patch di sicurezza (importantissime per garantire la prevenzione contro i malware) e degli aggiornamenti cumulativi che hanno il compito di correggere eventuali bug riscontrati nell’OS. Di conseguenza molti saranno costretti per ovvie ragioni ad effettuare l’upgrade, anche se le aziende potranno comunque optare per un’estensione del supporto pagando però un costo aggiuntivo.
In questo modo il Colosso spera di ottenere un aumento dei profitti non tanto dagli utenti consumer ma da quelli business dato che la sua intenzione è e sarà quella di spingere su Microsoft 365, l’abbonamento unico che garantisce alle imprese Windows 10, Office e la suite completa di Enterprise Mobility + Security.
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Un bel sistema operativo insieme a Vista. Sono stati i primi a risolvere i problemi di accumulo di file inutili nel registro che causavano rallentamenti del pc.
Sono contento che stia andando in pensione, Windows 10 ormai tra un anno sarà maturo ed è giusto che si concentrino su questa versione piuttosto che su altre.
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