Le voci riguardanti un sistema operativo sviluppato da Microsoft e chiamato provvisoriamente “Windows Lite” hanno iniziato a circolare durante la seconda metà del 2018 in seguito a diversi rumor e a riferimenti nascosti trovati nelle build Insider di 19H1.
Zac Bowden, il noto giornalista e leaker di Windows Central, ha pubblicato pochissimi giorni fa un nuovo e interessante articolo dove spiega cosa potrebbe essere effettivamente Windows Lite e a cosa servirà secondo le sue fonti che, solitamente, si sono rivelate autorevoli. Potremmo dire che Windows Lite sarà il vero rivale di ChromeOS che, a differenza della modalità S di Windows 10 che si limita a bloccare l’installazione di software esterni allo store, avrà un’interfaccia totalmente diversa dal classico OS desktop che conosciamo (ad esempio la barra delle applicazioni potrebbe scomparire) e sarà basato esclusivamente su Core OS, quindi, sulle moderne componenti UWP.
Si allontana, in pratica, dal concetto di Windows che molti utenti hanno in mente in quanto si tratta di un sistema operativo riscritto totalmente da zero senza elementi legacy, senza il supporto nativo ai WIN32 e con un consumo delle risorse nettamente minore, di conseguenza quasi certamente il nome ufficiale non conterrà la parola “Windows” proprio per presentarlo al mercato come un qualcosa di nuovo che si diversifica dal passato. Inoltre, è prevista anche una forte integrazione con il cloud e soprattutto con il Web attraverso anche il supporto diretto ad Office Online.
A chi sarà destinato?
E’ molto probabile che Microsoft stia pensando di pubblicizzare Windows Lite per il settore educativo/scolastico dove i ChromeBook stanno cominciando ad avere la meglio soprattutto negli Stati Uniti ma potrà essere tranquillamente utilizzato anche da tutti coloro che desiderano avere un dispositivo economico e adatto per guardare film su Netflix, navigare in Internet, ascoltare musica in streaming o qualsiasi altra cosa che non richieda l’utilizzo delle componenti legacy e di elevate specifiche hardware.
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E intanto Acer mette sul mercato (USA) i primi PC Desktop ChromeOS (All in One), che a differenza dei fantomatici Windows che li dovrebbero combattere sono già disponibili all’acquisto.
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Un progetto talmente sperimentale da farlo sono nelle scuole e che Acer non si sogna di vendere nei canali commerciali. App linux? Modalità sviluppatore (non stabile e poco sicuro figuriamoci in una scuola) e macchina virtuale da installare? Questi non sono progressi e il fatto che Acer li venda può essere definito solo un esercizio di stile. Windows non ha di questi problemi.
Non considero degli di risposta quelli che scrivono riguardo a cose che non hanno mai utilizzato.
Quando io do giudizi, tanto più se negativi, lo faccio solo ed esclusivamente su prodotti che conosco in prima persona e sui quali ho passato lungo tempo.
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