Roaming: la situazione in Europa è stata definitivamente risolta? [AGG.1 Anche TIM si mobilita]

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[AGGIORNAMENTO 1]

Nell’ultima parte di articolo ho sottolineato come Tre e Wind si siano adattate alla nuova legge sul roaming europea. Ebbene, anche TIM, sembrerebbe si sia mobilitata. Difatti, controllando sulla mia Area Clienti le soglie, sull’estensione per la tariffa Tim Young Under 30 che, dopo la rimozione di TimMusic, permette di avere 2GB aggiuntivi e streaming illimitato sulle piattaforme di riproduzione musicale online più conosciute gratuitamente, adesso appare questa descrizione:

Hai a disposizione XXXX.XX MB VS APN IBOX, WAP, BLACKBERRY, Roaming Da ZONA_1_EU

Questo non può essere che un bene per i clienti TIM (come me). Aspettiamo l’ufficializzazione, e anche eventuali notizie da Vodafone.

[ARTICOLO ORIGINALE]

C’erano una volta… i turisti, i viaggiatori, intrepidi avventurieri e anche lavoratori, che dovevano attivare svariate sim di svariati operatori esteri, oppure utilizzare le soglie giornaliere a pagamento proposte dal proprio piano tariffario italiano. C’era una volta, l’utente che navigava esclusivamente con i WiFi liberi, oppure pagando piccole soglie per giorno, e quello che telefonava a pagamento. Ma da oggi, grazie a un decreto varato dall’Unione Europea, queste storie diverranno un vago ricordo da raccontare ai posteri. Scopriamo insieme perché…

Innanzitutto, cos’è il roaming?

Nonostante sia sicuro che ogni lettore del blog conosca il significato di questa parola, per correttezza e completezza vi schiarisco le idee.

Il roaming, che deriva da verbo “andare in giro”, è il servizio proposto dalle compagnie telefoniche quando si va all’estero, collegandosi a reti di altre aziende di telecomunicazioni. Questa opzione comprende soglie a consumo e a pagamento.

Roaming? Dal 15 giugno un vago ricordo!

Già. Infatti tutti gli Stati europei hanno stipulato un accordo, dopo anni di trattative e negoziati (dal 2015). Dal 15 Giugno, si potrà navigare e telefonare in ogni paese europeo (sia dell’Unione che dell’Area Economica Europea) senza pagare un centesimo, dicendo addio alle svariate offerte e ai molti piani proposti dalle aziende telefoniche per viaggiare connessi nel Vecchio Continente. In pratica, nei ventotto Paesi dell’UE e dell’EEA (purtroppo non la Svizzera, che non è membro ne dell’Unione Europea e nemmeno della comunità monetaria), verrà utilizzato lo stesso piano tariffario attivato in Italia. Ad esempio: entro i confini nazionali possiedo 1000min, 1000 SMS e 5GB. Anche nel resto d’Europa da Giugno potrò utilizzarli.

Questo è un traguardo importante, poiché da oggi chiunque viaggerà fuori dai confini italiani nella maggioranza dei casi non dovrà più aver paura di ottenere addebiti di roaming nascosti oppure di pagare piani a parte.

E gli operatori italiani… come si stanno adoperando?

Al momento l’unica azienda che si è veramente mobilitata in tal senso in anticipo rispetto agli altri è Tre, che ha già inserito sulla sua pagina riguardante il roaming questo paragrafo

    • Dal mese di maggio 3 anticipa l’applicazione della Regolamentazione Europea 2015/2120 che prevede la possibilità di utilizzare la propria offerta domestica all’interno dei paesi dell’Unione. I clienti 3 che viaggeranno in un paese EEA non pagheranno più le tariffe di roaming, ma utilizzeranno quelle previste in Italia nei limiti previsti dalle politiche di corretto utilizzo ai sensi della Regolamentazione Europea 2016/2286.

Anche Wind anticipa la legge, con il piano aggiuntivo alle tariffe (che verrà inserito di default senza alcun costo a tutti gli utenti. Il costo delle tariffe non varierà) Easy Europe, che permette di utilizzare il piano come in Italia. Purtroppo questa opzione non sarà attivabile con tariffe solo internet o obsolete.

Aspettiamo ovviamente che anche le altre compagnie ci rivelino qualcosa!

Che ne pensate? Questa normativa può essere utile? Ditecelo nei commenti!

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2 Commenti

  1. La normativa ovviamente è ottima ed opportuna per un gruppo di Paesi che finge di voler essere unito.
    Ancor più opportuno sarebbe dare la possibilità di creare operatori europei, ma questo è lontano da venire.

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