Intelligenza artificiale che sostituisce gli uomini “rubando” il lavoro. Non è un film di fantascienza, ma una preoccupazione generalizzata. Tuttavia, il CEO di Microsoft, Satya Nadella, assicura che i robot non sostituiranno gli uomini.
E la preoccupazione non era così peregrina. Tant’è che i timori erano entrati prepotentemente anche nella scorsa campagna elettorale italiana… ricordate? E il dubbio è stato da noi più volte sollecitato, come, ad esempio, in questo articolo e in quest’altro.
Sta di fatto che Satya Nadella ha pensato bene di rincuorare gli animi, così precisando: “What I think needs to be done in 2018 is more dialogue around the ethics, the principles that we can use for the engineers and companies that are building AI, so that the choices we make don’t cause us to create systems with bias… that’s the tangible thing we should be working on … Of course, we can’t expect perfection … the goal is to do as well as we can … Our business model is based on our customers being successful, and if they are successful they will pay us. So we are not one of these transaction-driven or ad-driven or marketplace-driven economies”.
Del resto, l’intervento del CEO di Microsoft non è stato casuale. Difatti, è noto che il Colosso di Redmond stia incentrando sempre più la propria visione di intelligenza artificiale sullo sviluppo aziendale; dal che i naturali timori relativi ai futuri livelli occupazionali.
In effetti, nel corso degli ultimi anni, l’intelligenza artificiale sembra avere assunto quasi il sopravvento sugli esseri umani; almeno secondo una prima scuola di pensiero, che giudica pericoloso un simile approccio. Cosicché, non poteva che apparire davvero necessario e rassicurante l’intervento del CEO di Microsoft, secondo cui, anche in uno scenario di “Intelligenza artificiale fuori controllo”, i robot non renderanno le persone completamente disoccupate. E, se la gente pretenderà sempre e giustamente un lavoro, visto che questo dà dignità, appare altrettanto ovvia la necessità di sottoporre il problema a valutazioni di carattere etico… “cosicché le scelte che facciamo non ci inducano a creare sistemi pregiudizievoli… questo è l’argomento tangibile su cui dovremmo lavorare”.
Nadella ha, quindi, concluso ribadendo che, sebbene non ci si possa aspettare la perfezione, in considerazione di qualche pregiudizio non rilevato che pur potrà verificarsi, in ogni caso l’obiettivo principale non può che essere teso allo sviluppo della migliore soluzione possibile. Dopotutto, nulla esclude che possa anche essere positivo il “duopolio” uomo-robot, l’uno al servizio dell’altro.
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Difatti Foxcoon grazie ai robot ha tagliato solo il 75% del personale … Piccolezze …
La realtà della battaglia etica, più che una battaglia si tratta di una guerra, trascende i pur importanti risvolti occupazionali.
La partita, in corso ormai da cinque anni, non è tanto sulla sostituzione degli esseri umani come forza lavoro quanto sul superamento dell’essere umano come specie.
E’ su questo punto che si confronta il pensiero, in massima parte occidentale, più conservatore e protezionista con quello che al contrario intende non porre limiti alla ricerca, che è in procinto di abbandonare la definizione di “Intelligenza Artificiale” per trasformarsi in una più propria dizione “Coscienza Artificiale”, che invece è capeggiata dalla parte orientale del pianeta.
La cosa bella è che tutti noi fra qualche decennio potremo dire: cari ragazzi, al momento della Grande Svolta io c’ero.
P.S.: bell’articolo.
La realtà della battaglia etica, più che una battaglia si tratta di una guerra, trascende i pur importanti risvolti occupazionali.
La partita, in corso ormai da cinque anni, non è tanto sulla sostituzione degli esseri umani come forza lavoro quanto sul superamento dell’essere umano come specie.
E’ su questo punto che si confronta il pensiero, in massima parte occidentale, più conservatore e protezionista con quello che al contrario intende non porre limiti alla ricerca, che è in procinto di abbandonare la definizione di “Intelligenza Artificiale” per trasformarsi in una più propria dizione “Coscienza Artificiale”, che invece è capeggiata dalla parte orientale del pianeta.
La cosa bella è che tutti noi fra qualche decennio potremo dire: cari ragazzi, al momento della Grande Svolta io c’ero.
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