Con una mossa decisamente inaspettata Microsoft ha deciso di abbandonare (anche se per il momento in piccola parte) l’esclusività del suo store in ambito gaming, un settore molto importante per Windows 10.
La notizia, diffusasi ieri, è stata confermata ufficialmente soltanto adesso: Microsoft ha stretto una partnership con THQ Nordic, un game publisher australiano, al fine di distribuire cinque giochi sviluppati dal team di Microsoft Studios su Steam e sui CD per PC al dettaglio. Ecco la lista completa:
- ReCore: Definitive Edition
- Super Lucky’s Tale
- Disneyland Adventures
- Rush: un’avventura Disney-Pixar
- Zoo Tycoon: Ultimate Animal Collection
La pubblicazione di alcune esclusive targate Redmond soltanto nel Microsoft Store ha spinto moltissimi videogiocatori PC a lasciare per una volta il diffusissimo quanto famoso Steam per recarsi su un altro negozio online e, di conseguenza, l’espansione dei giochi anche alla concorrenza potrebbe interrompere questo meccanismo. Attualmente, l’accordo con THQ Nordic è bloccato a 5 titoli ma se si dovesse estendere lo Store di Windows 10 rischierebbe di perdere parecchi utenti.
Per restare sempre aggiornato sulle ultime novità scarica la nostra APP ufficiale oppure iscriviti alle nostre notifiche istantanee oppure seguici su Facebook, Twitter, Telegram e Instagram!
 l'esclusività del suo store.){kind=link}
Se ci saranno dei contenuti esclusivi solo sul Microsoft Store e per i futuri titoli multiplayer ci sarà il cross-play tra steam/mstore/xbox tanto meglio. Se sul tuo store ci sono situazioni tipo COD:IW, devi scendere a patti con la concorrenza
Gioconi…recore a parte che retail trovi a 5€ da una vita gli altri ignoravo fossero persino esclusive…
Gioconi…recore a parte che retail trovi a 5€ da una vita gli altri ignoravo fossero persino esclusive…
Se ci saranno dei contenuti esclusivi solo sul Microsoft Store e per i futuri titoli multiplayer ci sarà il cross-play tra steam/mstore/xbox tanto meglio. Se sul tuo store ci sono situazioni tipo COD:IW, devi scendere a patti con la concorrenza
Comments are closed.