Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti aveva già annunciato in precedenza l’intento di aggiornare la totalità dei propri PC a Windows 10 e, dopo varie scadenze non rispettate, l’obiettivo è stato finalmente raggiunto.
L’impresa è stata guidata dalla necessità di rafforzare le forze armate statunitensi contro gli attacchi informatici e anche di consentire future missioni. Le funzionalità di sicurezza introdotte da Microsoft con Windows 10 consentirebbero ai militari di avere a disposizione software più sicuri ma anche più veloci. La decisione dell’upgrade ha costretto alcuni reparti a sacrificare alcuni PC vecchi che non possedevano i requisiti minimi per l’aggiornamento mettendoli in quarantena e negando loro l’accesso alla rete poichè potrebbero rappresentare una vulnerabilità per tutto il sistema. Ecco cosa ha dichiarato Essye Miller, il Senior Executive Service della difesa:
“Windows 10 ci posticipa ovviamente su un ambiente operativo di sicurezza ed è ciò che vogliamo. Passeremo questa mattina con il vice segretario congratulandomi con i dipendenti per il loro duro lavoro”, ha aggiunto. “È stato un viaggio lungo, lungo, lungo.”
Il passaggio da Windows 7 e Windows 8 a Windows 10 da parte di un ente governativo così importante, la dice lunga sulla sicurezza dell’ultimo sistema operativo di casa Redmond considerata molto efficiente anche da numerosi studi e ricerche.
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