Lo Yoga Book lanciato all’inizio del 2017 da Lenovo e diventato famoso per aver rivoluzionato la tastiera dei PC, potrebbe avere una generazione successiva.
Lo Yoga Book, per chi non lo conoscesse, è un classico convertibile con cerniera ruotabile a 360 gradi, display Full HD IPS, batteria da 8500 mAh e un software costituito o da Android oppure da Windows 10 Pro (inutile dire che quest’ultima variante possiede un costo superiore). Ma la sua particolarità è la tastiera che non è caratterizzata dai classici tasti meccanici bensì da una superficie touchscreen; insomma è una cosiddetta tastiera tattile decisamente utile non tanto per la scrittura ma per il disegno a mano libera con la penna apposita. Questa sua caratteristica da un lato ha reso famoso il dispositivo ed ha attratto l’attenzione dei designer, dall’altro ha suscitato molti dubbi ragion per cui le vendite non sono state proprio elevatissime.
Ma Lenovo, stando a quanto emerso nei giorni scorsi, non vuole abbandonare il suo dispositivo bensì è intenzionata a produrre una seconda generazione. Andando, infatti, sul sito web di Bluetooth SIG, è possibile notare la registrazione ufficiale di due nuovi prodotti: Lenovo Pen Pro e YogaBook2 Pro. Dalla prossima versione ci si aspetta un design simile, un peso minore e migliori performance con l’implementazione di nuovi processori e più memoria RAM, tuttavia, non sappiamo se Lenovo manterrà o meno la tastiera tattile.
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Anche Lenovo yoga book 520 é uguale a questo?
Con android fa ridere i polli.
Con android fa ridere i polli.
L’ho provato. Un po’ acerbo come dispositivo. Con Android nemmeno a parlarne. Con Windows Pro, che già di suo è abbastanza ingombrante, i 64 giga sono pochini. Mi sono orientato verso altro, senza pentirmene.
Sicuramente il nuovo sarà più avanzato e performante.
Possiedo il surface pro 4.
i5 8GB 256SSD
Pura arte.
Lenovo, in questo caso, è riuscito a far peggio delle nuove tastiere a farfalla della Apple. E non era facile.
Lenovo, in questo caso, è riuscito a far peggio delle nuove tastiere a farfalla della Apple. E non era facile.
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