Da qualche giorno il terrore per la falla Spectre (in tutte le sue 3 varianti) è stato superato da quello per la perdita di prestazioni causata dalla relativa patch. Microsoft ha oggi rilasciato un rapporto più dettagliato a riguardo.
Secondo la casa di Redmond, i casi sono 4:
- I Computer con Windows 10 e processori recenti (da Skylake in su) verranno rallentati leggermente e, sempre secondo loro, la maggior parte degli utenti non noteranno differenze.
- Per i Computer con Windows 10 e processori meno recenti (da Haswell in giù), si aspettano un rallentamento maggiore e alcuni utenti potrebbero accorgersene.
- I Computer con Windows 7 o 8.1 e processori meno recenti (da Haswell in giù), si aspettano che molti utenti si accorgeranno del calo di prestazioni.
- Per i computer con Windows Server, qualsiasi sia il processore, ci sarà un maggiore impatto sulle prestazioni, soprattutto in processi con molti accessi I/O. Per questo Microsoft addirittura consiglia di valutare se aggiornare o meno, scegliendo se la sicurezza è più importante delle performance.
Microsoft inoltre puntualizza il fatto che su Windows 10 il calo di prestazioni sarà minore grazie alla diversità della gestione dei processi, ora sempre meno legati al Kernel.
Come ultima nota, l’azienda spiega come sia la variante 2 di Spectre e la relativa patch con aggiornamento del microcode a causare il maggior impatto sulle prestazioni, a differenza della variante 1 e 3 (Meltdown).
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