Millennials sotto il segno della Microsoft di Satya Nadella. Quali contromosse può preparare la concorrenza?

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Millennials sotto il segno della Microsoft di Satya Nadella: potrebbe essere questo il titolo di un nuovo colossal sulla tecnologia. E ci crediate o meno, ma il nuovo corso di Microsoft, come configurato dal CEO Satya Nadella, si palesa sempre più amato dalle nuove generazioni, in particolare dai cosiddetti millennials, ossia le persone con una fascia d’età compresa tra i 18 ed i 34 anni.

A questo punto, il Colosso di Redmond non può che continuare a pigiare il piede sull’acceleratore e così entrare anche in nuovi mercati, ancorché già più o meno inesplorati; tra i quali, naturalmente, il reparto mobile consumer. Quest’ultimo, infatti, che ha finora rappresentato il tallone d’Achille, per la casa di Redmond si prospetta essere sempre più foriero di opportunità future.

Qualche anno fa, il CEO di Microsoft, Satya Nadella, dichiarò di puntare acciocché le persone non trovino in Windows soltanto uno strumento, un semplice bisogno, bensì un vero e proprio amore. E un recente sondaggio YouGov, sebbene non abbia dato risposte precise sul punto, ha comunque palesato che l’utenza ama sempre più il sistema operativo di Redmond; essendo questo considerato con costante interesse, rispetto al passato, con particolare riguardo alle persone con età compresa tra i 18 ed i 34 anni… i cosiddetti millennials.

Analiticamente, il sondaggio YouInd BrandIndex del corrente mese ha rilevato che il punteggio di “Impression” di Microsoft (impressione del consumatore, positiva o negativa, rispetto ad un particolare marchio) ha raggiunto il dato più elevato negli ultimi due anni, in salita da 36 a 40. E nella fascia d’età compresa tra i 18 ed i 34 anni, appunto tra i millennials, Microsoft ha fatto ancora meglio, ottenendo un punteggio di 44, rispetto al punteggio di 39 ottenuto nella successiva fascia d’età, ossia quella includente le persone con una età superiore ai 35 anni.

Quindi, l’interesse per l’azienda americana è cresciuto in ogni fascia d’età, ma lo è particolarmente nel comparto millennials.

Il dato è ancora più significativo se si considera che Microsoft si evidenzia in costante sviluppo nei settori professionali dei servizi, naturalmente non finalizzati all’interesse dei millennials. Dal che si evince che, sebbene Microsoft si prospetti sempre più sovrana in questo particolare settore, la stessa può tranquillamente puntare ad accrescere la propria immagine anche nel settore consumer. E, evidentemente, i requisiti ci sono tutti!

Basti pensare che, solo da ultimo, Microsoft ha continuato ad investire, oltre che nei predetti settori professionali (attraverso la proposta di nuovi ed innovativi servizi), anche nel reparto consumer, attraverso nuove proposte nel reparto gaming, nonché avvincenti iniziative nel reparto tablet a basso costo; così puntando alla diretta concorrenza di Apple. E, non da ultimo, è recente anche il sorpasso della quantità di installazioni di Windows 10, rispetto al finora incontrastato Windows 7, altresì nel reparto del gaming ad alto livello.

L’utenza si è rivelata, altresì, sempre più incline alle future tecnologie, tra le quali lo storage cloud e l’intelligenza artificiale, non mostrandosi nemmeno preoccupata per determinati aspetti legati alla privacy. L’intelligenza artificiale, in particolare, è ritenuta un aiuto fondamentale per il quotidiano del futuro; quindi, evidentemente, uno strumento indispensabile per la domotica.

A questo punto, io credo davvero che Microsoft possa riuscire a “disturbare” Apple e Google nel settore consumer. Voi cosa ne pensate?

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19 Commenti

  1. Per le giovani generazioni Windows e Xbox sono sicuramente due prodotti molto forti. Manca tutto ciò che è mobile (smartphone, smartwatch, fitness tracker) e dipenderà probabilmente da quello. Auspico non solo un Surface Andromeda, ma una famiglia di Andromediani, anche di altre marche, trainati naturalmente dal prodotto flagship e, intorno al 2020/21, un hololens versione consumer. E, ovunque, Cortana, Cortana, Cortana!

    • Alle nuove generazioni non penso interessi smartwatch o fitness tracker.
      A meno che non sono già da giovani proiettati verso lo sport professionistico.

      • La pensavo come te , ne ho comprati due diversi in casa da 25€ non potrei più farne a meno . Molto utili , più di quel che pensavo. Durano 11 giorni uno e altro dopo 15gg. ho ancora 42% batteria con heart e pressione sempre acceso 24h/24 e fa se non usato 150gg in standby .

  2. Un surface categoria mobile(anche se sara un telefonotablet per me) manca assolutamente.
    Non se ne può piu del duo polio Apple, abortdroid,sta portando la gente alla stupidità totale.
    Si comportano come bimbetti”la mia app é piu grossa della tua”
    Servono programmi adattabili e pwa e siti fatti come si deve, al massimo una quantità piccola di app per fare cose stupide coem deve essere.
    Se non hanno un app nello store scatta ill suicidio di massa.

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