POCO X3 Pro e F3: offerta di lancio e specifiche [Prime Day!]

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POCO X3 PRO F3

Aggiornamento Prime Day:
Poco X3 Pro ed F3 sono ora disponibili in forte sconto grazie ai saldi di Amazon dedicati al Prime Day!

  • X3 Pro

Phantom Black 6/128GB – Amazon Frost Blue 6/128GB – Amazon Metal Bronze 6/128GB – Amazon
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  • F3

Night Black 6/128GB – Amazon Arctic White 6/128GB – Amazon Deep Ocean Blu 6/128GB – Amazon
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Articolo originale:
Durante gli scorsi giorni sono stati presentati i nuovi Smartphone POCO X3 Pro e POCO F3, andiamo a scoprirli insieme.

POCO X3 Pro e F3 – Scheda tecnica e informazioni

In precedenza abbiamo parlato dei modelli POCO F2 Pro e X3 NFC che hanno caratterizzato il mercato fascia alta e fascia media del 2020. Dopo il distacco ufficiale con Xiaomi e il passaggio a marchio indipendente abbiamo visto anche l’interesse di creare nuovi prodotti, come il modello M3, in linea con le richieste del mercato.

La primavera 2021 vede l’annuncio di due nuovi terminali, entrambi collocabili in una fascia alta “rimodulata”, con interessanti specifiche e un prezzo davvero competitivo.

POCO X3 Pro

Il POCO X3 Pro è un telefono di fascia alta (scalino base) dotato di un DotDisplay LCD FHD+ (2400x1080pixel) da 6.67″ con una frequenza di aggiornamento di 120Hz. Ad alimentare questo schermo sarà la nuova GPU 640 di Adreno, la medesima utilizzata su Snapdragon 855 e 855+, montata sul nuovo Snapdragon 860. Il display vanta un vetro Gorilla Glass 6 mentre il retro è in policarbonato, complessivamente il telefono vanta una certificazione IP53 contro polvere e liquidi. Il POCO X3 Pro sarà presente in versione 6/128GB e 8/256GB con RAM di tipologia LPDDR4X e memorie UFS 3.1 ad alta velocità. Il comparto fotografico è composto da una fotocamera principale da 48MP, una fotocamera ultra grandangolare da 8MP, una fotocamera macro da 2MP e un sensore di profondità da 2MP. Per quanto concerne il comparto fotografico frontale è presente una singola fotocamera da 20MP immersa nel display tramite foro centrale. Ad alimentare questo terminale troviamo una batteria da 5160mAh ricaricabile tramite porta Type-C. Il telefono sfrutta la MIUI 12 di Xiaomi, basata su Android 11, con il relativo POCO launcher.

Snapdragon 860 nasce dalle ceneri di Snapdragon 855+ portando una versione leggermente rinnovata di un processore che ha caratterizzato positivamente il segmento fascia alta. L’utilizzo di tale SoC lo pone più in alto rispetto a molti processori medio-gamma del 2020/21 riuscendo a dare alte prestazioni mantenendo un costo contenuto. Tra i dettagli degni di nota c’è da citare la presenza di un sistema di raffreddamento a liquido e il supporto al Fast Charge da 33W. Come sistemi di accesso sicuro è presente il sensore d’impronte montato lateralmente visto l’uso di un pannello IPS.

POCO F3

Il POCO F3 è un telefono di fascia alta (scalino medio) dotato di un AMOLED FHD+ (2400x1080pixel) da 6.67″ con una frequenza di aggiornamento di 120Hz. Ad alimentare questo schermo sarà la nuova GPU 650 di Adreno, in combinazione al nuovo Snapdragon 870. Il display vanta un vetro Gorilla Glass 5 che si unisce al retro, anch’esso in vetro, tramite una cornice in alluminio. Il POCO F3 sarà presente in versione 6/128GB e 8/256GB con RAM di tipologia LPDDR5 e memorie UFS 3.1 ad alta velocità. Il comparto fotografico è composto da una fotocamera principale da 48MP, una fotocamera ultra grandangolare da 8MP e una fotocamera macro da 5MP. Per quanto concerne il comparto fotografico frontale è presente una singola fotocamera da 20MP immersa nel display tramite foro centrale. Ad alimentare questo terminale troviamo una batteria da 4520mAh ricaricabile tramite porta Type-C. Il telefono sfrutta la MIUI 12 di Xiaomi, basata su Android 11, con il relativo POCO launcher.

Abbiamo visto Snapdragon 870 in un articolo dedicato e grazie a questo SoC è possibile beneficiare di alte prestazioni, connessione 5G senza però dover puntare su uno Snapdragon 888. Come per il Poco X3 Pro tra i dettagli degni di nota c’è da citare la presenza di un sistema di raffreddamento a liquido e il supporto al Fast Charge da 33W. Come sistemi di accesso sicuro è presente il sensore d’impronte, secondo le specifiche risulta montato sul pulsante laterale anche utilizzando un pannello AMOLED.

Prezzo ed evento Flash

Il POCO X3 Pro farà la sua comparsa sul mercato con un prezzo di lancio di 199.90€ nella versione 6/128GB e 249.90€ nella versione 8/256GB. Il lancio ufficiale è collocato alle 13:00 del 26 marzo sulla piattaforma Amazon e probabilmente sarà possibile accedere al prezzo in offerta anche sul sito ufficiale. L’offerta terminerà il 29 marzo e le due versioni passeranno rispettivamente a 249€ e 299€

Il POCO F3 farà la sua comparsa sul mercato con un prezzo di lancio di 299.90€ nella versione 6/128GB. Il lancio ufficiale è collocato per il 30 marzo sulla piattaforma Amazon e probabilmente sarà possibile accedere al prezzo in offerta anche sul sito ufficiale. In questo caso la ditta ha scelto di suddividere le differenti offerte e la versione 6/128GB tornerà il 5 aprile al prezzo standard di 349€.

La versione 8/256 invece sarà disponibile al prezzo di 349.90€ con termine dell’offerta collocato al 2 aprile. Successivamente il terminale sarà disponibile al prezzo standard di 399€.

Considerazioni personali

I due terminali dell’indipendente marchio POCO mostrano interessanti specifiche a livello tecnico bilanciando pregi e difetti.

X3 Pro

Il modello X3 Pro ricalca le linee del suo predecessore puntando però su un’estetica con maggior carattere e personalizzazioni. A livello tecnico sono presenti delle novità portate dall’utilizzo di un SoC più prestante e dall’unità grafica ad alto potenziale. Questo punto incontra maggiormente il settore dei videogiocatori aumentando le possibilità di utilizzo del dispositivo. I restanti comparti sono più o meno identici, trovando però un lieve calo nel comparto fotografico (sprovvisto di OIS). A differenza della versione X3 NFC troviamo un sensore principale da 48MP invece di 64MP e un comparto di unità secondarie senza particolare caratterizzazione. POCO X3 Pro si classifica quindi come un’unità a maggior potenziale in campo di prestazioni andando anche a consolidare i lati positivi del predecessore. La mancanza del 5G è un fattore soggettivo, può pesare come può non pesare, soprattutto in relazione all’attuale diffusione sul territorio italiano. Il dispositivo non porta particolari novità o rivoluzioni rispetto al predecessore, ma questo accade spesso con le varianti “Pro” di un determinato prodotto.

F3

Il modello F3 abbandona la fotocamera pop-up utilizzata dal modello F2 Pro e mostra un’estetica molto simile a quella del nuovo Redmi K40. Il design, anche se non troppo ispirato, mostra delle linee pulite in un fattore di forma oramai utilizzato dalla maggior parte di produttori. A livello hardware la presenza dello Snapdragon 870 svolge un ruolo fondamentale per alzare il livello delle prestazioni e fornire un supporto 5G senza però dover spendere cifre esorbitanti. Il supporto 5G accontenta gli utenti delle grandi città o chi progetta di passare a un’offerta 5G nel breve termine. Al prezzo in offerta troviamo un processore di fascia alta molto competitivo, uno schermo AMOLED e un discreto comparto fotografico. Come per il POCO X3 Pro il comparto fotografico non è il punto forte della situazione, ma permette di scattare foto di qualità apprezzabile. Scende l’autonomia in relazione alla batteria da 4520mAh e un SoC un po’ più dispendioso, dando comunque una buona copertura in differenti scenari.

Il bilancio tra pregi e difetti porta verso due dispositivi bilanciati che, nel loro piccolo, possono accontentare un po’ tutti gli utenti. Nell’attuale mercato possono fare facilmente breccia, aiutati da un buon rapporto qualità/prezzo, creando un punto di partenza per l’indipendenza del marchio POCO.

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5 Commenti

    • Dei due è quello che mi ispira maggiormente sotto i punti: prestazioni, feature garantite, qualità del pannello. Parlando di quest’ultimo punto trovo “strana” la scelta di spostare il sensore d’impronta e porlo sul fianco. Con molta probabilità la scelta è dettata dalla tipologia di matrice scelta per lo specifico AMOLED che potrebbe risentire di un assottigliamento dato dalla presenza del sensore under display e ridurre la qualità d’immagine (come accadde con il Mi A3). Ovviamente è una mia considerazione visto che non ho trovato risposte ufficiali in merito.

      Penso che sia un dispositivo interessante per la nuova generazione dotata di Snapdragon 870 e fornisce un po’ tutto e a un prezzo abbordabile da molti. Ricordo che giusto un paio di anni fa Nokia lanciava il Nokia 7 Plus con Snapdragon 660, uno schermo IPS, 12+13MP di fotocamere e 3800mAh di batteria alla cifra di 300+€. Con molta probabilità POCO vuole riaccendere un po’ la competizione nel mercato Smartphone e guadagnare una buona fetta di utenti puntando su prezzi accessibili e dispositivi bilanciati.

      • Al loro primo tentativo, F1, sembrarono voler tentare di bissare la penetrazione nel mercato di fascia alta messa a segno da OnePlus con il suo 3, un terminale di caratteristiche hardware e meccaniche elevatissime, fallendo però proprio nella parte meccanica: laddove OnePlus offriva un eccezionale chassis tornito dal pieno da una lastra di alluminio di elevata durezza (costo produttivo impressionante) unità ad una precisione di montaggio degna di Cupertino, i Poco avevano sì caratteristiche elettroniche di alto livello, ma associate ad uno chassis in plastica e addirittura una “finestra” anteriore dai bordi arrotondati montata davanti ad un display rettangolare.
        Va da sé che neppure si avvicinarono al successo degli OnePlus.
        Poi è stata la volta di F2 Pro, che però è risultato carino ma tutto sommato anonimo.
        Adesso devo dire che questo F3 inizia a piacermi sul serio, peccato non ci sia la serie Pro.

        • Concordo, OnePlus è riuscita a entrare di prepotenza in un mercato che al tempo non permetteva di dare particolare spicco ai nuovi nomi (se uno pensava ad Android per forza di cose pensava HTC, Huawei, Samsung e anche i negozi italiani non portavano molti dei modelli per il mercato europeo). Tra le varie cose c’è da aggiungere che lato software hanno fatto faville e molti possessori di dispositivi dal 3 fino al 6 sono riusciti a mantenerli attivi e scattanti negli anni, cosa che altre ROM e CustomUI non garantivano.

          Hanno voluto osare con F1 andando ad economizzare il più possibile sull’estetica, puntando sul policarbonato e su linee molto grezze. Esperimento riuscito in quanto vari utenti lo comprarono con gioia e con una buona autonomia nei vari anni, ma non erano le cifre richieste dal mercato. Alla fine era una cosa anche giustificabile, son pochi gli utenti che non hanno particolari pretese per estetica e materiali.
          F2 Pro univa prestazioni e design introducendo anche la fotocamera pop-up che attirava una buona parte dell’utenza e tra le varie cose ha registrato buone vendite (di norma le offerte andavano subito in esaurimento scorte e il prezzo tornava alto). I veri successi li hanno avuti maggiormente sui medio gamma e più recentemente con il piccolo entry level M3 andando a puntare su una linea diversificata e non solo su un “flagship killer”.

          Sul fatto che manchi il modello Pro: penso che sia solo una momentanea scelta di mercato. Il Poco F3 è una versione europea del Redmi K40, che esiste anche in versioni Pro e Pro Plus. È ipotizzabile che lanceranno successivamente un F3 Pro con Snapdragon 888 e modulo fotocamera potenziato (dipende se optano per Pro o Pro Plus per il rebadge/rilancio in versione europea). Questa è comunque una mia supposizione basata su vecchie tattiche usate da Xiaomi/Redmi/Poco, ma non è sicuro al 100% che vada così.

          • Ecco, questa del Redmi era un’informazione che mi mancava… non sono un appassionato di modelli di telefono 😂

            Poco F1 ha semplicemente dimostrato nel mercato Android ciò che Microsoft aveva già sperimentato in quello Windows: non esistono compratori per top di gamma non curatissimi nei dettagli e realizzati con materiali non premium.
            Tanto per chiarire (certamente non a te) i precedenti Lumia di alta fascia erano realizzati con un particolare policarbonato prodotto secondo un processo proprietario Nokia, che li rendeva indistruttibili. Per contro la serie 950 era un disastro che scricchiolava solo stringendo un po’ il palmo.

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