Per la nostra rubrica “Curiosità” parleremo oggi delle memorie RAM, soffermandoci sulle tipologie DDR3 e DDR4 attualmente utilizzate.
Incipit
Le unità di memoria RAM (Random Access Memory) sono strutturate in banchi di due fattori: DIMM e SO-DIMM. Il primo formato è quello per le schede madri dei PC Desktop, con alloggiamenti lunghi, mentre il formato SO-DIMM è per portatili o sistemi di piccole dimensioni.
Il fattore di forma, negli anni, è rimasto quasi sempre lo stesso a parte per la modifica della posizione del “Key Notch”. Il “taglio” presente sul modulo della RAM previene l’inserimento di moduli non compatibili con l’alloggiamento della scheda madre. Oltre alla posizione di questo taglio, cambia la quantità di Pin che caratterizzano l’unità.
Ogni Computer necessita una differente quantità di RAM che cambia a seconda dell’utilizzo. Mettendo come postulato che la memoria, non di archiviazione, è necessaria per la gestione di processi simultanei, possiamo delineare una prima classificazione dei differenti sistemi. Una macchina con utilizzo Business o che comunque viene utilizzata per navigazione, un basso numero di processi, necessita meno RAM rispetto a una macchina per simulazioni.
• 4GB
– Macchine di tipologia da ufficio: permette di utilizzare la suite Office e gestire la navigazione sul web o l’utilizzo di software leggeri.
• 8GB
– Macchine di tipologia medio-bassa: permette l’utilizzo di molti programmi e garantisce la gestione di più processi simultaneamente. Una configurazione con questa quantità di memoria si adatta anche per differenti giochi, risultando “strettina” per quelli di ultima generazione.
• 16GB
– Macchine di tipologia medio-alta: permette l’utilizzo di programmi pesanti, è una configurazione adatta all’utilizzo di software di virtualizzazione o al Gaming.
• 24/32GB
– Macchine di tipologia alta: quantità di RAM adatta all’uso professionale, garantendo la migliore gestione per software come AutoCAD o di altro genere. Per chi utilizza macchine virtuali, molti software contemporaneamente e vuole il massimo anche durante il Gaming.
Windows 10 64-bit ha una gestione massima di 512GB di RAM, mentre Home 64-bit supporta fino a 128GB.
DDR3
Lo standard DDR3 è apparso sul mercato nel 2007 ed è il formato che ha avuto la maggior durata rispetto ai precedenti modelli. La frequenza di questi moduli parte da una base di 800MHz fino a un massimo di 2133MHz, con una tensione media di 1.5V e una tensione minima di 1.35V (DDR3L).
Oltre alla frequenza dei vari banchi, è presente un secondo fattore a influenzare la reattività di questo componente. Il fattore in questione è la latenza, che viene indicata con la sigla CL (CAS Latency) ed è il tempo di ritardo tra il segnale RAS (RAS Precharge Time) e il segnale CAS.
Nonostante questo formato abbia diversi contro e stia venendo superato dalla DDR4, vi sono ancora dei pro nell’utilizzo di questo standard.
+ Bassa latenza (CL8 VS CL10)
+ Costo ridotto
+ Migliori tempi di reazione (per workstation)
– Frequenze minori
– Consumi maggiori
– Minori guadagni durante l’overclock
DDR4
Lo standard DDR4 entra sul mercato nel 2014, espandendo il suo target nel 2015. Il fattore di forma è il medesimo della DDR3, variando sulla posizione della tacca e nella densità dei pin (numero maggiore di pin per la DDR4). Questa nuova tipologia di unità di memoria garantisce delle frequenze elevate, che partono da una base di 1600MHz a un massimo di 4700MHz (solo per sistemi professionali). Oltre alla frequenza e la densità di pin, un altro punto cardine del passaggio dalle DDR3 è la diminuzione della tensione a 1.2V.
L’abbassamento della tensione comporta un risparmio a livello energetico e un minor calore sviluppato da i banchi. A migliorare il fattore consumi, troviamo l’aggiunta della modalità “Deep Power-Down” che riduce i consumi durante la modalità Iddle.
+ Bassa tensione
+ Minori consumi
+ Migliore dissipazione / minor calore
+ Migliore frequenza
– Costo maggiore
– Alti tempi di reazione
Conclusioni
Visti i pregi e i difetti dei due standard è l’ora di tirare le conclusioni su chi dovrebbe puntare su DDR3 e chi su DDR4.
Se possedete una macchina DDR3 e non sentite obsoleti i pezzi principali, quali scheda madre e processore, è consigliabile l’espansione della RAM rispetto a un cambio drastico per passare allo standard DDR4. Uno dei motivi che giustifica questo consiglio sta nel prossimo rilascio dello standard DDR5, che dovrebbe avvenire tra il 2019 e il 2020.
Per quanto concerne le macchine DDR4, l’investimento nei banchi di questa tipologia è ancora una buona opzione. Lo standard DDR5 non ha ancora una data di rilascio specifica e avrà, di certo, un costo elevato durante il primo periodo del rilascio.
Se avete dubbi sull’hardware o siete interessati a qualche delucidazione su argomenti come questo, fatecelo sapere nei commenti.
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