Le nuove RTX 3000 di casa NVIDIA potrebbero avere alcuni cali di prestazione dovuti al processo costruttivo dei transistor forniti da Samsung.
RTX 3000 – nm e deficit
Nel precedente articolo abbiamo discusso dei punti di forza delle nuove GPU RTX della serie 3000, ma i primi dati di prova potrebbero rivelare dei punti deboli. Da poco le RTX 3070/3080/3090 sono “sotto il microscopio” dei vari siti di recensione e per i modelli con transistor Samsung la situazione non è positiva.
Secondo le informazioni attualmente disponibili sembrerebbe che i transistor del colosso sudcoreano non riescano a garantire la piena efficienza richiesta dalle schede RTX 3000. Questo problema, stando alle differenti fonti, è dovuto al processo costruttivo a 8nm non pienamente ottimizzato. A causa di tale deficit si potrebbe incorrere in un calo di prestazioni che limiterebbe le prestazioni massime.
Il problema, però, non riguarda tutte le schede della serie RTX 3000 in quanto non tutti i moduli forniti da Samsung presentano queste imperfezioni. Sembrerebbe che per limitare i danni, senza però ritirare le schede “difettose”, le differenti ditte stiano lavorando per rilasciare dei fix lato software. Grazie a questi fix, inseriti nei driver di NVIDIA, si dovrebbero mitigare i cali di prestazione raggiungendo dei livelli simili a quelli delle schede senza difetti.
Tenendo conto del poco tempo rimanente prima del lancio ufficiale sul mercato: NVIDIA dovrà fornire rapidamente una soluzione al problema.
Pareri personali
La serie RTX 3000 di NVIDIA ha entusiasmato la community dei videogiocatori alimentando le aspettative di una serie priva di problematiche. C’è, infatti, da citare gli eventi legati al lancio delle prime RTX 2000 che manifestavano vari problemi legati ai, al tempo acerbi, Ray-Tracing Core di prima generazione. A differenza della serie 2000 troviamo una seconda generazione RT Core e una terza generazione Tensor Core, entrambi dati che facevano sperare in un minor numero di conflitti.
In questo caso il problema non deriva direttamente dai laboratori NVIDIA, ma erano presenti delle strade con minor rischio. Rispetto all’utilizzo delle fonderie di Samsung si poteva optare per le fonderie di TSMC che ormai hanno presentato dei prodotti funzionali e ottimizzati. Puntando sulla produzione di massa con processo TSMC a 7nm ci sarebbero stati minori rischi, visto il processo ormai ottimizzato, con possibilità di una maggiore efficienza hardware (bassa latenza, basse interferenze, consumi ridotti). Oltre alla scelta a 7nm erano presenti le opzioni a 6nm e 5nm di cui avevamo accennato nel precedente articolo su TSMC.
La scelta a 5nm, per quanto sperimentale per NVIDIA, poteva portare dei buoni risultati sul lungo termine. Questa scelta, secondo alcuni rumor, è stata invece intrapresa da Apple, che ha commissionato a TSMC una GPU a 5nm da lanciare nel 2021. Se l’informazione dovesse rivelarsi vera, questo evento potrebbe condizionare i team AMD e NVIDIA.
Per il futuro della serie RTX 3000 non ci resta che attendere i prossimi benchmark e i primi dati del mercato.
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E dopo Exynos ….la saga continua ….
Le nuove versioni dei Samsung Exynos sono un terno al lotto: a volte funzionano, a volte no, c’è un po’ da incrociare le dita. A livello costruttivo le fonderie Samsung presentano meno ottimizzazioni confrontandole con i vari competitor. A volte loro stessi si sono rivolti a Qualcomm (che sfrutta TSMC) per usare gli Snapdragon 865 in alcune aree geografiche dove non potevano permettersi di lanciare dei Samsung top di gamma con degli Exynos “dalle dubbie prestazioni”.
La situazione che si è andata a creare con NVIDIA non depone a favore del colosso sudcoreano e non sappiamo come questo si ripercuoterà sul fattore “partnership future”…
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