Per Satya Nadella l’obiettivo di Microsoft è portare innovazione hardware

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Satya Nadella
Satya Nadella

Satya Nadella, durante l’intervista effettuata dai giornalisti di Bloomberg, non ha solo rivelato il numero di utenti Windows presenti in tutto il mondo ma ha anche fatto delle affermazioni particolari.

Il CEO ha innanzitutto ribadito per l’ennesima volta che Microsoft continuerà certamente a investire nell’importantissimo settore hardware; nonostante fosse una cosa abbastanza scontata la conferma proveniente direttamente da Satya non può altro che riconsegnare ancora più fiducia agli utenti. Sempre a proposito di hardware, l’intenzione attuale di casa Redmond è quella di creare nuove categorie di device o ridefinire quelle già esistenti. Queste sue parole, a cui dovete prestare molta attenzione, trovano riscontro con i Surface e la Windows Mixed Reality nata grazie al progetto HoloLens, il quale viene ritenuto da Nadella come un dispositivo mobile a tutti gli effetti che è destinato a crescere negli anni successivi.

Insomma, tutto questo si può tradurre nella parola “innovazione“, la stessa che Microsoft dovrà portare con il Surface Phone e con Windows Core OS in modo da creare una nuova categoria di device per l’appunto. Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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10 Commenti

  1. Sto l’intervista è molto interessante e da più spunti di riflessione di quanti ci si possa immaginare…

    • Lo sanno anche in Microsoft che non sono pronti . Avere una vera piattaforma totalmente flessibile in qualsiasi cosa esca é una cosa , avere qualcosa che va d’accordo al 50% come oggi non serve a molto. Sicuramente sono stati ottimisti sui tempi di realizzazione e si andrà a fine 2018 sicuramente. A inizio 2019 potrebbero ripartire o accostare un nuovo concetto finito sulla carta e non una bozza .

      • Si il problema conclamato è che win8 probabilmente si portava con se dei problemi che limitavano questa flessibilità, oltre al fatto che non piaceva; Windows10 come dici permette al momento solo una parziale flessibilità perché ancora vincolato su alcune cose. Se devo vederlo in proiezione futura mi sento di dire che sarà uno dei migliori OS, non dico in senso stretto, ma in chiave di evoluzione: è lo stanno ribaltando come un calzino mentre è installato su milioni di macchine con solo sporadici disagi, secondo me se uno crede nel progetto deve solo attendere che completino quanto iniziato.

  2. Praticamente ha detto a Surface Phone Italia ( e i suoi lettori ) di stare tranquilli che prima o poi si toglieranno qualche sassolino dalle scarpe . E ha detto chi va piano va lontano e chi la dura alla fine la vince 😉 .

      • P.S. Non credo facevano un sito dedicato se non erano convinti di quello che facevano. Il Surface Phone arriverà credo fine 2018 non prima. Adesso sarebbe non saggio uscire con un dispositivo del genere .

  3. Io credo che per riconquistare la fiducia di tante persone, al di là di prodotti nuovi e straordinari, Microsoft dovrebbe manifestare un comportamento un po’ più lineare: sbaglierò, la mia sarà una percezione dovuta ad informazioni incomplete, ma non sono il solo a percepire una politica incerta, fatta di grandi annunci e clamorosi passi indietro, che non sono certo positivi per un’azienda che dovrebbe mettere al primo posto sicurezza e affidabilità.
    C’è un editoriale uscito qualche giorno su Windows Central, a firma di Jason Ward, non l’ultimo degli sprovveduti, che mi pare riassuma bene lo sconcerto che a più riprese hanno provato coloro che hanno fato fiducia a Microsoft nel settore mobile, con continue mirabolanti promesse, interessantissime proposte e repentini cambi di rotta.
    Leggo che qui molti sono propensi a pensare che il “mobile” come lo conosciamo oggi diventerà presto obsoleto, che non vale la pena investire negli smartphone, che il futuro serba ben altro, ben di più, e al momento opportuno si troverà direttamente un passo davanti a tutti.
    Ma non è detto che sia così, anzi generalmente non è così che funzionano le cose.
    I dispositivi mobili, che ancora per abitudine e per pigrizia continuiamo a chiamare telefoni, stanno continuando a evolversi, proponendosi come il fulcro attorno al quale ruota tutta la nostra vita digitale; essi ci permettono non solo di comunicare in maniera sempre più ricca ed efficace, ma di interfacciarci con sistemi domotici, controllare altri dispositivi connessi, effettuare tutta una serie di operazioni come assistenti personali a trecentosessanta gradi. E la cosa più sorprendente è che tutte queste cose non sono alla portata di pochi nerd, ma di centinaia di milioni di persone, che hanno cominciato con un semplice telefono e via via hanno visto le proprie possibilità ampliarsi: il segreto sta proprio nel fatto che tutto ruota intorno a un oggetto familiare, alla portata di tutti anche psicologicamente, il quale tuttavia si “reinventa” costantemente.
    Anche in questo sta la chiave del successo di iOS, che si è presentato con le sue icone “ingenue”, un unico tasto per tutte le funzioni e niente espansione di memoria, arrivando addirittura a sfidare il Surface con l’iPad Pro. Ovviamente molti storceranno il naso di fronte a questo paragone, ma questo fatto, come tanti altri, ci dà la misura del fatto che i concorrenti non stanno fermi, il settore non langue nell’attesa di future novità ma ne propone a getto continuo, a cominciare proprio dal settore mobile, mentre la “rivoluzione” di Microsoft è sempre rimandata e nel frattempo essa stessa, paradossalmente, contribuisce attivamente al consolidamento delle posizioni dei concorrenti.
    Non è assurdo immaginare un futuro prossimo in cui i “veri” pc siano oggetti riservati a una nicchia di professionisti e di appassionati, mentre i dispositivi mobili, con la loro graduale e continua evoluzione, diventino protagonisti incontrastati. Da questa evoluzione, che necessariamente vive sul mercato e sulla parallela evoluzione dei gusti e delle esigenze degli utenti, Microsoft si è temporaneamente tirata fuori, lasciando intendere che, con il suo “dispositivo mobile definitivo”, attenderà i concorrenti direttamente sulla linea del traguardo. Il rischio concreto è che, quando il tutto sarà effettivamente pronto (sempre che esista davvero un traguardo, e che abbia un senso il concetto di “dispositivo definitivo”) i concorrenti ci siano già arrivati, con la differenza di arrivarci con una base di milioni di clienti già consolidati.

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