Nonostante il Surface Andromeda non sia stato ancora presentato ufficialmente, è ormai evidente che avrà una struttura pieghevole con due display uniti da una cerniera e un’eventuale touchbar stile Macbook Pro.
Abbiamo visto nel corso degli ultimi mesi come Microsoft abbia risolto completamente alcuni dei più grandi problemi inevitabili su dispositivi dal doppio schermo. Nella fattispecie, con un nuovo brevetto depositato nel 2016 e reso pubblico soltanto pochi giorni fa, il Colosso di Redmond ha realizzato un sistema innovativo per fare in modo che il software del futuro Andromeda possa riconoscere quale display sta utilizzando effettivamente l’utente e, invece, quale no durante l’uso in modalità smartphone; senza questo progetto, l’alternativa sarebbe stata mantenere attivi entrambi e ciò avrebbe comportato sia una maggiore confusione e sia soprattutto un maggiore consumo di batteria.
Il brevetto consiste nell’implementare all’interno del device alcuni sensori (accelerometro e di luminosità) che inviano i dati raccolti al processore, il quale li elabora al fine di rilevare il display da mantenere acceso. L’accelerometro riesce, infatti, a stabilire la posizione in tempo reale del dispositivo calcolando l’inclinazione, mentre quello di luminosità è in grado di captare la luce; per ovvi motivi il display rivolto verso l’altro e quindi in uso dall’utente corrisponde a quello che riceve più luce, a prescindere dal fatto che sia naturale o artificiale.
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La genialità e la rivoluzionarietà del Surface Phone sta anche in questo: I SENSORI. RAGAZZI SEMBRERA’ UNA COSA BANALE MA NON SI E’ MAI VISTA UNA COSA DEL GENERE.
Addirittura i SENSORI!
Prendo spunto da una tua citazione che mi è rimasta nel cuore . ” Se davvero esistera’ (stiamo commentando il vuoto pneumatico assoluto al momento) ”
Ecco dici che anche questi fantomatici sensori facciano la stessa fine ? ?
Nuooooooooo, i sensori servono eccome, come fai senza???
PS sai che non ricordo se sono stato io a fare quella citazione?
Sei stato tu . Grande 🙂 ?
in Microsoft snobbano la semplicità quando fanno i brevetti… peccato che la realtà alcune volte è e deve essere semplice.
se mai uscirà: al 99.99% ci sarà uno schermo principale è uno secondario quando è piegato.
Tre schermi, tre fotocamere, sensori ovunque e una batteria.
Durata? Meno di 10 ore. Inutile.
Ricorda un po’ una frase di Edward Norton in ‘Fight Club’:
“Che tristezza… una casa piena di condimenti e nessuna pietanza”
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