TSMC: possibile aumento dei costi di produzione

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La crisi dei semiconduttori non sembra terminare e per tamponare le possibili perdite TSMC e altri produttori alzeranno i prezzi dei propri Wafer di silicio.

TSMC – Aumenti su tutta la linea

Attualmente TSMC ricopre il ruolo di principale fornitore per l’industria dei processori ed ha contratti di fornitura con le più importanti ditte. Oltre a partner del calibro di AMD, Apple e NVIDIA, recentemente TSMC ha siglato un accordo di produzione anche con Intel. Nonostante quest’ultimo farà produrre solo un dei pezzi, più che dei veri e propri processori, comunque utilizzerà i nodi N7 ed N5 del colosso taiwanese.

In relazione all’aumento della richiesta e all’abbassamento della disponibilità di silicio o di impianti produttivi: TSMC punta sull’aumento dei prezzi. Un informatore interno, a detta di fonti del settore business, parla di un aumento dal 10% al 20% sui singoli processi di produzione. Tale percentuale dipenderà dalla tipologia di nodo utilizzato, penalizzando ciò che sono i processi di produzione avanzati.

Uno dei processi ad essere sottoposto a una rimodulazione potrebbe essere il noto processo a 16nm, attualmente utilizzato per la tecnologia di massa e per dispositivi generici. Con l’aumento del 10% su tale processo ne conseguirà un aumento anche sul prezzo finale dell’utente, andando a incidere sull’intero mercato informatico.

Per i processi di produzione avanzati, quali 5nm o lo sperimentale nodo a 3nm, potremmo arrivare a cifre ben più alte. I due nodi appena citati, insieme a quello a 7nm, sono i più utilizzati per i processori x86 e per i SoC di tipologia ARM. Per garantire la propria posizione nel Q1 2022 e continuare ad utilizzare la tecnologia di TSMC, i produttori come AMD, NVIDIA o Apple dovranno accettare l’aumento dei prezzi. In caso contrario il rischio è quello di avvantaggiare i differenti competitor e perdere la priorità nella catena produttiva della ditta.

L’informazione non è ancora confermata e per tanto viene classificata come “Rumor” attendendo le conferme ufficiali del colosso taiwanese e dei relativi partner.

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