Surface, la scommessa ora è a livello mondiale

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Surface Family
Surface Family

Per la prima volta nella storia del brand Surface Microsoft lancerà 2 prodotti, Surface Pro e Surface Laptop, sul mercato globale a partire dal 15 Giugno prossimo. Contemporaneamente, sempre per metà Giugno, verranno estesi i mercati in cui sarà possibile acquistare Surface Studio, finora confinato in U.S.A. e più recentemente reso disponibile in Canada e Australia, e Surface Book.

Saranno quindi 25 i nuovi mercati in cui verranno proposti i nuovi dispositivi, un fatto mai successo finora nella storia del brand, segno della grande scommessa che Microsoft sta facendo sulla sua famiglia di device recentemente rinnovata e ampliata.

E’ lo stesso Panos Panay, VP Device Surface @ Microsoft, a darne notizia in un’interessante intervista rilasciata a The Verge in occasione del lancio di Surface Pro, un prodotto, questo, a cui è particolarmente legato e in cui ha dimostrato di credere molto.

Certo, perché tutto è partito da lì, come giustamente ricorda nel colloquio con la testata. Surface Book, Surface Studio, il nuovissimo Surface Laptop e i device futuri che arriveranno sono in qualche modo tutti figli della famiglia Pro che oggi, con l’ultimo modello appena presentato a Shanghai, raggiunge la piena maturità perdendo la numerazione finora avuta e diventando semplicemente “Surface Pro”, con la stessa politica commerciale e di brand di Surface Studio, Surface Laptop, Surface Book.

Insomma di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia da quel lontano 2012/2013 quando, con i primi modelli Pro e soprattutto RT, Microsoft sovrastimo’ abbondantemente la domanda commerciale di un device allora poco conosciuto e poco compreso, con evidenti errori di valutazione per le versioni RT 1 e RT 2 che portarono il brand ad accusare una perdita secca di 900 milioni $ causa svalutazione dello stock.

Da allora il team Surface è andato con i piedi di piombo, presentando i nuovi device in modo lento e progressivo con disponibilità iniziali limitate e, inizialmente, rivolte solo ad alcuni mercati.

Già con il lancio di Surface Pro 3 nel Maggio 2014 si era capito che il vento era cambiato, con un prodotto sicuramente più azzeccato a livello di design, di form factor, di performance rispetto ai suoi predecessori e con l’eliminazione delle versioni basate su Windows RT, troppo limitate nell’uso e abbastanza incomprese dall’utenza generale, sostituite poi l’anno successivo da Surface 3, questa volta su piattaforma Intel e con a bordo un OS completo.

Da quel momento l’interesse verso il brand, non solo dell’utenza, ma degli stessi partners di Microsoft si fa sempre più acceso e Surface inizia a conoscere l’evoluzione che l’ha poi portato a diventare quello che è oggi, il riferimento nel campo dei convertibili e più in generale nel campo dei dispositivi Windows.
Ora per Panos Panay è venuto il momento di far fare il grande salto alla famiglia di prodotti Microsoft, quel salto commerciale a livello di disponibilità che finora non ha permesso a Surface di crescere come avrebbe da tempo meritato.

Sia chiaro, in realtà il brand è in crescita da 3 anni a questa parte, come peraltro abbiamo riportato in questo articolo, con fatturati nell’ordine dei 4,35 MLD $ nel 2016, in crescita rispetto ai 3,6 MLD $ del 2015 e 2,9 MLD $ del 2014.
Una crescita lenta ma costante, segno di un’evoluzione e di un apprezzamento sempre maggiori, seppur limitata da una soglia di ingresso oggettivamente alta, specie per il mercato Windows.

L’obiettivo di Panay rimane quello di fornire ad ogni esigenza e ad ogni utente il dispositivo ideale per il proprio uso, ecco il perché dell’arrivo di un Surface tradizionale, Surface Laptop, rivolto a quell’utenza che apprezza i device Microsoft ma non cerca soluzioni convertibili “strane”.

Tornando all’ultimo Surface Pro il capo della divisione Surface è convinto, straconvinto che sarà un successo e questo è uno dei motivi che stanno dietro alla scelta di effettuare un lancio mondiale del nuovo prodotto assieme al Surface Laptop.
L’attesa degli utenti per il nuovo modello che ha portato molti a rimandare l’acquisto dell’ancora attualissimo Surface Pro 4 è un’altra delle ragioni per cui Panay crede che ci sarà la più veloce adozione di Surface Pro mai registrata.
Ora c’è un Surface quasi per ogni utente, dal Laptop convertibile a quello classico, passando per il tablet PC e per la massima espressione di un All in One dedicato ai creativi, budget permettendo naturalmente.

La famiglia non è ancora completa però, si sente la mancanza di un AIO più abbordabile, forse di un Laptop di dimensioni maggiori, di un tablet classico più compatto rispetto a Surface Pro e sicuramente manca ancora un Surface Phone/Pocket o comunque una declinazione del brand che possa avere qualche relazione con il concetto di smartphone.

Come giustamente fa notare Tom Warren nel suo articolo, ora la divisione Surface occupa due interi edifici quando, circa 3 anni fa, aveva solo qualche piano dedicato in un’altra struttura, segno anche questo della crescita e della scommessa che a Redmond stanno facendo sulla propria divisione hardware.

Insomma Microsoft vuole giocare sullo stesso terreno di Apple e, dal prossimo 15 Giugno, con il lancio globale di alcuni suoi device e l’estensione a nuovi mercati di altri vedremo se la scommessa sarà stata azzardata o piuttosto azzeccata, se non in toto al meno in parte.

La passione con cui vengono ideati i device Surface, la carica del team e le “invenzioni”, come le chiama Panay nell’intervista, che arriveranno suggeriscono che forse la strada è quella giusta.

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27 Commenti

  1. Infatti sto aspettando un nuovo modello compatto attorno ai 10″ (sempre formato 3:2 mi raccomando).

    • non credo che lo vedremo mai. entrerebbe in diretta competizione con ipad ed i vari tablet android

      • Non credo sia questo il problema, nel panorama Win 10 ne esistono anche da 8″. Forse vogliono lasciare spazio nelle diagonali sotto i 12″ per l’avvento (se mai ci sarà) del cosiddetto “Pocket”. Vedremo.

    • Non penso sia quello che manca ora alla gamma. Ciò che vedrei bene è un Surface Mini (un device di 7, 8 pollici)

      • Si, anche io, ma avendo provato sia tablet Win 10 da 10-11″, sia il Surface 4 Pro mi sono reso conto che al momento per la UI di Win 10 scendere sotto i 10″ diventa scomodo, soprattutto se si desidera usare gli stessi programmi che si usano su desktop (altrimenti mi prenderei un Galaxy TAB S3). Penso che fino a che Win 10 non sia ottimizzato per schermi piccoli il 10″ è la soluzione di compromesso migliore a livello di portabilità.

    • Si, ci starebbe bene… ma sicuramente sarebbe più apprezzato un dispositivo mobile o qualsivoglia dispositivo anche lontanamente paragonabile a qualcosa che possa entrare in tasca 😀

  2. Pochi giorni fa, su Facebook, scambiando opinioni con uno dei responsabili del Sito di Critica fumettistica Lo Spazio Bianco (con cui anni fa avevo collaborato), abbiamo parato del Surface (lui ha u Surface Pro 4) ho potuto ancora una volta il modo di constatare come la line Superficie sia apprezzata e considerata molto come esempio di qualità e design.
    Tornando al tema dell’articolo, la scelta di estendere in 35 Paesi è un ulteriore segno della vitalità e della fiducia dell’azienda verso questo Brand. E siamo solo all’inizio di questa lungo viaggio…

    • Ma l’obiettivo di Microsoft non è mai stato quello di fare concorrenza a HP, Dell e Lenovo, con le quali peraltro c’è una collaborazione strettissima, basti pensare che il Surface è venduto anche sullo store Dell.
      Lo scopo di questi dispositivi è mostrare una via, stimolare e indirizzare il progresso dell’hardware parallelamente a quello del software; sempre tenendo presente che tutte le fette di questa torta, non solo quel “misero” 2,6%, rappresentano guadagni per la Microsoft.

      • Io sono assolutamente d’accordo con la tua replica Vetro.
        Di più, credo che qualsiasi persona dotata di una solida percezione della realtà dovrebbe esserlo

  3. Certo che MS di passi ne ha fatti…. è pur vero che Surface Pro e Surface Laptop sono degli ottimi terminali, ma se vi devo dire la verità, non sono entusiasta al 100%. Mi sarei aspettata qualcosina in più …soprattutto da Surface Pro

    • Non esisteva la necessità di un nuovo investimento, se ci saranno ancora vedremo degli autentici salti in avanti quando la disponibilità di nuove tecnologie renderà a Microsoft fare da apri pista agli altri OEM, che come puoi arguire dal grafico che ho pubblicato rappresentano oltre il 97% del mercato Windows.
      Microsoft produce solo per indicare loro una rotta, stando ben attenta a non pestare i piedi a quelli che realmente pagano i conti.

  4. Io comincio a , che più il fatto di fungere da “reference design” cerchino di fare concorrenza ad Apple su prodotti Premium e lasciano spazio agli OEM per prodotti da loro disegnati, ma a prezzi decisamente inferiori. In questo modo non uccidono il mercato OEM.

    • Non è difficile convincervi di questo, è sufficiente non includere nel ragionamento degli articoli i numeri di quello che si suppone essere lo sfidato.
      Se venisse fatto i lettori si renderebbero conto che le sfide esistono solo nella fantasia del reattore.

  5. Ma le APU AMD fanno così ribrezzo che non le vedo mai manco per errore prese in considerazione?

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