Durante l’evento di New York del 2 ottobre, tra i tanti motivi di interesse (di cui abbiamo già scritto), nell’ultima parte Panos Panay ha svelato ai giornalisti e agli utenti collegati in streaming due prodotti sorprendenti e soprattutto inaspettati.
Con la presentazione di Surface Neo e Surface Duo, in anticipo di un anno sulla data in cui verranno commercializzati, Microsoft ha compiuto almeno un passo in avanti sulla concorrenza mostrando, come ha dichiarato Panos Panay, una nuova categoria di prodotti. Inoltre, l’azienda ha dato un messaggio importante agli sviluppatori e ai partner, facendo capire che i due Surface Neo e Duo saranno gli apripista di una categoria che giocoforza andrà ad affermarsi nei prossimi anni.
E lo fa con quel Brand che, già nel 2012, con il lancio del primo Surface Pro aveva creato una netta cesura rispetti ai prodotti presenti sul mercato in quel periodo. Quello che è successo dopo quel fatidico anno è storia: una storia di crescita, di innovazione e di successo.
Con la presentazione del Surface Neo e Duo, Microsoft si pone nelle condizioni di dettare l’agenda, e ha evitato l’errore di Samsung e Huawei, che hanno realizzato dei prodotti provvisti di un unico display pieghevole, incorrendo in problematiche ancora irrisolte. Il Samsung Fold non ha convinto e, anche nella seconda revisione, ha mostrato una fastidiosa piega nel punto in cui il display si piega; dell’Huawei Mate X, invece, si sono perse le tracce.
Microsoft ha scelto una soluzione diversa: due schermi separati da una cerniera e in grado di ruotare a 360 gradi. È una Microsoft che, dopo anni di lavoro dietro le quinte, presenta dei prodotti con una precisa identità, la cui tabella di marcia verso il debutto sul mercato è stabilita fin nei minimi dettagli, sia hardware sia software. Ovviamente, durante la presentazione Panos Panay non ha svelato tutte le specifiche: l’importante in questo momento era mostrare una nuova specie di prodotti, testimonianza di una Microsoft battagliera come non mai.
Ipotesi sull’aspetto definitivo
Dopo l’evento, i due dispositivi sono stati esposti per farli provare ai giornalisti, segno che a livello costruttivo siano entrambi quasi nella versione definitiva: evidente dimostrazione che, da parte dell’azienda, non c’è stato il timore di incappare in figuracce. Molti osservatori hanno evidenziato l’assenza di fotocamere posteriori. A questo proposito Panos Panay è stato piuttosto vago, sviando le domande della stampa, facendo quasi intendere che in prodotti destinati alla produttività le fotocamere posteriori non siano fondamentali. Come molti nostri colleghi, abbiamo avuto l’impressione che da parte di Panay ci sia stata l’intenzione di sviare evitando di rivelare troppo particolari. Tuttavia, ricordiamo che tutti i 2 in 1 e i convertibili della gamma Surface sono dotati di camere posteriori e questo dato di fatto rafforza la nostra ipotesi.
Tra un anno avremo inoltre ulteriori specifiche sui due prodotti: per certo, il Neo girerà su architettura Intel (quindi niente compromessi a livello di prestazioni), mentre il Duo su architettura ARM, con un processore che probabilmente non sarà lo Snapdragon 855 installato sui prototipi.
Le prospettive
Windows 10X è il sistema operativo realizzato appositamente per il Surface Neo, di cui abbiamo visto alcune interessanti esempi durante l’evento di New York. La cosa che ha colpito gli osservatori – compresi noi di Windows Insiders – sono state le transizioni tra i due schermi: nonostante siano separati dalla pur minima cerniera, comunicano tra di loro senza soluzione di continuità, con la possibilità di aprire un’applicazione sullo schermo di destra spostarla su quella di sinistra e viceversa.
Cogliendo di sorpresa tutti o quasi, il sistema operativo con cui girerà il Surface Duo è nientemeno che quello del robottino verde. È la scelta più intelligente, poiché lanciare un dispositivo così evoluto, ma pur sempre uno Smartphone, senza un adeguato parco di App avrebbe troncato le ali al neonato dispositivo. Zac Bowden di Windows Central, a questo proposito, ha redatto un’esaustiva cronistoria del dispositivo conosciuto in principio come Andromeda. Inoltre, la versione di Android che vedremo sul Surface Duo sarà il frutto della collaborazione tra lo staff di Microsoft Launcher e quello guidato da Hiroshi Lockheimer di Google, come abbiamo appreso in quest’intervista rilasciata da Panos Panay a TheVerge. E sarà una versione studiata sullo stile di Windows 10X.
Tra un anno, con ogni probabilità nel mese di ottobre, avremo tutti i dettagli sui Surface Neo e Duo, e il periodo che ci separa dal lancio si prospetta elettrizzate per gli appassionati di tecnologia. Non sappiamo quale sarà la risposta del mercato, ma intanto Microsoft ha lasciato alle spalle la concorrenza e, con una nuova categoria di prodotti, è già approdata sull’altra sponda del guado.
Cosa ne pensate dei Surface Neo e Duo? Fatecelo sapere nei commenti!
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Da diversi mesi, diciamo da quando ho dovuto pensionare anticipatamente il mio Lumia 950, non commentavo un articolo su questo blog: mi ci ero avvicinato perché ero un convinto sostenitore di Windows Mobile, e l’idea del Surface Phone tuttora mi affascina.
Detto questo, confesso che certi toni trionfalistici dell’articolo mi sembrano un po’ fuori luogo: così come questo blog ha cambiato nome, Microsoft ha sostanzialmente rinunciato al progetto iniziale, il cui senso era mostrare le infinite possibilità di Windows 10, e oggi si limita, seppur con autorevolezza, a seguire la corrente, a percorrere strade già tracciate da altri.
Il settore dei dispositivi pieghevoli è un cantiere aperto, diversi produttori stanno presentando le loro proposte, anche se nessuno è arrivato a fare breccia sul mercato. Ciascuno scommette su una formula diversa, prefigura scenari diversi, e non sappiamo quale proposta si rivelerà vincente… quello che sappiamo è che, al momento, non si può prescindere da Android in questo settore.
Allora, il Surface Duo è interessante, molto attraente, fin da ora personalmente ci sto facendo un pensierino: ma non prendiamoci in giro, Microsoft la sua sfida l’ha già persa, e ora prova, in ritardo, a rimettersi in carreggiata inseguendo gli altri.
Niente trionfalismo, le mie sono semplici constatazioni di quello che è accaduto, sulla falsariga di commentatori come quelli di Windows Central, HDblog e tanti altri che puoi trovare in Rete. Quando si parla di nuova categoria di prodotti si intende dei dispositivi pieghevoli innovativi: e qui Microsoft è già partita, mentre gli altri non sono pervenuti. E la sfida è questa, e questo era l’intento del mio articolo. Le dietrologie sul Mobile le lascio volentieri a chi le vuole. Ci fa piacere che sei tornato a seguirci per leggere i nostri articoli. Grazie per il sostegno e continua a leggerci!
Sto cercando pieghevole seri (non esperimenti) in Rete ma non ne trovo. Qualcuno, anni fa, parlò di nuova categoria di prodotti. Altrove ancora lo rimpiangono. 😉
L’LG V50 thinq avrà un aspetto meno affascinante, ma concettualmente è molto simile e, a differenza del Surface Duo, è regolarmente in vendita. Poi non sottovalutiamo il Galaxy Fold, che sarà anche acerbo, ma non è meno promettente, anche grazie alla solida esperienza del Note. Non dimentichiamo, poi, che per il Surface Duo non si può ancora parlare neanche di esperimento, quanto piuttosto di un annuncio di qualcosa che vedremo forse fra un anno, e non sarà esattamente quello che abbiamo visto nella presentazione.
Di riuscito al 100% ancora non c’è niente. I display pieghevoli hanno tanti limiti e dispositivi con due schermi fatti veramente bene non ce ne sono ancora.
Il bello del Duo è che, nonostante manchi ancora un anno alla commercializzazione, sembra dispositivo curato sotto ogni punto di vista. E anche la collaborazione con Google lo dimostra 🙂
In partita MS ci sarà quando questi dispositivi saranno commercializzati; questo avverrà, salvo imprevisti, fra circa un anno.
😎😉
Le aquile non volano a stormi. Per quelli c’è il blog dell’architetto.
L’LG V50 Thinq lo conoscevo, ma mi sembra sia passato tra l’indifferenza generale, pur essendo gradevole come prodotto. Però, francamente, sono due smartphone: il secondo si inserisce nella cover attaccato al primo. Ci vuole molta fantasia e coraggio per parlare di innovazione e nuova categoria! 😉
Microsoft ha invece presentato una nuova categoria di prodotti, un PC pieghevole e uno device avanzato con funzionalità telefoniche. Non c’è nulla di simile per design, funzionalità avanzate, con un concetto di utilizzo che cambia radicalmente e si adatta alle nuove esigenze di un’utenza premium sempre più attenta. L’eco sulla stampa internazionale, specializzata e non, è stata vastissima. Da una parte abbiamo un semplice prodotto (LG), dall’altra abbiamo l’inizio di una nuova era, a cui seguiranno molti dei partner di Microsoft. Tra il Neo e il Duo, il mio preferito è il primo in quanto in un formato del genere si hanno ben tre modi di utilizzo.
Aggiungo: come hanno ribadito i colleghi di HDblog durante la diretta, presentarlo un anno prima “è un colpo al cuore alla concorrenza, che sui foldable hanno toppato alla grande”. E come ha ribadito Panos Panay, “lo abbiamo presentato in anticipo per mostrare a tutti, partner e sviluppatori, dove stiamo andando”. Buona giornata a tutti!
device avanzato 🤔
un telefono Android in stile GameBoy con applicazioni Microsoft e PlayStore.
Avanzatissimo direi! 😂
almeno almeno 10 anni avanti a Nintendo 🤦🏻♂️
un altro con cerniera meccanica che non uscirá domani ma tra un anno quando gli altri avranno gia migliorato i display flessibili.
Micorosoft è leader in altro… continua a produrre roba dubbia con un altrettanto software dubbio 🤔
Analisi illuminante: però devono averti staccato la Luce, il tuo discorso è buio! Non vedo nulla e non si capisce nulla. Riprova, sarai più fortunato! 😉
Un po’ di promozione, il sale della terra: domani pubblico un lungo articolo sulla storia di Andromeda e Centaurus. Restate sintonizzati!
P.S. Nella vita chi è capace di creare, scrivere, fare qualcosa lavora e realizza; chi è incapace di qualsiasi cosa, farfuglia sciocchezze sui blog, tra l’indifferenza generale! 😉
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