Surface a New York. Design e qualità costruttiva, ricerca e innovazione

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Microsoft surface duo windows insiders italia
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L’evento Surface svoltosi il 2 ottobre a New York può senza ombra di dubbio fregiarsi dell’aggettivo stupefacente. I motivi si possono riassumersi nel titolo e sono stati sottolineati da non pochi osservatori internazionali.

Panos Panay e il suo staff hanno presentato ai giornalisti presenti a New York ben sei dispositivi: anche se poche ore prima dell’evento erano trapelate alcune immagini e diversi rumor, quello che abbiamo visto in diretta streaming ha comunque superato le nostre aspettative. In particolare, gli ultimi due dispositivi presentati, il Surface Neo e il Surface Duo, hanno spiazzato gli osservatori creando una sorta di inaspettato effetto surround.

Quello che, nel 2012, era partito come un progetto di riferimento per i partner, nel corso degli anni si è evoluto in un Brand economico definitivamente consacrato. Surface Hub, Surface Studio, Surface Book, Surface Pro, Surface Laptop, Surface Pro X, Surface Go, la ricca serie di accessori Surface correlati, a cui andranno ad aggiungersi gli annunciati Surface Neo e Surface Duo: insomma, una vasta gamma di prodotti raffinati e desiderabili, ma allo stesso tempo di facile utilizzo e mirati per rispondere alle esigenze più diversificate.

Design e qualità costruttiva

Fin dall’inizio, con la presentazione dei primi Surface Pro, si è notata la qualità costruttiva e la scelta dei materiali, sebbene lo stile in quell’occasione abbia lasciato a desiderare. Da quei primi tentativi abbiamo assistito a un’evoluzione sempre più personale che ha portato il Brand alla considerazione di cui gode nel mondo dell’hi-tech.

 

All’evento di New York ha solleticato lo sguardo degli osservatori la sobria eleganza dei due nuovi Surface Laptop (rispettivamente con display da 13,5” e da 15”), realizzati in una rinnovata lega di alluminio che ricopre la tastiera, senza per questo abbandonare l’alcantara in alcune configurazioni. Evidentemente a Redmond hanno voluto dare agli utenti la più ampia possibilità di scelta, ascoltando tra l’altro anche i feedback della clientela. Anche la scelta cromatica è sempre molto ricercata, come notiamo anche nei nuovi colori delle tastiere, dei mouse e delle Surface Pen abbinate al Pro 7.

Colpisce in particolar modo sotto il punto di vista del design e delle soluzioni costruttive il Surface Pro X: dalla linea sottile del Tablet alla scelta innovativa della tastiera che, come una sorta di marsupio, dispone dell’alloggiamento per la nuova Surface Slim Pen. Una scelta intelligente, che permette inoltre alla penna di ricaricarsi, segno della cura con cui gli ingegneri Surface riescano a coniugare praticità ed estetica. Le soluzioni, infatti, non sono mai banali e denotano un’analisi costante nel tentativo di non adagiarsi sugli elevati standard raggiunti.

Ricerca e innovazione

Possiamo definire innovazione tutto ciò che non resta fine a se stesso, permettendo agli utenti vantaggi nell’esperienza d’uso quotidiana dei propri dispositivi. A New York lo staff guidato da Panos Panay ha portato sul palco il risultato del lavoro di mesi e mesi di ricerca, sia nella scelta concettuale di interagire con i dispositivi, sia nella scelta delle soluzioni hardware adottate per i vari Surface presentati.

Il caso più eclatante è il Surface Neo (in arrivo, come il Surface Duo, nel prossimo anno, probabilmente nel mese di novembre), un dispositivo pieghevole in grado di diventare un autentico 3 in 1. Grazie alla tastiera magnetica, il Surface Neo può adattarsi a diverse tipologie di utilizzo, dalla modalità tablet a quella di un avanzato laptop. I due display sono separati da una cerniera ma sono del tutto comunicanti tra di loro: per questo tipologia di dispositivo, Microsoft ha messo a punto una variazione del suo sistema operativo, Windows 10X.

ARM e AMD

Sul lato hardware, è significativa la scelta mirata, e non ovvia, dei processori di cui sono stati dotati i vari Surface. E tal proposito, due fatti vanno sottolineati. In primis, l’approdo di un Surface nel mondo dell’architettura ARM con il SQ1, realizzato da Qualcomm su precise indicazioni di Microsoft per il Pro X. Dopo aver dato il là, pochi anni fa, al progetto Windows on ARM, con Surface Pro X l’azienda dà una risposta evoluta, dopo anni di progettazione, a chi cerca un dispositivo che sia sempre connesso e allo stesso tempo sia capace di utilizzare dei software evoluti.

Nel secondo caso, sebbene annunciato dai rumor, non è passata inosservata la scelta di dotare il Surface Laptop da 15” di processori AMD Ryzen che si fregiano della dicitura Surface Edition, segno della stretta collaborazione con l’azienda californiana con sede a Sunnyvale. Questa scelta mette in risalto come la Microsoft di Satya Nadella sia capace di non limitare la propria collaborazione soltanto con Intel (che resta comunque un partner fondamentale), segno di una visione a 360 gradi

Duo o non Duo

Se le sorprese sono state tante, la presentazione del Surface Duo ha spiazzato tutti, per due motivi: punto primo, molti osservatori – compresi noi – ritenevano il progetto accantonato o comunque rinviato; punto secondo, ancora di più nessuno, o quasi, poteva immaginare che il dispositivo si bassasse su Android, per quanto ottimizzato e realizzato in collaborazione direttamente con Google, come dimostra uno scambio di tweet tra Panos Panay e Hiroshi Lockheimer, il vicepresidente senior di Android, Chrome, Chrome OS & Play.

La scelta di non utilizzare Windows 10X è stata dettata dall’esigenza di sfruttare la convergenza dell’ecosistema delle app produttive proprietarie di Microsoft, con la ricchezza di contenuti per il Mobile del Play Store. Tra l’altro questo porta a compimento quell’apertura all’open source voluta da Satya Nadella, non incline alle prese di posizione fideistiche del suo predecessore Steve Ballmer. Se il Microsoft Store è ricco di app e software per PC e Dispositivi dotati di touch e Penne (da qui la scelta di Windows 10X per il Neo), non lo è per quegli applicativi pensati specificamente per gli Smartphone.

E dinanzi alle perplessità di alcuni utenti, chiudo con una considerazione: quanti sono i dispositivi che possono sfruttare una penna attiva su un dispositivo Mobile Android (ma anche iOS), eccetto l’ottimo Galaxy Note 10?

L’argomento è molto stimolante, e per questo rimando i nostri utenti a un mio prossimo articolo sulle prospettive che potranno avere sul mercato il Surface Neo e il Surface Duo.

Cosa ne pensate dei Surface presentati a New York? Fatecelo sapere nei commenti!

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