Windows 10 on ARM: Qualcomm conferma la non-emulazione dei programmi a 64bit

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Windows 10 on ARM
Windows 10 on ARM

Durante l’evento Build 2018, Microsoft aveva annunciato per Windows 10 on ARM il supporto di Visual Studio alla ricompilazione dei programmi ad ARMx64 aprendo un nuovo e interessante scenario.

Se, da un lato, la ricompilazione è diventata finalmente realtà, per quanto concerne invece l’emulazione dei software a 64bit pare che sia destinata ad essere soltanto un sogno. Miguel Nunes, il direttore del product management di Qualcomm, durante un’intervista condotta dalla testata Neowin, ha purtroppo confermato che l’emulazione non verrà mai rilasciata al pubblico in quanto, dopo aver eseguito i test opportuni, ci si è resi conto che seppur possibile non è difatti conveniente da realizzare. Nello specifico, le prestazioni non risultano per nulla sufficienti con uno spreco di risorse non indifferente senza contare che i programmi più famosi del momento spesso utilizzano molto la GPU e lo spazio di archiviazione, i quali sono soltanto nativi.

Non succederà mai. Il motivo è che le prestazioni non sarebbero buone. È possibile, ma non ti piacerebbero le performance. E pensaci. È una specie di paradosso, per la maggior parte. Se si desidera un’applicazione a 64 bit, in genere si desidera ottenere prestazioni migliori…Ma il vantaggio principale per le app a 64 bit come Adobe è un accesso più ampio alla memoria e maggiori prestazioni.. Quindi se le performance sono peggiori in emulazione, allora perché farlo? Quindi ci siamo concentrati su applicazioni vere a 64 bit. Dobbiamo farle diventare più native, ed è davvero difficile… Un sacco di persone hanno provato l’emulazione e la maggior parte l’ha considerata terribile. La nostra emulazione non è in realtà cattiva. Il motivo è perché viene emulata solo la CPU. La GPU non lo è, e il resto del sistema è nativo al 100%. Quindi quando accedi al tuo spazio di archiviazione, è nativo. Questi driver vengono eseguiti nativamente. E così, sempre meno app stanno diventando vincolate alla CPU. Quando si esegue qualcosa, in realtà non usa più la CPU. La maggior parte di questa roba oggi è focalizzata sulla GPU e la GPU è nativa. Non è emulata.

Ciò in definitiva significa che, per utilizzare un programma a 64 bit, sarà sempre necessario l’intervento diretto dello sviluppatore che dovrà ricompilarlo per ARM. Microsoft e Qualcomm adesso non devono far altro che sperare nel sostegno da parte dei developer i quali, per la crescita di Windows 10 on ARM, hanno e avranno un ruolo fondamentale.

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