Una nuova iniziativa sperimentale di Microsoft, nota come “Cohorts”, potrebbe in futuro rappresentare l’evoluzione del sistema e della gestione dei feedback.
Mentre i reclami relativi a ciò che deve essere risolto, ossia ai fix di bug, solitamente possono essere monitorati tramite la telemetria che Microsoft riceve attraverso le build di anteprima di Windows 10, gli insider spesso richiedono, mediante i feedback, funzionalità di cui non hanno realmente bisogno. Nel frattempo, le feature che sarebbero veramente utili non sono sempre comunicate a Microsoft, in quanto tali utenti non rappresentano a volte le esigenze della community, soprattutto se riguardano un determinato aspetto.
Per migliorare l’efficienza del programma Windows Insider, Dona Sarkar ha comunicato ai colleghi di Windows Central di stare sperimentando le Cohorts, ovvero gruppi di persone con una passione, caratteristica o area di competenza in comune. Microsoft spera che questi gruppi, altamente focalizzati su uno specifico comparto di Windows 10, contribuiranno a fornire nuove informazioni offrendo una qualità più elevata di feedback pertinenti, reali e utili all’intera community. Per farvi un esempio, se il big di Redmond ha bisogno di feedback sul supporto alla penna touch di Windows 10, invece di chiedere (solo) il parere di tutti gli Insider, si rivolge anche a un limitato numero di utenti specializzati in quel settore come, in questo caso, dei grafici oppure degli artisti.
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