Windows Sets non arriverà nemmeno con Redstone 5 ma c’era da aspettarselo

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Windows Sets, la funzione che promette di rivoluzionare l’esperienza utente di Windows 10 attraverso l’introduzione delle schede nella parte superiore delle varie app, non arriverà nemmeno con Redstone 5.

Inizialmente Sets fece la sua prima apparizione in alcune build Insider di April Update per una stretta cerchia di utenti e, successivamente, con il rilascio in anteprima di Redstone 5, è diventato disponibile per tutti gli utenti iscritti al programma preview di casa Microsoft. E così, mentre si ipotizzava un suo rilascio definitivo al pubblico con la prossima versione di Windows 10 in arrivo ad autunno, ecco che con la build 17704 Microsoft annuncia che la feature non verrà distribuita con Redstone 5 eliminandola temporaneamente anche per le build Insider; ritornerà, a detta di Dona Sarkar, in un prossimo momento.

Starting with this build, we’re taking Sets offline to continue making it great. Based on your feedback, some of the things we’re focusing on include improvements to the visual design and continuing to better integrate Office and Microsoft Edge into Sets to enhance workflow. If you have been testing Sets, you will no longer see it as of today’s build, however, Sets will return in a future WIP flight. Thanks again for your feedback.

Questa notizia potrebbe sembrare negativa e, per certi versi, anche deludente però riflettendoci bene si osserva come la decisione intrapresa dalla compagnia guidata da Satya Nadella sia più che normale e comprensibile. Windows Sets, come abbiamo visto in diversi articoli, è infatti una novità che va a stravolgere completamente l’uso della UI sul sistema operativo desktop più utilizzato al mondo spostando il “centro di controllo” dalla barra delle applicazioni alla barra del titolo. Un’idea a dir poco geniale che semplifica e rende più funzionale il tutto, però c’è da tener conto che trattasi di un qualcosa di veramente importante che non deve essere adatto solo agli utenti più esperti ma anche a quelli comuni e a quelli aziendali che subito si devono trovare di fronte una funzione stabile senza bug, semplice, pronta all’uso e a dir poco perfetta: cosa, di certo, non facile da realizzare. Microsoft si sta quindi preparando al meglio per lanciare Windows Sets effettuando test in proprio e test da affidare agli iscritti al programma Insider e, per questo, serve inevitabilmente tempo.

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3 Commenti

    • Direi di più.
      L’avversario (avversario se ancora esistesse una guerra) è un OS totalmente modulare, e gli OS modulari sono caratterizzati proprio da una offerta minima di servizi di base ai quali l’utente (o l’OEM) sono liberi di aggiungere/togliere/modificare qualcosa, e il mercato ha ampiamente dimostrato di gradire molto questa caratteristica.
      Microsoft deve smettere di offrire un prodotto del tipo “dentro tutto”, primo perchè non potrà mai esserci un “tutto” sufficientemente ampio da coprire ogni esigenza e/o gusto, secondo perchè si finisce per appesantire inutilmente l’oggetto con caratteristiche che magari molti intendono come inutile bloatware, e terzo perchè questa scelta puzza di vecchio.
      Un anno fa Microsoft annunciò di voler rendere modulare il suo Windows 10; ad oggi questa transizione (tanto per cambiare) si è arenata da qualche parte… strano a dirsi Redmond si ritrova puntualmente dei banchi di sabbia interposti fra gli annunci ed i negozi.
      Però bisognerebbe anche iniziare a spiegare alle comunità che le “mancanze”, quando colmabili con prodotti di terzi (o dallo stesso produttore), non sono realmente mancanze ma liberazione da bloatware inutili per gran parte dell’utenza.
      Android, l’OS con il maggior successo al mondo, vede alcuni suoi OEM fornire terminali che al primo avvio hanno un OS di poco superiore a quello necessario per il funzionamento di base; pochi click sul Play Store e l’utente installa le componenti di suo gradimento senza appesantire inutilmente il sistema.
      L’importante è che il sistema operativo sia concepito in modo tale da consentire questa operazione, e Windows ad oggi lo è in misura molto ristretta.

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