A fine Gennaio Apple ha presentato la sua trimestrale relativa ai mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre 2016. Molti osservatori temevano, in alcuni casi a ragione, risultati sotto le aspettative relativamente al comparto iPhone che invece, ancora una volta, si è dimostrato in perfetta salute e vero traino per i fatturati e gli utili della Mela.
Nonostante le critiche che i recenti iPhone 7 e 7 Plus si sono attirati da più parti per non aver sostanzialmente introdotto nulla di particolarmente innovativo rispetto alla versione 6S, ancora una volta il melafonino ha stupito registrando un notevole +5 % rispetto alle vendite del 2015. E così Apple dichiara di aver venduto 78,2 milioni di iPhone contro i 74,8 milioni dell’anno prima, un risultato assolutamente di rilievo considerando soprattutto il costo medio del device.
Non a caso il costo medio calcolato per iPhone ammonta a ben 694,7 dollari, superiore a quanto avevano previsto gli analisti, cosa che ha permesso di vedere, ancora una volta, ottime prospettive per il prossimo iPhone 8 o iPhone X come alcuni hanno iniziato a chiamarlo, un device di importanza cruciale per Cupertino e che rappresenterà il decennale dell’arrivo di iPhone.
E’ recente peraltro la notizia che per quanto riguarda il mercato Smartphone Apple si sarebbe accaparrata circa il 92% degli utili del settore, lasciando a Samsung un misero 8% e portando tutta la concorrenza, Microsoft in prima fila peraltro, in perdita o al massimo al pari per i device venduti.
A tal proposito non può sfuggire come in ambito mobile allo stato attuale la situazione di Redmond e Cupertino sia diametralmente opposta: perdite secche e eliminazione di un brand (Lumia) da una parte in attesa di introdurne uno nuovo, utili stellari e riferimento per tutto il mercato dall’altra.
Si’ perché è inutile girarci intorno, iPhone ancora oggi rappresenta il riferimento per l’intero mercato e sicuramente la pietra di paragone per la fascia alta che vede validi competitor come Samsung o Huawei tentare una concorrenza che però per ora stenta e che comunque non garantisce gli utili e i margini di Apple.
Insomma a Cupertino si sono creati una gallina dalle uova d’oro in una posizione peraltro difficilmente attaccabile, questo è il risultato per chi anni fa anticipò i tempi e creò una vera e propria rivoluzione in ambito mobile facendo fare un vero e proprio salto generazionale a quelli che erano i cellulari di allora.
Onore al merito ad Apple.
Ma se per quanto riguarda iPhone sono ancora rose e fiori, qualche nube inizia invece ad addensarsi in altri campi, iPad e Mac.
iPad ha venduto nell’ultimo trimestre circa 13 milioni di esemplari, con un calo consistente di 3,1 milioni di unità rispetto ai 16,1 milioni del trimestre finale del 2015. Siamo nell’ordine di un -20% circa, sicuramente un dato di cui tenere conto. Il fatturato relativo è calato ancora di più, nell’ordine di un -22%, segno che sono stati soprattutto gli iPad “economici”, quindi i Mini e gli Air, a rappresentare il grosso del fatturato (circa il 75-80 %) e segno che la linea Pro del 9,7’’ e del 12,9’’ non ha fatto breccia più di tanto. Probabilmente a Cupertino dovranno rivedere il loro concetto di Pro cercando di evolvere una piattaforma, iOS, che in molte situazioni viene considerata limitante per un uso veramente Pro del device. Evidentemente la concorrenza dei convertibili Windows 10 di fascia alta, Surface Pro 4 in primis, ha oggettivamente rappresentato un serio concorrente per la linea Pro di iPad.
Ricordiamo che per il mercato tablet la quota Windows nel 2016 ha raggiunto il 16 %, dall’11,8 % del 2015, con 10,1 milioni di unità vendute nel trimestre in oggetto (erano 8,6 milioni nel 2015) mentre iOS, iPad quindi, è calato dal 23,2 % al 20,6 % con 13 milioni di unità vendute contro 16,1 milioni del 2015.
Sia chiaro che, in ogni caso, iPad ancora oggi rappresenta la linea di tablet più venduta al mondo con circa il 24 % dell’intero mercato e con il costo medio più alto. Il concorrente più vicino, Samsung, si è fermato a 8 milioni nell’ultimo trimestre, ben 5 milioni di unità in meno rispetto alla tavoletta della mela.
Impietoso il paragone con la divisione Surface che ha realizzato circa 1,3 MLD $ di fatturato nel trimestre in oggetto contro i circa 4,8 MLD $ della divisione iPad. Se però scorporiamo dal dato di iPad le versioni entry level quali i Mini e gli Air scopriremo che gli iPad Pro vendono sostanzialmente come i Surface, di cui commercialmente sono i veri concorrenti. Da qui la necessità per Microsoft di estendere la famiglia Surface anche verso il basso, e non solo verso l’alto, con versioni più abbordabili nell’ordine dei 500 € e che possano offrire quella connettività cellular finora mancata. Che sia questo lo scopo del discusso Surface 5 su base ARM ? Vedremo.
Infine i MAC. La divisione ha dichiarato un fatturato pari a 7,2 MLD $ con circa 5,4 milioni di unità vendute, contro i 6,7 MLD e i 5,3 milioni di pezzi venduti nell’ultimo trimestre del 2015. In pratica l’introduzione dei recenti Mac Book Pro con barra OLED avrebbe aumentato il costo medio dei MAC acquistati ma avrebbe portato ad un incremento delle vendite di sole 100.000 unità. Un dato preoccupante ? Forse.
Evidentemente l’emorragia di vendite di Mac Book, Mac Book Pro, Mac Book Air e iMac stimate nell’ordine del 20 % rispetto al 2015 sono state interamente recuperate grazie agli ultimi modelli presentati. Chiaramente non ci fosse stato un refresh della linea i dati per la divisione MAC sarebbero stati fortemente negativi sia per fatturato che per unità vendute. Lascia pensare però che, a differenza degli anni precedenti dove all’introduzione di nuovi Mac Book o iMac si assisteva ad una vera e propria esplosione dei fatturati e dei pezzi venduti, questa volta Apple sia andata sostanzialmente alla pari per unità vendute rispetto all’anno prima nonostante l’arrivo dei nuovi modelli, segno che nel comparto Mac qualcosa inizia a non funzionare a dovere. Peraltro occorrerà verificare nelle prossime trimestrali se l’effetto dei nuovi modelli si manterrà o andrà ad esaurirsi, nel qual caso assisteremo ad un calo più o meno consistente della divisione in oggetto.
Marginali le altre divisioni con eccezione per quella dei servizi che ha portato Cupertino a 7,1 miliardi di fatturato, praticamente alla pari con la divisione MAC, un dato assolutamente importante in ottica futura.
Insomma, nonostante tutto la Mela ancora oggi rappresenta il termine di paragone in molti campi e continua a realizzare numeri da capogiro in alcuni ambiti e in ogni caso molto consistenti, seppur in calo, in altri.
Non necessariamente la mancanza di innovazione che alcuni critici imputano ad Apple da qualche tempo si traduce in cali di fatturato e di vendite, esiste infatti un pregresso duramente guadagnato nel passato che può permettere di vivere di rendita per parecchio tempo.
In qualche caso però anche per Apple è arrivato il momento di ripensare a certi device che da troppo tempo non evolvono come una parte dell’utenza chiede e che, invece, iniziano a subire il peso di una concorrenza sempre più agguerrita che oggi viene preferita molto più di prima.
Certo, non siamo in situazioni preoccupanti e sicuramente a Cupertino avranno pronto qualcosa al momento opportuno, ma oggi e ancor più in futuro in Apple dovranno essere ben consapevoli che i concorrenti hanno iniziato a correre, e molto, e sicuramente non si faranno trovare impreparati come invece è successo in passato. Al contrario potrebbero improvvisamente passare avanti e porre Cupertino in una situazione di rincorsa che poco si addice al carattere e alla storia di Apple.
Perché chi si ferma è perduto, sempre.
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Sono contento che tu abbia scritto quest’articolo. Ci mancava un’analisi del genere. Come ho scritto io nel mio articolo: diamo a Cesare quel che è di Cesare.
diamo un contentino anche a Cesarino insomma…
ahahah si, esatto 😀
Condivido praticamente tutto. Chi si ferma è perduto! Ora è solo inerzia.
“Da qui la necessità per Microsoft di estendere la famiglia Surface anche verso il basso, e non solo verso l’alto, con versioni più abbordabili nell’ordine dei 500 € e che possano offrire quella connettività cellular finora mancata. Che sia questo lo scopo del discusso Surface 5 su base ARM ”
Buona considerazione!
andare a cercare la crescita di Surface (che sono dei pc) per trovare qualcosa di positivo mi sembra francamente ridicolo, Apple nel mobile ci ha polverizzato…e il mobile è “il” settore, non dei pc travestiti da “innovazione”
io non sono molto d’accordo, i portatili stanno lentamente ma, probabilmente, inesorabilmente prendendo il posto dei PC fissi. Avere un prodotto di alta qualità che accompagni questo passaggio che in massimo 10 anni avverrà non è cosa da poco.
Mi ha sempre fatto sorridere questa affermazione. I PC fissi sono dei portatili piu’ grossi. Quindi saranno sempre piu’ potenti dei laptop. Quindi i PC fissi ci saranno per sempre. Di solito faccio ragionamenti piu’ complicati ma questa cosa mi pareva abbastanza abbordabile per tutti.
Sono assolutamente d’accordo, quello che è il mio ragionamento è un altro: il PC fisso sarà sempre più potente di un portatile ma l’esigenza media delle persone(non la mia) è guardarsi facebook, mandare due email e fare ricerche su Google. L’esigenza dell’utente medio può essere tranquillamente coperta da un portatile e i fissi saranno sempre più appannaggio delle aziende, i professionisti (ma neanche tutti perché un foglio Excel lo fai anche con un portatile, solamente i professionisti che utilizzano programmi video o audio pesanti) e qualche gamer che vuole i 188383k a 12137fps(naturalmente sono numeri esagerati) sul suo schermo. Insomma una fetta di mercato che prenderà si e no il 20%, a dir tanto, dell’utenza.
Ahh in questo senso si sono completamente d’accordo. Allora avevo inteso male io sorry 😀
Sono abbastanza d’accordo ma non del tutto. Il problema si trova, a mio parere, proprio nell’essere “galassia” che Apple al momento propone e MS no; se lavoro con i miei dispositivi so per certo che se scelgo Apple avrò il meglio dello smartphone, il meglio tra i portatili, il meglio tra i tablet o comunque la percezione dell’utenza è questa. Microsoft ha ancora dei buchi di prodotti intollerabili nel settore Smartphone, dove non fa uscire prodotti da tre anni. Per me l’esistenza dei tablet 2-in-1 di bassa fascia è ampiamente colmata dai partner come HP o Asus oltre che da Samsung, anche se non da MS direttamente, inoltre lo stesso iPad mini non ha subito un boost di vendite prima di un taglio di prezzo anche abbastanza rilevante, segno che non è stato accolto nel migliore dei modi. Android ci insegna che è il marchio che deve spingere il produttore e non il contrario, anche se Android è stato nei primi tempi spinto da Samsung ora è Samsung che viene spinta da Android in qualche maniera negli Smartphone, se dovesse abbandonare completamente Android per passare, per esempio, a W10Mobile, non so quanto Samsung rimarrebbe Samsung. Bisogna spingere molto sul marketing per all’utenza di capire il valore di W10 e convincere i produttori, attraverso le vendite, a produrre prodotti W10 per contrastare Android. Allo stesso tempo servono dispositivi top di gamma marchiati MS per contrastare Apple. La versatilità di W10 è stato l’inizio promettente, ora bisogna coinvolgere i produttori terze parti e spingere sulla pubblicità
L’unico complimento che voglio assolutamente dare ad apple é che hanno un’unica grande famiglia di dispositivi che funziona bene insieme, va bene questo ecosistema é chiuso a “agenti esterni” ma funziona.
Credo sia proprio questo che manchi a tutte le aziende produttrici, microsoft in primis, una famiglia completa, guardiamo Samsung, ha dei cellulari con android, dei cellulari con TizenOS, dei Tablet on android, dei 2 in 1 con w10 e dei pc con w10, un’ecosistema frammentato e che funziona insieme, si, ma i diversi sistemi operativi complicano la vita.
Poi parlando di microsoft con i surface manca per raggiungere la famiglia di apple quel dispositivo che costa meno in stile Tablet, e ovviamente manca un telefono; perche almeno microsoft ha un sistema operativo unico e funzionale che con i giusti dispositivi sara perfetto.
si, sono assolutamente d’accordo con te. Ad oggi, la cosa che mi manca veramente tanto è poter scrivere messaggi direttamente dal pc. Prima, negli Insider avevano abilitato Messaging e mi trovavo BENISSIMO! Ora invece, Skype “messaging” è fatta a dir poco malissimo e infatti sono stato costretto a suddividere nuovamente le cose. Ben presto comunque sono sicuro che tutto verrà accorpato e unificato…. almeno lo spero
Ottimo articolo, Enrico. Concordo sul fatto di completare la famiglia Surface anche verso il “basso”; e credo che le innovazioni Arm e Windows Cloud sino concepite per device con alte prestazioni e connettività ma a prezzi più abbordabili. Con il vantaggio che questi dispositivi potranno utilizzare l’ampio pacchetto di applicativi Microsoft per lo svago e la produttività.
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