HDD o SSD? Differenze e utilizzi

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HDD SSD Data Storage
HDD SSD Data Storage

Se siete indecisi su quale unità di memoria, HDD o SSD, faccia al caso vostro, questa piccola guida potrebbe aiutarvi nella scelta.

HDD

Gli HDD (Hard-Disk Drive) sfruttano una tecnologia di tipo meccanico, basata su un disco magnetizzato e una testina con funzione di lettura e scrittura. Il fattore di forma più comune è quello da 3.5”, ma sono disponibili anche nella versione da 2.5”.

Tralasciando la tecnologia PATA, ormai obsoleta, ci concentreremo sull’analisi di dispositivi con connettività di tipologia SATA.

Tre fattori fondamentali definiscono la velocità di un hard disk, mentre è presente un fattore che limita la dimensione della memoria.
• Cache value:
– HDD dotati con una maggiore quantità di cache dedicata, possono funzionare più rapidamente rispetto a modelli dotati di meno cache.
• RPMs (Revolutions Per Minute)
– Il fattore principale che definisce la velocità di un HDD risiede nel numero di RPMs, che rappresenta i giri al minuto dei dischi magnetizzati. Maggiore è il numero di questo fattore, maggiore sarà la velocità di lettura e scrittura del supporto scelto.
• SATA Speed:
– La velocità della connettività SATA è passata da 3.0Gb/s a 6.0Gb/s, questo fattore è ormai standard, ma vale sempre la pena citarlo.

Per quanto concerne la capacità di un HDD, a influenzare la quantità massima, il fattore limitante è la dimensione.
Gli Hard Disk con fattore di forma da 3.5” sono disponibili fino a una memoria massima di 14TB, mentre per i 2.5” troviamo un massimo di 5TB.

Questa tipologia di supporti, rispetto a un SSD, è ottimale per supportare una grande quantità di dati e per assicurarsi la loro disponibilità anche dopo mesi di inutilizzo dell’unità. Il lato negativo di questi dispositivi è la velocità, che non raggiunge la rapidità fornita da un SSD.

SSD

Gli SSD (Solid-State Drive) vantano una nuova tecnologia digitale, basata su memorie NAND e si discostano dalla tipologia meccanica. I pregi di questa tecnologia, rispetto alla precedente, sono vari: assenza di rumore, peso ridotto, dimensioni ridotte del supporto, minori consumi e alta velocità in lettura/scrittura.

Le unità della tipologia SSD sono consigliate per un utilizzo dinamico e costante, come ad esempio l’installazione di un OS o di programmi che necessitano un tempo di avvio rapido e alta fluidità. Sono sconsigliate come unità statiche di archiviazione, perché manifestano un’alta inaffidabilità sui lunghi periodi di inattività. Questo fattore, da una parte, bilancia la loro dimensione massima che attualmente è di 4TB.

Non essendo unità adatte a backup o comunque come storage permanente, non serve che la loro memoria superi questa soglia. Un secondo fattore limitante di questa tecnologia risiede nell’alto rapporto GB/€, che rende le unità SSD molto più costose rispetto alla controparte meccanica.

Utilizzi

Facendo un piccolo sunto della situazione e tirando somme:

• HDD:
+ Utilizzo per storage, database o unità di backup
+ Ottimo rapporto GB/€
+ Affidabilità elevata nei periodi di inattività
– Velocità stabile fra i 7200RPM e i 10.000RPM per i modelli commerciali
– Rumorosità
– Maggior consumo

• SSD:
+ Alta velocità Scrittura/Lettura
+ Dimensioni ridotte e peso ridotto
+ Assenza di rumore
+ Consumo ridotto
– Costo elevato come rapporto GB/€
– Inaffidabilità dopo periodi di inattività
– Effetto collo di bottiglia se connessi a porte SATA lente

Da queste poche righe si evince che è meglio utilizzare entrambe le unità, per una macchina di tipologia Desktop, per ottenere il massimo.

Une esempio di configurazione ideale è il seguente:
Unità SSD da 480GB-500GB come drive principale, dove installare l’OS, programmi di uso quotidiano e file da avere sempre a portata di mano.
Unità HDD da 2TB o superiore come drive secondario, da utilizzare come backup o come unità di archiviazione per non riempire l’unità principale.

Per quanto concerne i portatili, è consigliabile scegliere un dispositivo dotato di unità principale SSD per garantire maggiore fluidità al dispositivo. In aggiunta a questo, è possibile abbinare un HDD esterno con connettività USB 3.0 e sfruttare questa seconda unità come archivio.

Se avete dubbi sull’hardware o siete interessati a qualche delucidazione su argomenti come questo, fatecelo sapere nei commenti.

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