IBM conclude l’acquisizione di Red Hat

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IBM

Il processo di acquisizione di Red Hat, da parte di IBM, si conclude positivamente con la cifra conclusiva di 34 miliardi di dollari americani.

IBM Hybrid Cloud

La prima immagine degli utenti per il nome Red Hat è il conosciuto sistema open-source in base Linux, ma la società statunitense rappresenta molto altro. Negli anni ha avuto un forte impatto nel settore dei software liberi utilizzando lo slogan “The World’s Open Source Leader”. Attualmente Red Hat vanta molti progetti all’attivo, di cui due particolarmente interessanti per IBM.

OpenShift e OpenStack sono due progetti strutturati per il Cloud Computing e presentano differenti applicazioni. L’interesse di IBM in questi progetti, stando alle informazioni rilasciate dal reparto press ufficiale, è stato il perno centrale del processo di acquisizione.

Grazie all’acquisizione di Red Hat, IBM implementerà le attuali tecnologie del cloud ibrido, fornendo nuove applicazioni e possibili innovazioni. L’espansione del nuovo cloud coprirà numerosi settori, dando gli strumenti adeguati ad ogni utente. Mediante i finanziamenti e le tecnologie di IBM, Red Hat potrà accelerare il processo di ricerca, mantenendo comunque la sua indipendenza. Stando alle attuali informazioni, IBM non mira a cancellare l’individualità della società, mentre è di suo interesse ottenere il massimo dalla ricerca sui nuovi prodotti del ramo open-source.

Red Hat’s mission and unwavering commitment to open source will remain unchanged, and Red Hat will continue to offer the choice and flexibility inherent to open source and hybrid IT environments. Red Hat also will continue to build and expand its partnerships, including those with major cloud providers, such as Amazon Web Services, Microsoft Azure, Google Cloud and Alibaba.

L’unione di Red Hat al reparto ricerca di IBM fornirà nuovi strumenti per la gestione del Cloud. Il progetto si basa sul creare un’esperienza d’uso fluida e sicura, che si possa però adattare ai differenti scopi. La piattaforma necessiterà quindi di integrare sistemi professionali, supporto Kubernetes e tool per le aziende, senza però perdere in efficienza e rapidità.

Conclusioni

IBM è attualmente leader del processo di ricerca e innovazione tecnologica mondiale. Mediante le sue ricerche, i brevetti, i finanziamenti e anche i rapporti con i partner, è riuscita a costruire una nuova forma di evoluzione del settore Tech. L’acquisizione di Red Hat potrebbe portare ad interessanti sviluppi per ciò che attualmente conosciamo con il nome di Hybrid Cloud.

Nella battaglia tra Microsoft Azure e Amazon Web Services per lo sviluppo della piattaforma definitiva per il Cloud Computing, l’entrata di IBM giocherà un ruolo fondamentale.

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6 Commenti

  1. Dopo questa acquisizione Microsoft ed Amazon troveranno in IBM un forte competitor anche in un altro settore che sta particolarmente a cuore ad entrambe: il calcolo quantistico, servizio che in prospettiva (difficile stabilire la tempistica) i due player pensano di rendere disponibile ai sottoscrittori dei propri Cloud e sul quale entrambe le aziende hanno investito grandi risorse.
    Nel mondo occidentale IBM è l’azienda leader nel quantum computing, tecnologia che l’ha vista coinvolta fin dagli esordi puramente teorici.

    Insomma una brutta sorpresa che va a ledere sia nel breve-medio termine che nelle strategie di lungo periodo gli interessi sia per Amazon che per Microsoft.

    • Per quanto non verranno rescisse le precedenti collaborazioni instauratesi tra Red Hat e i vari gruppi (come Microsoft Azure), c’è da dire che la competizione sarà forte. Nonostante questo, potrebbe essere utile per “velocizzare” i processi di crescita di Azure e AWS, visto che di recente le tecnologie di entrambi hanno subito crescite nelle quote di mercato, ma non reali nuovi sviluppi.

      IBM parte con un vantaggio teorico e sperimentale di non poco conto, che presto passerà ad una vera e propria elaborazione in chiave di piattaforma fruibile. Senza considerare che OpenStack serve anche la NASA come tecnologia, quindi le potenzialità di questo assorbimento son davvero enormi.

      • Ovviamente la rescissione di contratti in essere porterebbe al pagamento di forti penali, quindi è scontato che non possa avvenire.

        In questa vicenda c’è una cosa che non comprendo Yuri: circa un anno fa Redmond annunciava di fatto l’abbandono della versione IoT del proprio sistema operativo (scelta a mio avviso molto discutibile viste le dimensioni del mercato) sostituendolo con una soluzione basata su Linux ed Azure.
        Ora, visto anche l’enorme divario tra la capitalizzazione e capacità di investimento esistente fra le due aziende, perché diavolo Microsoft ha consentito l’acquisizione da parte di IBM lasciato di un attore fondamentale del mondo Linux?
        Boh… un tempo ero un grande sostenitore di Nadella, ma ormai da molto non comprendo più le sue scelte strategiche.
        Sta di fatto che le azioni Microsoft valgono un sacco di soldi, quindi fra di noi quello che ha ragione è sicuramente lui 😂

        • Mi pare di ricordare che in alcune interviste pubbliche ed eventi è stata spesso criticata la decisione di Microsoft di acquisire e assorbire ditte. Nel 2017 se n’è parlato molto, viste tutte le acquisizioni a favore di Windows Defender, AI processors, algoritmi di misurazione e di risposta rapida etc. Criticando appunto l’espansione di Microsoft e la sparizione di tutti gli studi indipendenti e piccoli partner.

          Visti gli accordi presenti tra Red Hat, il mondo open source e Microsoft, è molto probabile che non ci sia stata la necessità di un’acquisizione. Non vedendo un possibile rischio, si è puntato tutto sul “mantenere stabile l’opinione pubblica” e continuare i rapporti. IBM non era per niente considerata nei giochi, mentre poi ha deciso di fare una mossa indipendente.

          Se proprio vogliamo azzardare un’ipotesi, questa potrebbe essere la migliore spiegazione che posso dare. Del resto Nadella è una persona enigmatica per chi come me non ha concezione di gestione aziendale, crescita e investimento.

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