Microsoft Office è una suite per la produttività che si è guadagnata sul campo la medaglia di prodotto irrinunciabile per via della sicurezza e l’affidabilità.
La prima versione di Office è stata annunciata da Bill Gates il 1° agosto del 1988, in occasione del COMDEX di Las Vegas, e debutta sul mercato nell’ottobre dell’anno successivo (versione 1.0). Nella prima versione di Office i programmi erano soltanto Word, Excel e PowerPoint.
Fatto questo necessario cenno cronologico, voglio qui soffermarmi su come l’evoluzione del Cloud abbia cambiato in meglio la produttività e abbia reso quasi antidiluviane le versioni installabili da supporti fisici. Vediamo perché.
Il 29 gennaio del 2013, Microsoft presenta la prima versione di Office 365, versione in Cloud di Office 2013: in quel periodo le app desktop si potevano scaricare dal sito ufficiale Microsoft; dalla primavera del 2017 possono anche essere installate dal Microsoft Store. Sono passati pochi anni dal 2013, ma in ambito tecnologico sei anni sono quasi come un’era geologica. Il Cloud diventa sempre più importante e l’azienda di Redmond comincia in quel periodo a spingere l’acceleratore su un concetto di produttività concepito come Servizio e Condivisione.
Rispetto alla versione fisica, i vantaggi appaiono ben presto numerosi e la suite Office 365 si guadagna pian piano un ampio consenso. In primis, rinnovando di anno in anno l’abbonamento (diviso anche in pagamenti mensili) abbiamo sempre a disposizione l’ultima versione della suite Office. Con il pacchetto installato da supporto fisico, invece, si resta con la medesima edizione acquistata, e si ricevono soltanto gli aggiornamenti di sicurezza fino al termine del supporto.
Con intelligenza, l’azienda ha elaborato diverse soluzioni del Servizio, appositamente studiate per utenti business, per utenti consumer, per studenti e istituti scolastici. Chi scrive ha ininterrottamente sottoscritto un abbonamento (Office 365 Personal) dal 2014, pochi giorni dopo aver acquistato il Surface Pro 3. Oggi, grazie alle recenti novità introdotte da Microsoft, posso utilizzare la suite sugli altri miei dispositivi (un Surface Laptop e un PC Desktop con Windows 10) con un massimo di cinque device con lo stesso account, mentre fino a pochi mesi fa l’installazione era possibile soltanto su due. Simili vantaggi, in base al tipo di abbonamento, sono stati aggiunti anche agli altri pacchetti.
Ma al di là delle belle parole, è l’uso quotidiano che ti fa apprezzare il vantaggio di sottoscrivere un abbonamento a Office 365. L’aspetto che ritengo fondamentale è innanzi tutto quello di disporre di 1TB di spazio di archiviazione in Cloud su OneDrive (2TB nei pacchetti Business), quindi annullando quella inutile rincorsa a procurarsi supporti fisici dove installare i propri files.
A livello personale, posso testimoniare cosa significhi disporre di un così ampio spazio in Cloud: prima del 2014, decine di documenti, di progetti e di foto sono andate quasi del tutto persi; poi, con l’abbonamento a Office 365, tutti i nuovi documenti, le foto scattate con i vari Smartphone, l’ampia cartella Musica con migliaia di canzoni, sono sempre a mia disposizione, qualsiasi sia il dispositivo con cui accedo.
È inoltre fondamentale sapere che il Servizio è naturalmente disponibile per gli utenti Windows ma anche per gli utenti Mac, con gli stessi vantaggi illustrati sopra. Tra l’altro, sottoscrivere un abbonamento Office 365 ti dà il vantaggio di poter utilizzare le Applicazioni Mobile realizzate per Smartphone e Tablet con a bordo Android o iOS, quindi beneficiare in ambito Mobile l’ampio spazio di archiviazione su One Drive, e non da ultimo l’importante possibilità di modificare i propri documenti al volo in mobilità.
Chiudo questo articolo con una nota tecnica: scrivere un articolo (o qualsiasi altro lavoro) senza preoccuparsi di salvare il file visto che, grazie a OneDrive, viene attivato il salvataggio automatico, è una chicca forse sottovalutata, ma secondo me irrinunciabile poiché dà all’utente la sicurezza di non perdere mai, per qualsivoglia ragione o errore, il proprio lavoro.
Avete anche voi sottoscritto un abbonamento a Office 365? Fatecelo sapere nei commenti.
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Ho sottoscritto Office 365 esclusivamente per avere 1Tb di archiviazione su OneDrive e salvare una copia di ogni mio file presente sul pc. Però affermare che il cloud, già al giorno d’oggi, rende vana la necessità di avere sempre più spazio fisico per archiviare dati, lo trovo azzardato. Bisogna considerare che per visualizzare per es. una o più foto o peggio un video o per eseguire un download in mobilità, ma spesso anche da rete fissa, oggi come oggi la procedura è ancora troppo lenta per non dire della quantità di dati che vengono consumati. Penso che per usufruire con la stessa immediatezza e dinamicità il cloud al pari di una memoria fisica, debbano passare ancora molti anni. Ma come archivio di sicurezza va bene, sempre che la capacità di storage del cloud cresca sempre un poco di più nel tempo a prezzi accessibili. Altrimenti sarà un sistema utilissimo ma accessibile a pochi. E punto a capo con le “rivoluzioni”.
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