Microsoft, con Surface un cambio di strategia a lungo atteso

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Surface Book 2
Surface Book 2

Ci sono voluti mesi, anzi anni considerando la data di esordio dei primi dispositivi Surface prodotti ufficialmente da Microsoft e risalenti alla lontana estate del 2012, ma ormai siamo in dirittura di arrivo.

La notizia dell’arrivo del nuovo Surface Book 2 anche in Italia, seppur a quanto si è appreso nella seconda tranche di disponibilità per il mercato europeo, apre le porte per nuove valutazioni e nuove probabili strategie dietro a questa scelta non soltanto per quanto riguarda il mercato italiano, da sempre considerato secondario in ambito europeo da Microsoft stessa, quanto soprattutto per l’ampliamento della commercializzazione dei nuovi modelli in 17 nuovi paesi.

Non può sfuggire quanto breve sia stato il periodo trascorso tra la presentazione del nuovo Book 2 avvenuta lo scorso 17 Ottobre e l’annuncio, dopo appena 3 mesi, della loro prossima disponibilità in nuovi mercati, se non altro considerando quanto avvenuto con il primo Surface Book.

Microsoft crede nei suoi prodotti, ci crede molto più di prima. La fama ormai rinomata della sua famiglia Surface che dal ruolo di guida e riferimento per i partner in questi anni in realtà è sempre più diventata indipendente e autonoma sta evidentemente portando ad una domanda sempre maggiore in nuovi mercati.

Da qui il cambio di strategia, non più timida e attendista degli eventi quanto più aggressiva, segno di fiducia nel proprio brand, perché di questo si tratta.

Come molti sanno e come peraltro ho scritto in molte occasioni, sostengo che Surface debba vivere di luce propria, essere il prodotto di riferimento non solo e soltanto del variegato mondo Windows quanto soprattutto di Microsoft stessa con la stessa ottica per cui in presenza di un iPhone o di un Mac il pensiero corre subito ad Apple.

La gamma Surface può essere l’unica in prospettiva in grado di rappresentare una seria alternativa ad Apple e al mondo Mac, non pagando l’immaginario medio collettivo di molti partner che pur in presenza di device curati, performanti e di alta fascia non sono comunque tendenzialmente percepiti dal pubblico come tali.

Tutto questo richiede una nuova visione incentrata anche su una riconoscibilità di prodotto e di brand oggi sicuramente migliore di ieri ma non ancora ai massimi livelli con un nuovo approccio più aggressivo e più visibile.

Insomma, se Microsoft crede che i suoi siano i migliori prodotti Windows in commercio, se pensa di estendere sempre più la gamma Surface inserendosi prossimamente anche nel campo “mobile” con il concetto di Smartphone-PC del tanto chiacchierato Surface Phone-Project Andromeda, lo faccia sapere in modo chiaro ed inequivocabile.

Oggi forse è un primo segnale.

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8 Commenti

  1. Beh forse è un po’ azzardato, però se vuole riaprirsi al mondo consumer deve riaprirsi al mercato internazionale, secondo me, il problema è che ora l’OS non è ancora maturo al 100% e di fatto molte cose sono uscite solo in inglese, poi c’è Cortana che si deve internazionalizzare e c’è bisogno di nuovi datacenter in Europa ed Asia…Microsoft sta facendo un eccellente lavoro e solo quando avrà completato la riorganizzazione potrà sparare con tutta la potenza di fuoco.

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