Nadella: esposti nell’autobiografia i suoi dubbi sul Mobile

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Nadella Surface Phone Italia
Nadella Surface Phone Italia

L’attuale CEO Microsoft, Satya Nadella, spiega nella propria autografia i dubbi relativi al reparto Mobile che l’hanno portato alla chiusura.

Prima che prendesse il posto di Steve Ballmer nel 2014, Nadella, si era opposto fermamente all’acquisizione di Nokia e nel seguire una risalita forza e disperata.

Nadella e Nokia

Stando a quanto dichiara l’attuale CEO, l’unione di Microsoft e Nokia è stata una scelta forzata dagli eventi per tentare di non perdere il treno del Mobile e avvicinarsi agli OS rivali. Nokia è stata per diversi anni leader incontrastato della telefonia mobile, ma il suo spessore si era andato ad assottigliare con gli anni. Unendo la fama di Nokia con i Software di Microsoft, il prodotto doveva poter competere con Android e iOS.

“The hope was that combining the engineering and design teams at Nokia with software development at Microsoft would accelerate our growth with Windows Phone and strengthen our overall devices ecosystem. The merger could be the big, dramatic move Windows needed to catch up with iOS and Android in mobile.”

Quando Ballmer propose un sondaggio sull’acquisizione di Nokia, Nadella votò di no. Dietro questa scelta, argomenta l’attuale CEO, erano presenti i suoi dubbi sulla necessità di un terzo OS mobile nell’attuale mercato.

I did not get why the world needed the third ecosystem in phones unless we changed the rules … But it was too late to regain the ground we had lost. We were chasing our competitors’ taillights.”

La nuova gestione

L’idea dietro la nuova gestione era quella di eliminare i settori in perdita e implementare le potenzialità di alcuni progetti. Fra i “rami secchi” che hanno subito un taglio troviamo il settore Wearable e gli Handset top di gamma, a favore di altri prodotti. Il taglio del settore Mobile arriva con l’impossibilità di colmare il divario creato fra Windows 10 Mobile e gli OS rivali, ma con il proposito di inserire un nuovo elemento nell’attuale paradigma.

“We should only be in the phone business when we have something that is really differentiated.”

Conclusioni

Il progetto di Windows Phone non era partito bene per varie pecche sia a livello pubblicitario che di partner. Tuttavia, il passaggio da quest’ultimo a Windows 10 Mobile poteva essere una via di risalita e per riconquistare delle quote di mercato. È abbastanza chiaro che per Nadella, un terzo OS non fosse necessario, visto che si poneva nello stesso mercato di due grossi rivali; mentre potrebbe essere idoneo per un nuovo mercato.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

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13 Commenti

  1. una terza scelta sarebbe importante, ma il fatto che non ci tenessero era chiaro, più che altro vorrei capire cosa faranno lato mobile(è da un po’ che hanno detto che per loro il mobile è altro…)

  2. Certo, forse è un pochino velleitario mettere in discussione le scelte di uno dei manager più apprezzati e pagati al mondo… ma certe affermazioni, almeno per come sono state presentate, mi sembrano francamente incomprensibili.
    Come ho già scritto qualche giorno fa, da tempo Microsoft sta lavorando per fare in modo che Windows sia un sistema operativo universale, capace di adattarsi agli hardware e agli usi più disparati: presto dovremmo vedere dispositivi Windows in ambito domotico, in auto, nell’intrattenimento a tutti i livelli, dalla semplice tv alla realtà virtuale. In ognuno di questi settori, chiaramente, ci sono già concorrenti agguerriti le cui proposte hanno ottenuto un certo successo, ma il punto di forza di Microsoft, ciò che la rende unica, dovrebbe essere quello di proporre il tutto su una piattaforma unica, completamente integrata, che permette all’utente di controllare agevolmente il tutto e agli sviluppatori di poter spaziare in ogni campo avendo sempre a che fare con un codice unificato. Detto questo, mi risulta difficile capire perché da un quadro simile debbano essere esclusi gli smartphone, che tanta parte hanno nella nostra vita quotidiana, e che sono il dispositivo ideale per interfacciarsi comodamente con tutto questo ecosistema.
    Allora, non prendiamoci in giro: Windows 10 Mobile è nato sotto una cattiva stella, nei suoi primi mesi di vita ha provocato parecchie delusioni in chi aveva amato la fluidità e l’affidabilità di Windows 8; il quale, non dimentichiamolo, negli ultimi mesi di vita della Nokia aveva sì una quota di mercato minoritaria, ma comunque rispettabile, in molti Paesi paragonabile a quella di iOS.
    A questo si aggiunga il fatto che, a un certo punto, i dispositivi Windows Mobile hanno cominciato letteralmente a sparire dai negozi, e quando c’erano erano relegati in un angolino delle vetrine, tra Wiko e feature phones; per poter vedere un Lumia 950 prima di comprarlo ho dovuto fare una serie di giri infiniti, e alla fine sembrava che il negoziante mi facesse un faticoso piacere a cercarlo per farmelo provare.
    Insomma, a quel punto è naturale che anche gli sviluppatori scappassero, di fronte a un tale atteggiamento di Microsoft, per la quale tutto quel settore sembrava diventato una ingombrante palla al piede invece che una concreta possibilità di business. Questo non è successo per un caso sfortunato, ma perché frutto di scelte precise, che non potevano che portare a quel risultato E ora, quando ci sarà finalmente il ritorno nel settore mobile (perché ci sarà prima o poi, no?), per quanto i nuovi dispositivi possano essere rivoluzionari e lontani da quello che ieri ci era familiare, non sarà facilissimo impedire che questo venga percepito come l’ennesimo tentativo dopo tante promesse mancate.

    • La differenza vera e propria è una sola: il nuovo Surface Andromeda Ultramobile (già i partner sembrano seguire la traccia) non sarà un Windows 10 Mobile ma un dispositivo Mobile con Windows 10 completo, comprese tutte quelle app presenti, quelle arrivate e in arrivo progettate per Desktop, Hub o Xbox. Insomma, i parametri di giudizio vanno totalmente cambiati. Ovvio, le novità portano confusione, ma quella in arrivo avrà dalla sua il fascino acquisito dal Brand Surface e la continua innovazione di un Windows 10 sempre più creativo rispetto ai modelli classici del passato e a quelli ancora utilizzati dalla concorrenza. Il concetto è Mobilità va inteso nel senso più ampio del termine, che non significa necessariamente telefonia: farlo vuol dire rimaner indietro dinanzi alle sfide dei prossimi anni. Per fortuna, in questa strada la Microsoft di Satya Nadella, Panos Panay e company è agguerrita e in prima fila.

      • Io sto cominciando a maturare l’idea che, all’atto pratico, Windows Andromeda su mobile non sarà poi così diverso da Windows 10 mobile: il senso di Andromeda, per quello che mi pare di aver capito, non sta tanto nell’interfaccia ridimensionabile, quanto piuttosto nella sua modularità: dunque, più ci penso e più mi sembra prevedibile, per non dire logico, che i dispositivi mobili saranno progettati per usare soltanto le app UWP scaricate dallo Store.
        Le app UWP sono l’elemento di congiunzione di tutti i futuri dispositivi, ciò che dà un senso a tutta l’operazione Andromeda, a scapito dei vecchi, tradizionali file eseguibili.
        Microsoft sta lavorando molto a questo, e Windows 10 S, per di più presentato su un pc di fascia alta, è la dimostrazione del fatto che l’intenzione non è portare le applicazioni Win32 dappertutto ma, all’opposto, renderle sempre meno necessarie anche su pc “completi”: in questo senso va anche la notizia che avete pubblicato l’altro ieri, riguardo a Windows 10 S for Firstline Workers.
        Si tratta di un passaggio difficile, perché richiede da parte degli utenti una vera e propria rivoluzione nell’approccio al pc, cosa di cui molti non sentivano affatto il bisogno… Tanto è vero che, nel frattempo, la scadenza entro la quale è possibile aggiornare Windows 10 S a Pro è stata prorogata.
        Insomma, i dispositivi mobili sono solo una piccola parte della rivoluzione che si va prefigurando, e i cui esiti non sono affatto scontati, come dimostrano diversi passi indietro che ha dovuto compiere la Microsoft negli ultimi anni, da Vista a Windows 8.0, che peraltro a me piaceva davvero tantissimo.

          • Mi è piaciuto lo sforzo di proporre qualcosa di diverso, un’interfaccia grafica rivoluzionata e un modo nuovo di accedere a file e programmi: a me non erano mai piaciute le icone “galleggianti” sullo schermo, e quelle del desktop le avevo già eliminate da diversi anni; il fatto di avere la schermata Start al centro di tutto, con le tiles che non solo sostituivano le icone ma formavano anche un quadro generale delle informazioni più importanti, mi piaceva molto.
            Certo, era ancora da affinare parecchio, infatti il desktop classico rimaneva insostituibile, e quel dualismo tra i due aspetti andava superato; ma il modo in cui Microsoft lo ha fatto, sostanzialmente trasformando il tutto in un semplice restyling di Windows 7 per accontentare gli utenti disorientati dalla novità, mi sa un po’ di occasione mancata.
            Spero che non succeda anche ora qualcosa di simile: che cioè, continuando a scarseggiare le app, la stragrande maggioranza degli utenti continuino a richiedere esclusivamente Windows 10 nella tradizionale configurazione desktop, facendo venire meno tutta l’utilità del progetto Andromeda.

        • Tutte le UWP, certo, quello ora presenti su Desktop e non su W10M; le win32 verranno trasformate tramite i vari bridge in applicativi da Store. Nei prossimi anni, quando W7, non avrà più il supporto chi non porterà il suo software sullo Store è destinato all’oblio. Nel frattempo Microsoft, con la sua posizione di dominio nel mondo dell’Hi-Tech, potrà permettersi di dire agli altro cosa fare non fare. Insomma, un’azienda così innovativa e camaleontica non la vedo: da Azure a Office, dalla Mixed Reality al Gaming, dai Servizi all’Hardware, dagli OEM alla creatività…

  3. Mah… Quanto sarebbe costato a MS buttare fuori un paio di terminali all’anno? Uno di fascia media e uno di fascia alta, un po’ come fanno per i surface per dare l’esempio ai partner su come produrre un due in uno. Diciamo, volendo esagerare, l’1% del fatturato totale? Se ditte come Maze e Doogee, vere e proprie ditte sconosciute, tengono sul mercato e producono anche 5 terminali l’anno, non penso che MS avrebbe sofferto cosi tanto a produrne due all’anno. Ci avrebbe guadagnato in percezione da parte del cliente, avrebbe mantenuto un piede nel mobile cosi se, come si vorrebbe far capire in questo blog, un giorno usciranno di nuovo nel settore mobile, allora lo avrebbero fatto con un piede già dentro, con percentuali assolutamente piccole rispetto ad Android, me meglio che cominciare da zero e deludendo tutti quelli che gli hanno dato fiducia. Quindi a mio avviso si sono semplicemente arresi, il mobile è il futuro, e loro hanno messo nel conto che scompariranno e si ridurranno a produttori di software, ricercato quanto volete ma di certo lontani dalla posizione di dominio che hanno sempre avuto. Come scritto in un altro blog, sarebbe come pensare che MS chiudesse la divisione xbox e si mettesse a produrre giochi per la playstation, eppure credo che andrà cosi (e già ci sono i germi). Tempo fa, invece, ai tempi di xbox (la prima), lottarono con le unghia e con i denti anche quando ormai era palese il flop, invece no, si sono impegnati alla grande e poi hanno tirato fuori la xbox 360, e il settore di console casalinghe non ha lontanamente l’importanza che ha oggi il settore mobile. Con l’attitudine di Nadella non solo non ci sarebbe mai stata una xbox, ma non appena la prima Xbox si fosse rivelata un flop (perché per il primo anno fu praticamente un flop) avrebbe semplicemente gettato la spugna. Per me una visione e una strategia a breve termine che non pagherà affatto.

    • Sì, penso che seguendo quella logica la X Box oggi non esisterebbe.
      La strada che indichi tu mi sembra corretta: pur con una quota di mercato molto piccola (diciamo “di nicchia”, così suona meglio), sempre che ci fosse stata un pochino di volontà di vendere, cosa che a un certo punto è mancata totalmente, Microsoft avrebbe potuto disporre di un’arma in più per invogliare gli sviluppatori ad applicarsi in UWP, cosa che sarebbe stata comunque coerente con la direzione in cui oggi si sta andando.
      Non dimentichiamo, poi, che, anche se gli attuali terminali non supporteranno Andromeda, sono comunque perfettamente compatibili con UWP: così si sarebbe data anche una piccola soddisfazione a chi in questi anni ci ha creduto e ha supportato anche economicamente Windows 10 mobile.
      Non penso che così facendo la Microsoft sarebbe andata in rovina, né che avrebbe rovinato la propria immagine più di quanto ha fatto con questo comportamento schizofrenico.

      • Ma infatti, a parte la magra figura, si rischia di non poter capitalizzare tutti gli investimenti fatti finora. Per mantenere quella nicchia ristretta avrebbero potuto puntare su quelle due caratteristiche uniche di W10m, la sicurezza e continum (si, lo so che Samsung lo ha pure, ma non è windows e sopratutto oltre a lei nessun altro, quindi si può dire che sia ancora un esclusiva). Tutto fermo restando che noi si fa chiacchiere da bar, gli esperti che conosco la realtà delle cose e si presume sappiano fare il loro lavoro sono loro.

  4. Due ecosistemi sono sufficienti. 3 avrebbero senso se fossero tutti almeno sopra il 20-25% di share. Sotto il 5-10% nessun developer investe con continuità.
    Meglio così. Sono passato ad android 1 mese fa quando il mio amato Lumia mi è caduto e si è rotto. Anni luce avanti.

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