SiFive, principale fornitore di soluzioni con standard RISC-V, è in trattativa con Intel per discutere una possibile acquisizione da parte del colosso californiano.
SiFive – Un’alternativa open source
Nel 2016 la società SiFive ha smosso le acque nel mondo dei semiconduttori con il lancio del SoC “Freedom Everywhere 310”. FE310 è il primo SoC basato sullo standard RISC-V e tecnologia open source.
L’importanza di questo lancio riguarda sia il campo delle applicazioni sia quanto concerne il mondo delle tecnologie open source. FE310 è, difatti, uno dei più veloci micro-controller del 2016 con elevate possibilità di utilizzo.
Lo standard RISC-V, a differenza di altri modelli RISC facilmente conosciuti, è strutturato su base open source e senza costi di utilizzo. Questo fattore, insieme ai molteplici campi di utilizzo, ha reso molto famoso tale standard. In un’ottica di apertura e innovazione, la produzione di massa di tecnologie basate su RISC-V potrebbe infliggere un duro colpo alle tecnologie proprietarie. Tra queste figurano le tecnologie possedute da Intel per i modelli RISC e quelle ARM sulle quali si basano i moderni SoC.
Stando alle notizie condivise da Bloomberg, una fonte vicina a SiFive ha confermato la presenza di un’offerta di acquisizione da parte di Intel. L’offerta del colosso di Santa Clara si aggirerebbe intorno ai 2 miliardi di dollari, superando ampiamente il valore di mercato di 500 milioni di dollari (dato fornito da PitchBook). Nonostante la cifra superi il valore della società, sembrerebbe che la SiFive preferisca procedere con la sua indipendenza accettando invece degli investimenti.
La fonte non ha aggiunto ulteriori informazioni sullo stato della contrattazione, ma l’accordo non è stato ancora messo da parte. I responsabili di Intel e SiFive non hanno rilasciato dichiarazioni in merito e questo fa presupporre che potrebbe ancora esistere una linea di contatto tra le due parti. A svolgere un ruolo fondamentale nella possibile operazione di acquisizione saranno gli altri offerenti che potrebbero presentare delle controproposte di acquisizione o di investimento e finanziamento.
Attualmente è difficile esprimersi sul possibile esito della mediazione, ma come nel caso di NVIDIA e ARM: non è detto che la possibile acquisizione non verrà rallentata da altri enti.
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