Le 10 curiosità su Windows 10 erano una passeggiata? Le 10 cose che non sapevi su Windows 10 Mobile non ti sono bastate? Metti alla prova il tuo sapere sul mondo Microsoft con una nuova sfida: in collaborazione con Enrico Rovacchi, eccoti le 10 cose che, forse, non sai su Surface Pro! Conta il numero di curiosità che sapevi già e scopri che Surface sei con la pagella a fine pagina.
1) Surface Pen: non una semplice penna!
La penna del Surface Pro è un tratto distintivo del convertibile Microsoft e nel corso delle quattro generazioni la tecnologia alla base di questo indispensabile accessorio è evoluta: Surface Pro 1 e 2 usavano la tecnologia Wacom e rilevavano fino a 256 livelli di pressione; con il Surface Pro 3, si ha il passaggio a N-Trig, con conseguente eliminazione dei difetti del digitalizzatore Wacom (parallasse, imprecisione ai bordi e lag). Dobbiamo, però, aspettare la penna del Surface Pro 4 per l’aumento del numero di livelli di pressione rilevati, ben 1024 ora! E non solo: la nuova Surface Pen presenta un kit di punte intercambiabili per simulare differenti tipi di matite, si può agganciare al Surface Pro 4 semplicemente avvicinandola a uno dei bordi e presenta una gomma all’estremità che funge anche da tasto per un’azione rapida, per esempio per avviare OneNote o Cortana. L’unica cosa che non fa la Surface Pen è scrivere su un foglio di carta, ma a chi serve la carta quando si ha un bel Surface Pro?
2) Kickstand sempre più flessibile
Con il passare delle generazioni, la kickstand, altra caratteristica tipica del Surface Pro, è diventata sempre più “flessibile”. Quella del Surface Pro di prima generazione era quasi imbarazzante rispetto a oggi: hai presente le cornici digitali? Ecco, su questo modello c’era una sola posizione che trasformava il Surface in una cornice. Con Surface Pro 2, la kickstand ha ottenuto un’altra angolazione che permetteva l’utilizzo del tablet più agevole con la penna, ma era appena sufficiente. Dal Surface Pro 3 in poi, la kickstand è diventata decisamente snodata: infinite posizioni per un’escursione fino a 150°, più una posizione di sicurezza nel caso il Surface Pro 3 subisca troppa pressione nell’angolazione limite di 150°. Stesse ottime caratteristiche presenti anche sull’attuale Surface Pro 4. Possiamo concludere che lo stretching del Surface Pro ha dato degli ottimi risultati!
3) Dov’è finito il tasto Start?
Uno dei tasti fondamentali su qualunque tablet, computer e smartphone è senza dubbio quello che riporta l’utente alla schermata principale del sistema operativo, che in Windows si chiama Start. Lo sapevi che il Surface Pro 4 ha abbandonato il tasto Start rispetto alle generazioni precedenti? In particolare, il tasto era di tipo soft-touch e nella prima e seconda generazione del Surface Pro era posto nella cornice in basso, mentre il terzo Surface lo presentava sul lato destro. Quest’ultima configurazione portava a premere per sbaglio il tasto Start mentre, per esempio, si prendevano appunti con la Surface Pen; per fortuna, con l’app dedicata ai Surface il tasto Start era disattivabile. Alla fine, il tasto Start sul Surface Pro 4 è stato mandato in pensione per via delle cornici del display più strette, ma dubito che lo rimpiangeremo, visto che il tasto è disponibile sia sulla Type Cover che virtualmente nella barra delle applicazioni di Windows 10.
4) VaporMG
Dimmi la verità, eri convinto che il telaio del Surface Pro fosse fatto in alluminio, vero? E invece no: tutti i Surface Pro sono fatti in magnesio con un processo produttivo detto VaporMG. Sostanzialmente, il magnesio passa allo stato fuso e viene iniettato in uno stampo, ma in verità il processo è ben più complicato e richiede all’incirca 150 passaggi, al termine dei quali si ottiene una scocca sottile, leggera ma decisamente rigida e resistente. Il telaio in magnesio è rimasto fino ad oggi ma ha cambiato colorazione nel tempo: nera per Surface RT, Surface Pro 1 e 2 e colorazione argentata per i restanti modelli. Notevole, poi, che con il passare delle generazioni il Surface Pro ha perso peso e spessore, vuoi per un’ottimizzazione del telaio in magnesio e vuoi per un processo di miniaturizzazione delle componenti hardware: dai 910 g e 13 mm del Surface Pro 1 ai 764 g di peso e 8,4 mm di spessore del Surface Pro 4.
5) Surface Pro… e Surface RT
Hai notato che ho nominato il Surface RT qualche riga fa? Bravo, ti meriti una spiegazione sul modello RT… ma te la dò anche nel caso non lo avessi notato! La gamma dei convertibili 2-in-1 Microsoft era divisa in due serie: serie Pro e serie RT. Il modello RT, a differenza del Pro, era basato su un processore ARM – Nvidia Tegra 3 – e sul sistema operativo, indovina un po’, Windows RT 8.0, una variante di Windows 8 creata apposta per processori ARM, con un limite importante: non permetteva l’esecuzione di applicativi exe. All’epoca, appoggiarsi solo alle app dello store di Windows 8 era davvero un dilemma, in quanto lo store era nato da poco e mancavano molte applicazioni. Nonostante ciò, uscì un secondo modello, Surface 2, che presentava alcune migliorie ma sempre lo stesso sistema operativo. Dati gli scarsi successi commerciali e, aggiungerei, l’avvento di Windows 10 con le app UWP, la variante Windows RT non aveva più senso di esistere, ragion per cui l’attuale Surface 3, pur non essendo della serie Pro, monta un processore Intel Cherry Trail ed esegue Windows 8.1 Home, aggiornabile a 10. In un certo senso, potremmo vedere Windows 10 Mobile come il seguito spirituale di Windows RT, non trovi?
6) Password? Pffff… Meglio Hello!
Con Windows 10, Microsoft ha introdotto Windows Hello, un sistema per il riconoscimento biometrico dell’utente. Quale occasione migliore per mostrare il funzionamento di Hello se non montando uno scanner facciale su Surface Pro 4 e Surface Book? Gli ultimi arrivati delle serie Surface hanno, infatti, dei sensori a infrarossi che, unitamente alla fotocamera, analizzano la forma del viso dell’utente, impendendo l’accesso agli estranei. Inoltre, Windows Hello è talmente preciso che riconosce due gemelli omozigoti in maniera distinta! I precedenti Surface Pro non montano fotocamere Intel RealSense per il riconoscimento facciale, ma non c’è problema: su Surface Pro 3 e 4 è possibile montare una Type Cover con Fingerprint ID, ossia un sensore che rileva le impronte digitali. Insomma, con Surface Pro potreste anche dire addio alle password.
7) E la SIM dove la metto?
La connettività dati mobile è di solito apprezzata su un tablet e anche sul Surface sarebbe ottima per lavorare online in mobilità. La cosa curiosa, però, è che nessun Surface Pro permette l’inserimento di SIM card nativamente. Gli unici modelli che presentano, opzionalmente, il modulo LTE con vassoio SIM sono il Surface 2 e il Surface 3 che implementano anche il GPS, a differenza dei fratelli Pro. Non dimentichiamoci, però, che i Surface Pro montano Windows 10, dunque si può sempre prendere una chiavetta USB con piano dati mobile, installare il software dedicato e navigare in mobilità, oppure sfruttare il piano dati della SIM dello smartphone con il tethering Bluetooth.
8) Touch Cover
La tastiera abbinata ai Surface Pro, la Type Cover, è migliorata sempre di più con il passare del tempo e quella dell’attuale Surface Pro 4 è decisamente valida dal punto di vista della digitazione (tasti distanziati e con corsa più lunga) e nell’uso del trackpad (ora decisamente più grande, comodo e preciso) rispetto alla prima Type Cover. Sapevi che, oltre alla Type Cover, Microsoft ha prodotto un modello speciale detto Touch Cover? Questa presentava un design simile a quella della Type ma era più sottile e leggera grazie all’uso di tasti soft-touch. Si, avete capito bene: niente tasti fisici. Sarebbe potuta essere una bella idea, considerando che era davvero silenziosa, tuttavia non poter sentire con le dita dei veri tasti portava a numerosi errori di battitura, motivo per cui ora non viene più prodotta. Meglio così: se non si vuole fare rumore con la digitazione tanto vale usare la tastiera virtuale di Windows!
9) Fotocamera inclinata
Tutti i Surface Pro sono dotati di fotocamera anteriore e posteriore, utili per videochat e per scansionare documenti. Riflettiamo un attimo su una cosa: se usiamo la kickstand per inclinare il Surface, la fotocamera posteriore finirà per puntare verso il basso, giusto? Sbagliato! Sul Surface Pro 1 e 2, Microsoft ha ben pensato di montare la fotocamera posteriore con le ottiche inclinate. Così facendo, quando poggiamo il Surface Pro su una superficie piana con la kickstand, la fotocamera sarà direzionata all’incirca parallelamente al pavimento. Dal Surface Pro 3, la fotocamera è tornata piatta, in quanto la kickstand può essere inclinata a piacimento e la fotocamera non può di certo adattarsi a tutte le posizioni possibili. Inoltre, con il Suface Pro 4, la fotocamera posteriore passa da 5 a 8 Mpx e si dota finalmente dell’autofocus.
10) PixelSense
No, non mi riferisco all’omonima tecnologia del display del Surface Pro 4, bensì al predecessore della linea Surface attuale. Come vi avevamo spiegato in un precedente articolo, Microsoft presentò nel 2007 il PixelSense, un dispositivo da ben 30″ che permetteva interazioni del tutto simili a quelle dei moderni dispositivi touch, ma senza usare un touchscreen: tramite l’uso di fotocamere e sensori IR, rilevava fino a ben 52 tocchi, inclusi oggetti poggiati, come un pennello con cui era possibile disegnare senza usare le dita. Tuttavia, il prodotto era meglio noto come Surface 1.0, ricalcando l’idea del surface computing, ed era indirizzato a luoghi di intrattenimento pubblico, agli hotel, ai casinò e finì anche negli studi dei telegiornali. Nel 2012, Samsung creò una versione aggiornata del PixelSense, mentre nel 2015 venne presentato il successore, Surface Hub, pensato per la produttività aziendale. Infine, Microsoft decise di applicare il surface computing su piccola scala, creando un Surface dalle dimensioni di un tablet: l’attuale Surface Pro. Speriamo che lo applichino anche su scala ancora più piccola, come quella di uno smartphone, dando luce a un SurfacePhone!
Vi sono piaciute queste curiosità su Surface Pro? Ora scoprite che Surface siete con la famelica pagella!
Ne sapevo 0: Sarfeis che? –> Appena hai letto Surface Pro, scommetto che hai pensato a qualcosa da mangiare!
Ne sapevo 1-2: Surface RT –> Lo avrai sentito nominare dall’amico del cugino di tuo zio e poi hai letto qualcosa su Internet.
Ne sapevo 3-5: Surface 3 –> Dai, qualcosa la sapevi dopotutto! Usa di più il Surface Pro e vedrai che scoprirai altre funzionalità.
Ne sapevo 6-7: Surface Pro 2 –> Bene, ci sei, ti manca poco per essere un esperto.
Ne sapevo 8-9: Surface Pro 4 –> Ammirevole! C’è una cattedra vuota per Surfaceologia, vuoi occuparla tu?
Ne sapevo 10: Surface Book –> Le sai tutte, complimenti! Per caso lavori presso Microsoft?
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Io non sapevo solo della struttura in magnesio e della fotocamera inclinata. Sono rimasto sbalordito. Sono un Surface Pro 4…looool
Grande gioele!!! Questa volta purtroppo non ho fatto 10 su 10 …ma sono pur sempre un Surface pro 4!! 😀 Quella della fotocamera inclineata e quella della touch cover non le sapevo *_*
io non sapevo la 10, interessante!
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